Per perdere peso basta saltare i pasti? La dieta “in bianco” è davvero un toccasana per le gastroenteriti? L’Iss sfata due miti duri a morire
Per perdere peso basta saltare i pasti? La dieta “in bianco” è davvero un toccasana per le gastroenteriti? L’Iss sfata due miti duri a morire
Redazione 22 Novembre 2019Per dimagrire, tante persone cedono alla tentazione di saltare i pasti, nella convinzione che, per esempio, togliendo al corpo le calorie del pranzo si otterrà in cambio un calo della massa grassa. Ma questo non è affatto un metodo efficace per perdere peso, e per di più fa male alla salute. Lo spiegano gli esperti dell’Istituto superiore di sanità sul sito anti-bufala ISSalute.
Quando saltiamo un pasto, spiegano gli esperti, il corpo va in allerta e, paradossalmente, il dimagrimento diventa più lento. Con il digiuno, infatti, cala il livello degli zuccheri nel sangue, che genera un fortissimo senso di fame e un intenso desiderio di carboidrati, per riportare la concentrazione di glucosio ematico nella norma. Di conseguenza si arriva al pasto successivo con una fame da lupi e aumenta il rischio di abbuffate, soprattutto di cibo spazzatura. Inoltre, saltare i pasti per periodi prolungati, invece di far calare il grasso corporeo, tende a far perdere la massa magra e a rendere più lento il metabolismo.
Invece di saltare la colazione o il pranzo, raccomandano gli esperti, è meglio consumare alimenti nutrienti con un contenuto non eccessivo di calorie e grassi e distribuirli in cinque o sei pasti nel corso della giornata, ma in porzioni più piccole, in modo da mantenere stabile il livello di glucosio nel sangue.
A proposito di bufale sull’alimentazione, gli esperti dell’Iss sfatano anche un mito duro a morire: in caso di diarrea, o altri disturbi gastrointestinali, si deve assolutamente mangiare ‘in bianco’? Da sempre, infatti, in caso di gastroenteriti infettive, soprattutto nei bambini, si è sempre consigliato il digiuno o la dieta leggera, appunto ‘in bianco’, per non sovraccaricare l’apparato digerente colpito. Questa dieta consiste nell’evitare il consumo di latte, i cibi troppo ricchi di fibre e gli alimenti molto calorici.
Tuttavia, oggi, la Società italiana di pediatria fa sapere che la dieta ‘in bianco’ non si è dimostrata utile e che in caso di gastroenteriti si può continuare a mangiare normalmente, non appena l’appetito migliora, facendo piccoli pasti frequenti e aumentando progressivamente l’apporto energetico, man mano che le condizioni migliorano. Inoltre, è fondamentale assumere molti liquidi per evitare la disidratazione, un rischio concreto nei bambini e nei neonati. Infine, è meglio evitare cibi ricchi di zucchero che possono peggiorare la diarrea: un consiglio valido sempre.
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[sostieni]
Sarebbe auspicabile la pubblicazione di un articolo che illustri di che cosa costituito un regime alimentare definito ” in bianco”. Quanti medici utilizzano questa definizione e quante persone la usano senza conoscerne i contenuti.
Grazie
Ma soprattutto (non finirò mai di ripeterlo) per perdere peso è meglio mangiare di meno e di maggior qualità, Mangiare meno perchè la nostra “fame” è ancora tarata su di un fabbisogno del passato che ora non c’è più. La sensazione di fame va rieducata progressivamente. Ci vuole tempo e pazienza, ma ci si riesce se ci si mette buona volontà.
Poi cibo di miglior qualità e, aggiungo, semplicità. I prodotti industriali ingrassano, anche quando portano scritto light. E se non ingrassano spesso ti avvelenano piano piano.