Salgono i prezzi all’ingrosso dell’extravergine italiano. Nel mese di novembre, con l’arrivo sulle piazze del nuovo olio i listini si attesteranno in media sui 6 euro/kg, con picchi fino a 6,50 €. A settembre i prezzi sull’olio vecchio si aggiravano in media sui 3,80 €, mentre adesso abbiamo già superato i 5 €. «Di conseguenza – spiega Alberto Grimelli, direttore di Teatro Naturale – al dettaglio si avvicineranno molto a quelli del 2014, annus horribilis per il settore dell’olivicoltura». Questo vuol dire che sugli scaffali dei supermercati le bottiglie di olio extravergine 100% italiano saranno proposte a 7-8 euro in offerta». Il riferimento al prezzo in promozione è doveroso perché oggi la metà delle bottiglie vendute nella grande distribuzione è proposta con lo sconto.
La causa di questa impennata è da ricercare nel cattiva raccolta olivicola di quest’anno rispetto al 2015. I prezzi sono lievitati appena sono state diffuse le stime di produzione per la raccolta 2016. Secondo Unaprol, consorzio olivicolo italiano, ci si aspetta una produzione di 243.000 tonnellate. Si tratta di un calo del 49% su scala nazionale rispetto alla precedente annata (474.620 tonnellate). Il crollo è da imputare principalmente alla normale alternanza produttiva per cui a un’annata eccezionale, ne segue una di minore produzione. Per Grimelli, infatti «ci si aspettava un’annata meno buona del 2015, ma non così tanto». A pesare sulla produzione si è aggiunta la terribile mosca olearia (Bactrocera oleae) che ha colpito le piante ed eventi climatici sfavorevoli su alcune aree.
Le regioni più colpite sono state quelle del Sud Italia, con Calabria (-53%) e Sicilia (-52%) a fare da maglia nera, mentre le aree del Tirreno hanno registrato cali del 40% circa. Il crollo della produzione ha interessato anche altri paesi europei. Mentre la Spagna resiste con un calo del 7%, in Francia è previsto una riduzione del 30%. È prevedibile una diminuzione anche in Portogallo, Cipro e Croazia. Gioisce solo la Grecia, dove si prevede un aumento salvo eventi climatici improvvisi.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
in Puglia -50%… per fortuna da noi il raccolto è andato controtendenza, addirittura un po’ meglio dello scorso anno…
Nessun problema gli alchimisti trafficoni italianai sapranno fare il miracolo della moltiplicazione dell’olio. La Spagna è vicina.
Trafficone chi spaccia olio italiano a 3 €, giusto
e chi lo compra come vogliamo chiamarlo?
Centinaia di frantoi sono sul territorio italiano, prezzi adeguati alla qualità. Una bella passeggiata domenicale fra meraviglie paesaggistiche e riempire il bagagliaio ! (esempio Sovana-Sorano-Pitigliano, tra meraviglie etrusche e medievali e paesaggi incantevoli anche se non lo dice la Giovanna d’Arco di Rai 3 finalmente prossima alla splendida pensione (beata lei)