Un fattore decisamente critico è rappresentato dalla macellazione e questo vale sia per i salmoni di allevamento che per quelli selvaggi. Spesso gli animali sono infatti trasportati vivi e uccisi senza essere storditi o anestetizzati. Un sistema consiste nel catturare e caricare gli animali con una pompa sulla barca, per poi trasportarli vivi e trasferirli in un impianto di lavorazione. Per i salmoni da allevamento, solo alcuni produttori hanno affermato che gli animali vengono storditi prima della macellazione. Per quanto riguarda poi i salmoni selvaggi, è addirittura solo uno dei produttori ad aver fornito prove del fatto che i pesci vengono anestetizzati prima della macellazione.
Sul fronte dell’alimentazione, il mangime degli allevamenti è in buona parte ottenuto da altri pesci, mentre sarebbe auspicabile una dieta con una significativa frazione vegetale, in modo da evitare che anche l’acquacoltura contribuisca alla pesca eccessiva. In generale, dal test emerge inoltre che sarebbe bene consumare il salmone affumicato ben prima della data di scadenza, ma non per una questione di sicurezza. Alla data specificata, infatti, Öko-Test ha valutato la carica batterica dei prodotti e non è emerso nessun problema. Diversi invece i risultati riguardo al gusto. Gli assaggiatori esperti non hanno avuto quasi nulla di cui lamentarsi al primo assaggio, ma le cose sono cambiate con l’assaggio fatto alla data di scadenza. A quel punto, infatti, molti prodotti non erano più appetitosi come all’inizio e avevano un odore e un sapore un po’ oleosi o ‘di pesce’. Si tratta di un dato sul quale i fornitori dovrebbero riflettere, fissando una data anticipata rispetto agli standard attuali. Detto ciò, al di là delle questioni di gusto, il salmone affumicato resta comunque un pesce crudo, delicato, da conservare con cura. Risulta quindi sempre importante rispettare rigorosamente la catena del freddo e la scadenza indicata. Alla fine, dopo aver valutato i risultati di laboratorio e le risposte ai questionari sul benessere animale, ecologia e pesca, solo un prodotto ha ottenuto da Öko-Test il massimo dei voti, mentre altri cinque sono stati classificati come “buoni”. Il risultato positivo e adatto alla celebrazione delle feste riguarda quindi sei prodotti su 20, per lo meno in Germania.
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