Safer Smart LabelsEvitare sprechi e soprattutto non correre rischi per la salute: questi gli obbiettivi delle nuove etichette Safer Smart Labels. Frutto del lavoro di un team di ricerca dell’Università di Pavia, l’innovativo sistema di etichettatura permette di conoscere in tempo reale lo stato di conservazione dei cibi. I creatori, Paolo Quadrelli, Lisa Rita Magnaghi e Raffaela Biesuz, hanno ideato un dispositivo che, interagendo con l’atmosfera all’interno della confezione, cambia colore indicando il grado di freschezza dell’alimento. Per adesso le Safer Smart Labels si possono usare solo per monitorare pesce, carne e latte, ma gli ideatori stanno lavorando per ottimizzare l’etichetta e ampliare la gamma di alimenti compatibili.

La nuova etichetta intelligente è più precisa della data di scadenza, perché è influenzata anche da eventuali problemi di conservazione come l’interruzione della catena del freddo, oppure ci informa che le fettine di pollo che avevamo dimenticato di avere in frigo si possono ancora mangiare, ma è meglio cuocerle immediatamente e bene. Safer è anche tecnologicamente semplice perché non richiede circuiti elettronici, né app da scaricare, ma è un sensore su un supporto di plastica (in futuro diventerà biodegradabile) che si può inserire nelle normali confezioni in vendita al supermercato, composto da sei bollini provvisti di reagenti chimici che cambiano colore in base al livello di degradazione del cibo. Come da immagine in alto, sulla confezione sarà presente una striscia con i sei bollini sensibili, e nello stesso campo visivo la legenda composta da tre righe, ognuna con sei bollini con i colori di riferimento per interpretare correttamente le modifiche di tonalità.

A sx la Safer applicata a un filetto di pesce e a dx  la legenda con i colori di riferimento per interpretare correttamente le modifiche di tonalità

Le fasi che sono evidenziate da Safer sono tre: nella prima (la prima riga della legenda) l’alimento è fresco, nella seconda possiamo ancora mangiare la carne e il pesce o bere il latte dopo una lunga cottura a temperature elevate, mentre se l’etichetta indica di aver raggiunto la terza fase significa che l’alimento non è più commestibile.

L’idea è stata premiata con il Premio BCC Milano della Startcup Lombardia 2020, la Competition organizzata dalle Università e dagli Incubatori Universitari lombardi, promossa da Regione Lombardia, che favorisce la nascita di nuove imprese ad alto potenziale, nate, ospitate o legate da rapporti di collaborazione con gli istituti universitari lombardi.

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Biagio Morabito
Biagio Morabito
18 Gennaio 2021 13:36

Cervellotico, serverebbero solamente il verde (fresco), il giallo (da cuocere bene), ed il rosso (da neanche comprare).

Distinti Saluti,

Salvatore
Salvatore
18 Gennaio 2021 16:14

Molto interessante

renzo sarzano
renzo sarzano
4 Febbraio 2021 10:46

…e pensate che venga adottato? Troppo ottimisti!