Nella settimana n°41 del 2018 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 80 (8 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende quattro casi: Salmonella in mitili vivi (Mytilus galloprovincialis) dalla Grecia; etichettatura insufficiente (indicazione mancante “fabbricato in una struttura che elabora anche noci” in italiano) di latte di cocco dalla Spagna; intossicazione alimentare probabilmente causata da Salmonella in marlin affumicato dall’Italia con materie prime provenienti dalla Spagna; colorante (rodamina B) non autorizzato in rape sottaceto dalla Siria.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: assenza di marchi sanitari su surimi refrigerati dalla Danimarca; importazione illegale di brodo al sapore di pollo (presenza di pollame e DNA suino), proveniente dalla Cina; Conteggio troppo alto di Escherichia coli in formaggio camembert dall’Austria; infestazione da parassiti (Anisakis) in alici refrigerate con materie prime provenienti dalla Francia, via la Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: aflatossine (B1) in arachidi sgusciate dal Brasile; presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in manzo refrigerato sottovuoto, proveniente dall’Argentina;
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Austria segnala presenza di Salmonella enterica (ser. Mbandaka) in estratto di farina di soia, destinata a mangime.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione