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La scritta sulle etichette dei pelati composta da una lettera dell’alfabeto e da un numero compreso tra 1 e 365 indica il giorno di inscatolamento

I pomodori pelati, le polpe e le passate sono conserve sterilizzate che si conservano da due fino a più di tre anni. Il periodo di raccolta però dura qualche mese e i pomodori devono essere lavorati rapidamente. È quindi del tutto normale trovare sugli scaffali del supermercato una scatola di pelati confezionata 6 mesi prima o anche l’anno precedente. Per riconoscere i prodotti più freschi bisogna decifrare il codice presente sull’imballaggio (che sia di banda stagnata, vetro o altro).

 

La scritta è composta da una lettera dell’alfabeto seguita da un numero compreso tra 1 e 365. La lettera indica l’anno, mentre il numero il giorno in cui i pomodori sono stati inscatolati. Potrebbe esserci anche una seconda lettera dopo il numero ad indicare lotti relativi a periodi di durata inferiori alla giornata lavorativa. Per esempio, quando su una scatola di pelati è indicato “E218”, significa che il confezionamento è avvenuto il duecentodiciottesimo giorno del 2011, ovvero il 6 agosto: una data consona per la raccolta.

 

Anno di inscatolamento Lettera assegnata
2013 “H”
2012 “M”
2011 “E”
2010 “N”
2009 “R”
2008 “A”
2007 “C”

Questa successione di lettere e numeri si trova solo sulle conserve alimentari che usufruiscono di aiuti comunitari e serve a identificare il lotto di produzione. Anche se per i derivati industriali del pomodoro le sovvenzioni europee sono terminate e questa prassi non è più obbligatoria, le aziende continuano ad utilizzarla perché non in contrasto con l’attuale normativa ed è ormai una  consuetude delle imprese del settore. Le modalità sono dettate da un decreto annuale del Ministero dello sviluppo economico in cui è stabilito quale deve essere la lettera dell’alfabeto da indicare prima del numero del lotto (vedi tabella).

 

Valeria Nardi

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Bonaventura Marcone
Bonaventura Marcone
24 Giugno 2013 20:50

Buoansera, sono un giovane tecnico del settore

conserviero, credo di aver colto una leggera(ma

cruciale) imperfezione nell’articolo:

le conserve di pomodoro sono Pastorizzate e non

Sterilizzate , vi risparmio la spiegazione della

sottile ma cruciale differenza, anche perchè la

letteratura in merito è molto ampia.

grazie.

roberto loiudice
Reply to  Valeria Nardi
27 Giugno 2013 09:11

Gentile Valeria Nardi, questioni scientifiche in merito, potrebbero essere esposte e chiarite dala Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari con sede a Parma e sezione distaccata ad Angri (SA). Già Ente Pubblico sotto la Vigilanza e Tutela del Ministero dello Sviluppo Econimico, oggi Azienda Speciale della CCIAA di Parma. Da 90 anni al servizio dell’Industria Conserviera.
Cordialmente
Roberto Loiudice

Gianni Salvadori
Gianni Salvadori
27 Giugno 2013 12:35

Il pomodoro è un substrato ideale per la proliferazione del Botulino, le cui spore tollerano temperature fino a 120°C. La corretta prassi operativa è quindi la sterilizzazione, non la pastorizzazione.

emilio bazzocchi
emilio bazzocchi
Reply to  Gianni Salvadori
27 Giugno 2013 14:07

se non erro il Cl. Botulinum mal sopporta l’acidità del pomodoro per cui non mi risulta ( ma potrei sbagliare) esserne un ideale substrato, al contrario di altre conserve come zucchini, melanzane e, talvolta, funghi.

Gianni Salvadori
Gianni Salvadori
27 Giugno 2013 14:36

Il pomodoro risulta debolmente acido (ph 4,5), ricco di zucchero e di acqua. Essendo poi confezionato in ambiente anossico risulta un ambiente ideale.

vittorio bolis
vittorio bolis
28 Giugno 2013 06:46

vogliamo metterci d’accordo ,sull’ acidita di questo pomodoro ?

Tartullo Valerio
Tartullo Valerio
28 Giugno 2013 15:16

Scusate, ma qui non si affronta bene il tema centrale dell’articolo, ovvero il pomodoro al sugo vuole il soffritto di cipolla o no ?

stefano
stefano
30 Giugno 2013 13:27

I codici sopra riportati non corrispondono in nessun modo sui pelati visti al supermercato,ne ho visti di varie marche tutte iniziano con un 8 seguiti con degli zeri e poi numeri e non c’e’ nessuna lettera d’alfabeto

Andrea
Andrea
Reply to  stefano
4 Luglio 2013 11:40

Caro Stefano, probabilmente lei ha letto il codice a barre e non l’indicazione sopra fornita dall’articolo.

Stefano
Stefano
6 Luglio 2013 16:41

I derivati del pomodoro sono definite conserve acide perché hanno pH<4.5. A pH=4.7 pH minimo di accrescimento del Cl. Botulinum

emilio bazzocchi
emilio bazzocchi
Reply to  Stefano
8 Luglio 2013 09:18

….quindi per i derivati del pomodoro il Cl.Botulinum rappresenta un rischio trascurabile

Gianni Salvadori
Gianni Salvadori
8 Luglio 2013 11:35

Scusate se insisto, mi occupo di igiene e haccp e ho seguito per un periodo un conservificio dove eseguivo le procedure di autocontrollo messe in piedi dal responsabile, tra cui vi era il controllo del pH in ingresso e durante la linea produttiva. Il ph è variabile e se andava oltre il 4.5 occorreva acidificare; quindi il rischio Botulino veniva preso in considerazione e gestito nel modo suddetto.

Emilio Bazzocchi
Emilio Bazzocchi
Reply to  Gianni Salvadori
8 Luglio 2013 11:56

certo, con ph >4,5 si acidifica perché il rischio sussiste; se invece è minore il rischio per Cl Botulinum si può considerare trascurabile; ciò non toglie che si possa sempre tenerlo presente.