Gli sconti si trasformano in buoni benzina e ricariche telefoniche. Klikkapromo lancia “Pazzi per le offerte”, la nuova App per i coupon digitali
Gli sconti si trasformano in buoni benzina e ricariche telefoniche. Klikkapromo lancia “Pazzi per le offerte”, la nuova App per i coupon digitali
Eleonora Viganò 28 Ottobre 2013Offerte, sconti, promozioni: chi di noi non cerca un modo per ridurre il costo della spesa? Molti sono abituati ai classici tagliandi da ritagliare, alle tessere fedeltà e ai volantini. Klikkapromo.it – sito che individua i prodotti in sconto e confronta le offerte nei supermercati – ha lanciato una applicazione per smartphone chiamata Pazzi Per Le Offerte in grado di sostituire il coupon cartaceo.
L’idea è interessante ma ci sono alcune premesse da fare. Lo sconto non si ottiene immediatamente sul prodotto che viene acquistato con il coupon, ma l’importo viene accumulato in un “borsellino” virtuale, consultabile sia dalla applicazione Pazzi per le Offerte sia dal sito Klikkapromo.it. Quando si raggiunge una cifra adeguata, la si può spendere in ricariche del telefono, acquisti su GroupOn e buoni benzina. «I buoni per fare il pieno alla macchina – spiega Luciano Mazzone, fondatore di Klikkapromo – per ora sono ancora in formato pdf da stampare, ma presto arriveranno anche in versione elettronica in accordo con un gestore».
Scaricando la App ci si trova di fronte a un lettore di codici a barre che va puntato sui prodotti che abbiamo in casa o che troviamo al supermercato oppure digitando il nome del prodotto per verificare la presenza di uno “sconto”. Le tipologie di buoni sono due: per i primi 50 prodotti si tratta di sconti “pronti all’uso”, per i quali non serve inserire una prova di acquisto. Grazie a questi 50 prodotti si può ottenere fino a un massimo di 5 euro di credito (10 centesimi di “sconto” ciascuno) che finiscono nel borsellino virtuale. Inoltre vi sono 11 prodotti (destinati ad aumentare) che offrono uno sconto variabile dai 20 centesimi fino a 1 euro. Lo sconto viene sempre tradotto in credito virtuale nel borsellino, ma questa volta solo dopo aver caricato la foto dello scontrino che ne dimostra l’acquisto.
«I coupon sono decisi dai produttori – spiega Mazzone – che mettono a disposizione uno sconto e possono stabilire anche un numero massimo per utente. Alcune aziende decidono di destinare un singolo coupon a utente, altri arrivano fino a dieci. Si tratta di un meccanismo di sconti che appare per ora limitato e circoscritto. A partire da novembre è prevista l’aggiunta di altri buoni sconto con prova d’acquisto, che consentiranno agli utenti di raggiungere facilmente la soglia minima di 20 euro e iniziare a spendere i propri crediti».
Gli utenti sembrano attratti da questo tipo di iniziative, visto che ci sono stati oltre 12.000 download nelle prime due settimane , con tassi di risposta molto alti, soprattutto per uno dei prodotti in offerta, anche se Mazzone non si sbilancia sui numeri. Non sempre comunque questa scelta conviene, soprattutto se nella lista troviamo un prodotto più caro rispetto a quello consumato abitualmente o addirittura mai acquistato prima.
«Il procedimento è nuovo e spesso ci troviamo di fronte a domande di chi ancora si basa sul vecchio volantino e sul coupon cartaceo – spiega Mazzone – i vantaggi comunque sono innegabili, visto che i buoni si possono utilizzare in qualunque supermercato, compresi macellerie e piccoli negozi». La App ti permette anche di avere le funzionalità del sito, sullo smartphone. Digitando il nome di un prodotto o scansionando il codice a barre, si può infatti scoprire in quali supermercati esistono offerte su prodotti simili. Si può anche compilare una “lista della spesa”, sempre scansionando i barcode dei prodotti, e inserire le proprie tessere fedeltà.
C’è qualche miglioria da apportare, ma l’idea dell’applicazione sembra buona, sempre ricordandoci che non stiamo risparmiando su quel prodotto, ma che i buoni si tradurranno in ricariche telefoniche, sconti benzina e acquisti su GroupOn.
Eleonora M. Viganò
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Foto: Klikkapromo.it e photos.com
redazione Il Fatto Alimentare