fonzies patatine lungo
Lo spot di Fonzies merita la pole position nella classifica della peggiore pubblicità dell’anno

Abbinare cibo spazzatura e pubblicità spazzatura è difficile ma non impossibile. Fonzies questa volta ci è riuscito e merita la pole position nella classifica della peggiore pubblicità dell’anno. Il ragazzino con gli occhiali che solleva lo sguardo e felice dice ad alta voce: «Mamma oggi 2 centimetri più lungo!» con una chiara allusione alle dimensioni del pene è il leit motiv dello spot. La mamma, entusiasta per la notizia, la comunica alla nonna che si reca immediatamente sul balcone per annunciarlo ai vicini, supportando la buona novella con gesti molto eloquenti. A questo punto lo spot mostra un’automobile con due altoparlanti sul tetto che gira per il paese ripete a tutto volume: «2 centimetri più lungo!». Il momento topico si raggiunge quando la cinepresa inquadra una signora che, impaurita dal messaggio, invita la figlia affacciata alla finestra a rientrare subito in casa.

 

fonzies lungo nonna
Nello spot di Fonzies la nonna sul balcone annuncia: «Mio nipote: due centimetri più lungo!»

Dopo 25 secondi di allusioni sessuali  sin troppo evidenti, dalle immagini si capisce che  il ragazzo non si era entusiasmato per l’improvvisa crescita del suo pene, ma per aver trovato un “Fonzies” nella confezione particolarmente grande, chiave di volta per partecipare ad un concorso a premi. La singolare campagna iniziata in rete e su Facebook il 2 settembre dovrebbe andare avanti sino al 15 novembre.

 

lungometro fonzies
Il lungometro è uno dei giochi proposti in rete da Fonzies

Parlare di cattivo gusto è una gentilezza, diciamo che i creativi scelti da Saiwa non hanno saputo frenare l’impulso ormonale e sono riusciti a produrre uno spot che dovrebbe essere spiritoso ma in realtà non lo è. Purtroppo in Italia non esiste una legge in grado di censurare pubblicità con un richiamo esagerato alla sessualità o che non rispettano la dignità della donna. Il regolamento dell’Antitrust non prevede regole per questi ambiti. Per arginare il cattivo gusto e l’esuberanza creativa dei pubblicitari abituati ad offendere la figura della donna o a usare allusioni sessuali bisogna rivolgersi all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, che di solito è molto efficiente quando si tratta di censurare spot spazzatura e pubblicità sessiste.

Ieri abbiamo inviato una richiesta per fare interrompere lo spot.

 

Roberto La Pira

© Riproduzione riservata

Foto: Fonzies.it

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24 Commenti
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leonardo
leonardo
1 Ottobre 2013 22:02

Ma dai ma,non esagerate fa,morir dal ridere quella pubblicitá e poi,non é volgare tabto un bambino non la capisce sono peggio tette e culi ad,ogni,ora in tv che una oubblicitá spiritosa dai mo che bigotti siete

cris
cris
1 Ottobre 2013 22:09

L’ho visto ieri per la prima volta e sono rimasto allibito…
personalmente combatto contro queste pubblicità non comprando piu il prodotto

nest
nest
Reply to  cris
3 Ottobre 2013 10:24

combatti???
ma sai cosa vuol dire Combattere?
si è persa la misura di tutto

nico
nico
Reply to  cris
3 Ottobre 2013 11:37

Ti allibisci per poco
!!!!

nest
nest
Reply to  nico
3 Ottobre 2013 11:57

ecciai raggione pure tu

federico
federico
2 Ottobre 2013 09:48

Pubblicità carina e divertente assolutamente non volgare nonostante le allusioni. Dott. La Pira la sua richiesta sarà sicuramente rigettata

nicola
nicola
2 Ottobre 2013 14:15

Non concordo, c’è ben altro di cui scandalizzarsi, è irriverente rispetto allo standard italiano ma questo non significa che lo standard italiano sia un buon metro di giudizio. Inoltre l’articolo non è corretto, si tratta di un contest legato ad un concorso che recupera un reale insight di consumo, a chi non è capitato mangiando i Fonzies di non sorridere entusiasti di fronte ad un maxi e gustoso pezzo?

Pasquale Casborrino
Pasquale Casborrino
2 Ottobre 2013 14:20

Sig. La Pira, mi sembra invero il suo articolo esagerato, dato l’accanimento contro una pubblicità che nulla vuole fare se non strappare un sorriso. Concordo (e come non potrei) che il prodotto in questione è identificabile come “cibo spazzatura” ma la pubblicità è un’altra cosa. C’è di molto peggio in televisione e la richiesta per l’interruzione di questo spot è quantomeno bigotta.

Alessandra
3 Ottobre 2013 02:08

Chiedete la censura? E io VI STIMO!

