Il Ministero della salute ha lanciato una nuova allerta per la presenza sul mercato di thermos di provenienza cinese contenenti amianto. Il problema dei thermos con all’interno pasticche di amianto non è nuovo. Il Ministero aveva proceduto al ritiro dal mercato di dieci marche  nel mese di ottobre del 2014,  poi nel 2015 e anche all’inizio del 2016 come avevamo documentato. Il prodotto al centro di questa nuova allerta è il thermos porta pranzo da 0,35 litri a marchio Kitchen Club (articolo 2170297, codice a barre 8-029121702978) con esterno in plastica di colori vari. I thermos sono stati importati dalla Cina e distribuiti in Italia dall’azienda Galileo Spa, con sede in strada Galli 27 nella frazione Villa Adriana di Tivoli, e scoperti nel punto vendita di proprietà della Società La Satur Srl in corso Martiri della Libertà 9 a Brescia.

In seguito alle analisi effettuate sul prodotto presso il laboratorio di Prevenzione dell’Ats di Milano, è stata riscontrata la presenza di tremolite (amianto). Il risultato delle analisi è stato confermato dal laboratorio Arpam del Dipartimento provinciale di Pesato (nota prot. 111381/17 del 1 dicembre 2017). Si tratta di piccoli corpi di forma cilindrica e colore grigio-biancastro, costituiti da materiale fibroso compresso costituito da amianto crisotilo. Il materiale contenente amianto è stato trovato nell’intercapedine tra le due pareti in vetro dei thermos.

Il rischio per i consumatori è di tipo chimico-cancerogeno. In caso di rottura del prodotto si possono liberare le fibre di amianto, che sono considerate cancerogene per inalazione (classificazione Iarc 1).

Il Ministero della salute ha disposto il divieto di vendita a livello nazionale dei thermos Kitchen Club, oltre che il ritiro e il richiamo di quelli sul mercato, con protocollo DGPRE 0039236-30/12/2017-DGPRE-MDS-P.

Dal 1° gennaio 2018 Il Fatto Alimentare ha segnalato 5 richiami, per un totale di 5 prodotti. Per vedere quelli del 2017 clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo  pubblicato in Italia che  rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di cibo che può nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori  interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro  in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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