pur di patate con contorno di piselli

coop pure in fiocchi patateQuesta mattina dovevo acquistare una confezione di  purè in fiocchi e nell’elenco degli ingredienti del prodotto Coop ho notato la dicitura “mono e digliceridi degli acidi grassi (palma)” (vedi foto sotto)… Ho  fatto un confronto con la composizione di altri preparati analoghi della Knorr e di Pfanni e ho notato che i “mono e digliceridi degli acidi grassi” ci sono sempre ma non ne viene specificata l’origine.

Quale delle due tipologie di etichette è più corretta?

Paolo

Di seguito pubblichiamo la risposta di Coop.

Entrambe le diciture sono corrette in quanto non è obbligatorio indicare l’origine botanica dell’additivo in questione sebbene nel nostro purè sia stato fatto.

pure etichetta coop

Abbiamo chiesto un parere anche all’avvocato Dario Dongo

Caro lettore,

i mono e digliceridi degli acidi grassi sono classificati additivi alimentari diversi da coloranti ed edulcoranti (1), e sono identificati con il codice europeo di autorizzazione E471. La citazione nella lista ingredienti deve venire preceduta dalla categoria funzionale – vale a dire la ragione del loro impiego, che può essere quella di emulsionanti o addensanti (2) – e può venire eseguita, alternativamente, mediante esposizione del nome (mono e digliceridi degli acidi grassi) ovvero del codice identificativo (E471).

Né i regolamenti in materia di additivi, né il regolamento sull’informazione ai consumatori relativa ai prodotti alimentari (3) prevedono la possibilità di precisare la natura delle materie prime impiegate per la realizzazione dei citati additivi. Sotto tale profilo perciò l’etichetta a marchio Coop Italia – se pure apprezzabile per la trasparenza – a stretto rigor di legge non la ritengo corretta. A un esame più attento, la stessa etichetta può risultare ridondante anche nella duplice evidenziazione di “metabisolfiti” e “solfiti”.

(1) si veda il regolamento UE 1129/2011 (Allegato, Parte B, punto 3)

(2) si veda il regolamento CE 1333/2008 (Allegato I, punti 11 e 25)

(3) regolamento UE 1169/2011

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Ale
Ale
18 Febbraio 2016 21:47

Quindi è scorretta anche la dicitura “amido modificato di mais”?

AlesssandroG
AlesssandroG
22 Febbraio 2016 09:22

Scritto dall’Avv. Dongo: “……. Né i regolamenti in materia di additivi né il regolamento sull’informazione ai consumatori relativa ai prodotti alimentari prevedono la possibilità di precisare la natura delle materie prime impiegate per la realizzazione dei citati additivi……”
Va bene, non è prevista, ma neanche vietata (e ci mancherebbe) la possibilità di precisare la natura delle materie prime impiegate negli alimenti da parte di chi li produce, anzi ritengo che detta pratica debba essere quantomeno incoraggiata, quando non resa obbligatoria in ogni caso.

Lorenzo
Lorenzo
25 Febbraio 2016 09:34

Quando si dice “siamo proprio in Italia … ”
Un’etichetta più precisa di un’altra viene considerata non corretta.
E’ il risultato di un povero Paese che ha il triplo di avvocati della media UE.

Lucia Ferro
Lucia Ferro
Reply to  Lorenzo
25 Febbraio 2016 16:09

Sono d’accordo con Lorenzo, come vecchia socia Coop ho imparato a leggere etichette quando ancora non erano nella mente di giove….

silvia
silvia
25 Febbraio 2016 10:42

non condivido questo articolo
invece di incoraggiare le etichette trasparenti si cerca il cosidetto pelo nell’uovo
LA legge è utile e necessaria in ben altri casi

Vito
Vito
26 Febbraio 2016 16:56

mi sembra ke una direttiva UE entrata in vigore il 13 dicembre 2014 obblighi nell’etikettatura la menzione dell’olio di palma o similari – ma questa norma nn è riferita anke ai mono e digliceridi degli acidi grassi vegetali???

Silvano
Silvano
28 Febbraio 2016 15:47

Condivido il parere dell’avv. Dongo. Anche se in effetti potrebbe essere intesa come un’operazione di maggior trasparenza, l’indicazione dell’origine “palma” vicino ad un termine o ad un numero come “mono e digliceridi degli acidi grassi” o “E471”, non essendo richiesto nè previsto da nessuna norma potrebbe invece essere interpretato come un tentativo di dare un connotato più “naturale” ad un normale additivo. Magari questa sarà anche una “arida” applicazione di una legge o cercare il pelo nell’uovo in un paese di avvocati, ma la normativa è chiara.
Per un consumatore normale, e non per un avvocato, leggere “mono e digliceridi degli acidi grassi (palma)” al posto di “mono e digliceridi degli acidi grassi” e basta, è una informazione in più o è una informazione “tranquilizzante” sull’origine vegetale di una cosa con un nome “strano”?
Non so se è una informazione corretta, ma sicuramente è una intelligente operazione commerciale.

mario
mario
28 Febbraio 2016 16:03

Ottima risposta Lorenzo. Cobdivido pienamente E nemmeno un K!!

luigi
luigi
29 Febbraio 2016 14:28

è sempre bene leggere la lista dei componenti di un prodotto, ma mi sembra fin troppo ovvio considerare evitabile l’acquisto di un bene composto da pessimi ingredienti…