Mauro
Mauro
3 Ottobre 2013 09:14

Ma fatevi na cavolo di risata…

nest
nest
3 Ottobre 2013 10:26

fate proprio una vita da cani

nico
nico
3 Ottobre 2013 11:36

Ma non avete altro da giudicare???!!!!!L’Italia e’ piena di cose penose,di gente che sta sempre in televisione ed invece dovrebbe essere in galera,lasciateci sorridere ogni tanto altrimenti non ci resta proppio niete!!!

mirco
mirco
3 Ottobre 2013 12:20

personalmente trovo il messaggio pubblicitario stupidino e di cattivo gusto. Evidentemente chi si diverte con queste battute da caserma di 50 anni fa’ e’ rimasto all’eta’ della pietra. Nessuna censura, per carita’, ma spero che sia un grande flop di vendite…..

domenico
domenico
3 Ottobre 2013 12:54

http://www.youtube.com/watch?v=6rctGA1yWEs
questo è volgare. e gira 24h su 24h in tv e voi pensate a chiedere censura x una pubblcità che allude a delle patatine senza mai scendere nella volgarità? da oggi allora dovete chiedere la censura per tutto a partire dalla politica.

Annamaria Arlotta
Annamaria Arlotta
4 Ottobre 2013 08:40

Stereotipi a go go…la ragazzina è meglio che rientri in casa, non deve sentire…ma siamo ancora negli anni ’50? Questo propone la pubblicità:l’unica modernizzazione è la finta libertà della donna, che anziché il burka è costretta ad “indossare” un corpo sexy e rispondente a canoni estetici omologati. Per il resto è la casalinga felice di pulire e di servire a tavola,e sennò celebriamo la lunghezza del pene come in questo caso. Wow, che progressi questi “creativi”! Invito donne e uomini a partecipare al mail bombing, alle segnalazioni collettive allo Iap e ad altre forme di protesta unendosi al gruppo FB che ho fondato. Vi aspetto!
http://www.facebook.com/home.php?sk=group#!/home.php?sk=group_139046259478883&ap=1

Viola
Viola
Reply to  Annamaria Arlotta
4 Ottobre 2013 11:02

Grande Annamaria! Meno male che c’è gente come te!

nest
nest
Reply to  Annamaria Arlotta
4 Ottobre 2013 12:02

ci sarebbe un altro stereotipo duro da sfatare: la vetero femminista che il corpo delle donne, i canoni estetici omologati, no io non ho neanche la televisione, sono vegana, no OGM, questo schifo sessista andrebbe censurato, la presidentessa della Cameressa, ognuno si cucina il suo maccherone e se lo serve in tavola (oddio ho detto maccherone!).
ora fondo un club in cui facciamo a chi punta più dita addosso a più stereotipi possibili.

io voglio vedere tutte le pubblicità, anche quelle sessiste, se una non vuole servire in tavola chiede a qualcuno di farlo al suo posto, il mondo è grande e vario e forse io non conosco le ragioni di tutti.

Tommaso Labranca
4 Ottobre 2013 13:31

La pubblicità è mediocre, concordo. Però se l’avessero fatta all’estero sareste qui a lamentarvi: “Ah, da noi certe cose non si possono fare!”

tullio
tullio
6 Ottobre 2013 10:47

Il commento migliore è quello di Mirco. Non è il contenuto dello spot a dare fastidio, ma la sua idiozia.
D’ altronde basta guardare la TV e bisogna convenire che gli spot simpatici saranno non più di 2 su 100.
Evidentemente le case pescano i loro tecnici pubblicitari nei cassonetti, e non si rendono conto che il potenziale consumatore viene indispettito da uno spot di cattivo gusto. O forse gli spot sono fatti a misura della maggioranza degli italiani ? Vedi come si comportano in politica…..

nino
nino
6 Ottobre 2013 13:30

se cancellano la pubblicità dovrebbero pure levare quei programmi idioti preserali dove a volte ci sono domande stupide con il presentatore allusivo. stesso metro di giudizio….
ma il giuri’ non ha niente da fare????

piero
piero
6 Ottobre 2013 13:32

@annamaria basta donne che servono a tavola, come dice pure la boldrini, …. avemo la colf

adessobasta
adessobasta
8 Ottobre 2013 12:39

zii perché dovete rovinare la vita a noi giovani con le vostre seghe mentali da vecchi? è chiaro che non siete voi il target di Fonzies, non è rivolto a voi il messaggio, capito?! Siete abituati a una comunicazione troppo polverosa per capire il processo creativo che ruota intorno a una campagna di questo genere. Inutile puntare i piedi, fatevene una ragione, rassegnatevi! Avete fatto il vostro tempo e avete rovinato tutto, anzi, CI avete rovinato tutto. adesso basta, è il momento di chiudere la bocca e tenere a freno le mani. ps: prima di parlare di “sessismo nella pubblicità” imparate a riconoscerlo.

jason
jason
8 Ottobre 2013 13:16

Quando non si ha altro da fare. ….