La pubblicità SanFruit Sant’Anna censurata dal  Comitato di Controllo dello IAP pochi giorni fa è cambiata. Il messaggio mostrava l’immagine dei nuovi succhi di frutta affiancati dal fondoschiena di una donna in costume, con le mani appoggiate sui fianchi, il tutto abbinato allo slogan  “Il gusto pieno della frutta”. Nella sentenza di censura la decisione viene motivata così: “il corpo femminile viene equiparato ai prodotti che si pubblicizzano accostando la pienezza del gusto a quella della parte anatomica esposta”. Il nuovo manifesto di SanFruit Sant’Anna (vedi foto di copertina) propone il volto di una giovane donna che si appresta a bere il succo.

In Italia non esiste una legge che permette di censurare queste forme di pubblicità sessiste. Il Comitato di controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria è l’unico organo che si occupa di monitorare e censurare i numerosi messaggi che offendono la dignità del corpo femminile. Purtroppo si  tratta di una struttura volontaria costituita da aziende e dai media che non prevede multe ammende o altri tipi di pena. Chi  viola il codice deve solo  interrompere immediatamente  la campagna. Le sentenze del Giurì in genere arrivano quando la campagna pubblicitaria è finita,  tranne quando si tratta di messaggi che violano la dignità femminile. In questi casi le decisioni vengono prese in pochi giorni.

sanfruit
Questo è il manifesto che è stato censurato dal Giurì perché lede la dignità della donna

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