Nella settimana n°25 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 59 (12 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende quattro casi: Salmonella enteritidis in galline congelate provenienti dalla Romania; mercurio in due lotti di pesce spada (Xiphias gladius) dalla Spagna; mercurio in filetti di pesce spada refrigerati (Xiphias gladius) da Francia.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Stafilococchi (coagulasi-positivo) in biscotti gelato dagli Stati Uniti; mercurio in filetti di tonno fresco (Thunnus albacares) di Ecuador.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: irradiazione non autorizzata (termoluminescenza) di estratto di riso rosso dalla Cina; migrazione di cromo e manganese di utensili in acciaio per il barbecue dalla Cina; aflatossine in pistacchi dall’Iran, attraverso la Turchia; contenuto troppo alto di cromo in pinze per spaghetti dalla Cina; deterioramento delle caratteristiche organolettiche di alimenti a contatto con coltelli di plastica e rivestiti con film metallizzato dalla Cina.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Italia segnala Listeria monocytogenes in gorgonzola Dop distribuito in 12 Paesi.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Mia madre e’ ricoverata da 3 settimane per Listeria presa da un formaggio. Confermo.
Insomma dei prodotti bloccati in italia tre quarti è cinese…
Scusate, ma senza il nome, per esempio, del Gorgonzola: come faccio a sapere se, quello che ho in frigo, è sicuro? Posso solo preoccupami o buttarlo!
Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. L’Italia non è tra questi; cioè neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Abbiamo chiesto più volte alle catene di supermercati e al Ministero che questi dati fossero resi pubblici. La nostra intenzione non è di allarmare, ma di creare consapevolezza nei consumatori: anche facendo conoscere il rasff, le tipologie di alimenti, e i motivi di richiamo, si può aumentare la conoscenza del sistema di sicurezza alimentare europeo e italiano. Nel caso specifico del gorgonzola l’italia è segnalata come paese di origine ma non tra quelli in cui è stato distribuito. Comunque se c’è un problema sanitario i supermercati sono obbligati ad affiggere dei cartelli nei punti vendita per avvisare i clienti.
Purtroppo la consapevolezza senza strumenti per difendersi, un po’ di allarmismo lo crea. Grazie per aver aggiunto che il gorgonzola non è distribuito in Italia, perché l’eventuale cartello del supermercato, finirei per vederlo alla prossima spesa, ossia dopo aver consumato il predetto fornaggio! Spero proprio che, anche in Italia, possano presto essere divulgati i nomi dei prodotti a rischio.
Lo speriamo anche noi. Il rasff lo pubblichiamo tutte le settimane, e anche se a prima vista non è semplice coglierne l’utilità, le posso assicurare che sulla lunga distanza serve ad avere uno sguardo diverso sia quando si scrivono altri articoli e si approfondiscono gli argomenti, sia quando si fa la spesa.
grazie per il vostro cotrbuto bisogna sempre stare attenti a tutto