L’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha censurato la pubblicità dell’integratore alimentare Detokal proposto dalla casa farmaceutica Hilton PharmaS.p.A
Il messaggio è stato pubblicato sul settimanale Tu Style del 24 maggio 2011 e viene riproposto anche sul sito internet, dove vengono descritte con parsimonia le virtù miracolose dell’integratore. Secondo il Comitato di controllo la pubblicità è in contrasto con due articoli del Codice. Sotto accusa frasi come “Oggi è più facile dimagrire” prive di supporto scientifico e di prove affidabili, oppure diciture che promettono effetti “immediati” sul giro vita come lasciano intendere le immagini.
La sentenza non entra nel merito del prodotto e non valuta “l’efficacia” perché si tratta di aspetti di competenza del Ministero della Salute, ma contesta il tono delle affermazioni come “rende zuccheri e grassi meno disponibili per l’assorbimento”, e il contesto complessivo del messaggio, quando lascia intendere che il prodotto funziona anche in assenza di una dieta ipocalorica.
Il Giurì ha bocciato anche l’affermazione secondo cui Detokal mirerebbe “al trattamento del sovrappeso e dell’obesità”, in quanto di esclusiva pertinenza medica. L’enfasi adottata nella pubblicità non è da intendersi semplicemente come una lieve forzatura dei toni come si usa spesso negli spot, ma come un vero e proprio slogan ingannevole. Siamo di fronte all’ennesimo caso di integratori alimentari proposti al pubblico come dimagranti a dispetto di ogni regola e senza il supporto di un’adeguata documentazione scientifica.
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Giornalista pubblicista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione