
La pubblicità SanFruit Sant’Anna censurata dal Comitato di Controllo del Giurì pochi giorni fa è cambiata. Il messaggio mostrava l’immagine dei nuovi succhi di frutta affiancati dal fondoschiena di una donna in costume, con le mani appoggiate sui fianchi, il tutto abbinato allo slogan “Il gusto pieno della frutta”. Nella sentenza di censura la decisione viene motivata perché: il corpo femminile viene equiparato ai prodotti che si pubblicizzano accostando la pienezza del gusto a quella della parte anatomica esposta.
Il nuovo manifesto (vedi foto) propone il volto di una giovane donna che si appresta a bere il succo.

In Italia non esiste una legge che permette di censurare queste forme di pubblicità sessiste. Il Comitato di controllo del Giurì della pubblicità è l’unico organo che si occupa di monitorare e censurare i numerosi messaggi che offendono la dignità del corpo femminile. Purtroppo si tratta di una struttura volontaria costituita da aziende e dai media che non prevede multe ammende o altri tipi di pena. Chi viola il codice deve solo interrompere immediatamente la campagna. Le sentenze del Giurì in genere arrivano quando la campagna pubblicitaria è finita, tranne quando si tratta di messaggi che violano la dignità femminile. In questi casi le decisioni vengono prese in pochi giorni.
Sara Rossi
© Riproduzione riservata
Se segui Il Fatto Alimentare, leggi le notizie, scarichi i libri e apprezzi l’indipendenza della redazione, sostieni il nostro lavoro con una donazione.
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
intestato a Ilfattoalimentare.it di Roberto La Pira indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare