pop-it, mani che tengono pop-it di diverse forme

pop-it, mamma che gioca con bambino in braccio seduta con la schiena appoggiata a un troncoAdatti per bambini e adulti, i pop-it sono diventati la mania del momento perché  sono usati sia come gioco sia come antistress per via del rumore caratteristico. Per chi ancora non li conoscesse, si tratta di giocattoli in gomma colorata, costituiti da piccole protuberanze che possono essere spinte dentro e fuori con un semplice ‘pop’. La popolarità è stata rafforzata anche da numerosi video apparsi sui social, seguitissimi anche dai più piccoli, in particolare TikTok e Youtube. In diversi video su Youtube, però, è proposto un uso del tutto improprio: c’è chi immerge il suo pop-it in acqua bollente, chi ci rompe sopra le uova per fare una frittatina coi buchi o chi lo mette nel freezer cospargendolo di cioccolata.

Se vogliamo evitare che un semplice giocattolo si trasformi in qualcosa di potenzialmente pericoloso, è meglio istruire i bambini a non farlo. Ci sarebbe la concreta possibilità che qualche sostanza pericolosa migri dal pop-it all’alimento. Il fenomeno è tanto rischioso quanto diffuso (alcuni video vantano un numero di visualizzazioni anche superiore a 10 milioni) al punto che il Bfr, l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio, si è spinto a rilasciare un comunicato ufficiale per evidenziare le potenziali criticità associate a quest’uso scorretto.

 

EU marchio idoneità contatto con alimenti
Il simbolo presente nei prodotti adatti al contatto con alimenti

Le prime analisi del Cvua-Mel (ente pubblico tedesco che esamina campionature prelevate sul mercato) su pop-it in commercio hanno mostrato che il silicone utilizzato nei prodotti analizzati non soddisfa i requisiti per i materiali destinati al contatto con gli alimenti . Per questo motivo non deve essere messo a contatto con cibi e bevande. In particolare, stando alle analisi preliminari, potrebbero esserci maggiori criticità quando il giocattolo è a contatto con alimenti grassi e ad alte temperature (se usato per esempio come stampino per realizzare cioccolatini o altri prodotti da forno).

Di fatto, però, non esistono garanzie nemmeno se viene utilizzato dal consumatore a contatto con alimenti privi di grassi e a temperature basse o prossime allo zero, per esempio come stampo per cubetti di ghiaccio. Il BfR comunque  sconsiglia fortemente l’uso improprio dei pop-it. Secondo quanto disposto dalla legge europea, per essere utilizzato in cucina, un prodotto deve essere etichettato come adatto “Per il contatto con gli alimenti” . In alternativa deve essere corredato da una specifica indicazione d’uso (per esempio macchina da caffè, bottiglia per vino, cucchiaio per minestra) o deve riportare il caratteristico simbolo “bicchiere e forchetta” (vedi foto) o, infine, deve essere per sua natura destinato al contatto con gli alimenti.

I materiali autorizzati a venire a contatto con il cibo  sono soggetti a severe norme. La prima è la verifica della formulazione (non devono contenere sostanze critiche per la salute) e devono soddisfare rigidi test di migrazione, condotti simulando l’uso reale o prevedibile. Ovviamente non devono produrre cambiamenti nell’odore, sapore, colore dell’alimento posto a contatto. C’è di più: i pop-it sono realizzati generalmente in silicone, ma i produttori non sono obbligati a dichiarare il materiale, per cui potrebbero anche essere realizzati con diversi tipi di plastiche o miscele e contenere tracce di contaminanti, come gli ftalati, per renderli più morbidi; infine, colori e profumi potrebbero rilasciare sostanze allergizzanti.

© Riproduzione riservata; Foto: Depositphotos

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