Nella legge appena approvata dal parlamento, denominata “Collegato agricolo” alla legge di bilancio per il 2014 e contenente norme per la semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, ci sono disposizioni che riguardano le filiere del pomodoro e del riso, oltre che il biologico.
Per quanto riguarda il riso, entro un anno il governo dovrà emanare uno o più decreti con queste finalità:
- salvaguardia delle varietà tipiche del riso italiano e indirizzi sul miglioramento genetico delle varietà in costituzione;
- valorizzazione della produzione con particolare riferimento al territorio in cui è praticata la produzione risicola;
- tutela del consumatore, con particolare attenzione alla trasparenza delle informazioni e denominazioni di vendita del riso;
- istituzione di un registro delle nuove varietà gestito dall’ente nazionale risi;
- disciplina delle sanzioni per violazione delle norme e individuazione dell’autorità competente all’irrogazione delle sanzioni all’interno del Ministero della Politiche agricole;
- individuazione delle varietà che possono fregiarsi della denominazione di vendita, e delle caratteristiche qualitative per riso e riso parboiled, con indicazione dei valori massimi riconosciuti, dei gruppi merceologici e delle caratteristiche qualitative, nonché dei metodi utilizzati per il riconoscimento di tali caratteristiche.
La legge promuove anche sistemi volontari di tracciabilità del riso, attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull’origine del prodotto.
Per quanto riguarda la tutela e la promozione della qualità della produzione del pomodoro, la legge interviene in seguito alle modifiche avvenute nella normativa europea nel corso degli anni, prevedendo disposizioni sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull’etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni.
La legge interviene anche nel settore dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche, prevedendo che il Ministero delle Politiche agricole istituisca il Sistema informativo per il biologico (SIB) ell’elenco pubblico degli operatori dell’agricoltura biologica. Per favorire lo sviluppo del settore biologico in Italia, saranno limitati gli adempimenti burocratici e snellite le procedure.
Infine, viene previsto che i Comuni possano definire modalità idonee di presenza e di valorizzazione nei mercati agricoli di vendita diretta dei prodotti agricoli ed alimentari a chilometro zero, provenienti da filiera corta agricola e ittica, e di quelli derivanti dall’agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale.
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nessun accenno al problema dell’arsenico nel riso?
Abbiamo più volte trattato l’argomento: http://www.ilfattoalimentare.it/?s=arsenico+riso