Aviagen è un’azienda multinazionale che fornisce pulcini agli allevamenti di più di 100 Paesi, sparsi in quattro continenti. Il 90% dei polli consumati in Italia provengono da Aviagen e sono uguali a quelli mangiati a Parigi, Berlino, Madrid, ma anche New York e Mumbai. Un altro aspetto importante da evidenziare è che la stragrande maggioranza di questi animali secondo gli esperti sono geneticamente predisposti a crescere così velocemente da sviluppare miopatie.
Sia chiaro, non si tratta di condizioni che nuocciono alla salute, secondo i veterinari. Stiamo parlando di animali squilibrati, cresciuti velocemente per aumentare in modo esagerato la muscolatura del petto, che faticano a muoversi, di animali con infiammazioni ai muscoli da alcuni ricercatori ritenuto un sospetto processo patologico. Questa crescita rapida ed esagerata si riflette sulla qualità della carne che presenta striature bianche di grasso e tessuto fibroso che modificano la composizione nutrizionale. Ci sono poi le ustioni alle zampe e al garretto (pododermatite) causate dalle lettiere non gestite in modo adeguato. Abbiamo rivolto alcune domande all’azienda leader mondiale dei pulcini, che conosce molto bene questi problemi, tanto da avere scritto un manuale di 140 pagine tradotto in decine di lingue per gestire in modo ottimale gli allevamenti.
Nelle prossime settimane risponderemo alle posizioni di Aviagen. Una cosa però va detta subito: le striature bianche, secondo gli studi indipendenti, sono presenti in altissima percentuale nei broiler a crescita rapida e raramente nei polli a crescita lenta. Aviagen sta cercando di risolvere questo problema attraverso la selezione genetica senza però modificare la velocità di crescita degli animali e la resa in carne.
Sui petti di pollo da carne si riscontrano striature bianche e in quale percentuale?
“Lei parla di white striping, termine che si riferisce alla presenza di linee bianche visibili sulla superficie del muscolo del petto di pollo; queste linee possono variare in spessore e numero. Le strisce bianche sono composte da tessuto adiposo che si deposita tra i fasci di fibre muscolari durante la normale crescita e sviluppo muscolare. Le strisce bianche sono presenti in tutte le razze di pollo commerciali, comprese quelle utilizzate per una crescita più lenta e per la produzione biologica.”
Il problema riguarda i polli da carne macellati a 35 o 42 giorni?
“Può essere presente in un’ampia gamma di linee genetiche e di età di macellazione”
Qual è la ragione della presenza di queste strisce bianche?
“Questa rimane un’area di ricerca scientifica e tecnica attiva. Gli studi hanno dimostrato che il fenomeno del white striping ha un controllo genetico basso o moderato, ciò indica che è controllata da molti fattori. Inoltre, il white striping ha una bassa relazione sia con il peso corporeo che con la resa del petto, ciò significa che la condizione può essere riscontrata in polli a crescita rapida o lenta, o da animali ad alta o bassa resa. Nonostante l’influenza medio-bassa della genetica, Aviagen include il white striping nelle nostre valutazioni di qualità e nei nostri obiettivi di allevamento equilibrato, che comprende miglioramenti di performance, resa e qualità della carne, salute e benessere animale.”
Si tratta di una malattia, di un’infiammazione muscolare (miopatia)?
“Il white striping può essere classificato come una miopatia, ma non ci sono prove scientifiche che sia associata ad alcuna condizione patologica o malattia. Pertanto, la sua presenza non comporta alcun rischio per la salute umana. Inoltre, non ci sono evidenze che il white striping abbia alcuna associazione negativa con il benessere dei volatili. All’interno di un allevamento, gli animali con strisce bianche mostrano un comportamento normale, hanno prestazioni biologiche normali e non mostrano segnali di cattiva salute.”
Riscontrate il problema del petto legnoso nei polli da carne? Se sì, qual è la percentuale? Qual è la ragione del problema?
“Il petto legnoso è una condizione caratterizzata da un indurimento del muscolo del petto, in particolare della parte più spessa del filetto. L’analisi istologica indica una maggiore inclusione di tessuto grasso e connettivo, che si ritiene contribuisca alla durezza del muscolo. Come già detto per il white striping, i fattori legati alla sua presenza non sono del tutto chiari e la base genetica è da bassa a moderata; questa rimane un’area di ricerca scientifica e tecnica attiva. Come il white striping, il petto di legno non è associato ad alcuna condizione patologica o malattia; pertanto la presenza non comporta alcun rischio per la salute umana. Inoltre, non ci sono prove che il petto legnoso possa essere correlato a un’associazione negativa con il benessere dei polli.”
Il problema riguarda polli macellati dopo 35 o 42 giorni?
“Come per il white striping, diverse genetiche e razze a diversi stadi di crescita possono registrare il problema del petto legnoso.”
Per quanto riguarda il problema delle bruciature sul garretto dei fusi e delle ustioni sulle zampe, quali sono le precauzioni da prendere per evitare questo inconveniente?
“Il settore avicolo ha adottato diverse migliorie negli allevamenti in aree di interesse per il controllo dello sviluppo degli animali, come sistemi di ventilazione e di abbeveraggio, così come la gestione dell’acqua e della pressione, la presenza di luce e nuovi ambienti di stabulazione.”
Quali sono le percentuali accettabili di pododermatite che si riscontrano solitamente negli allevamenti? Il problema è dovuto al fatto che i polli hanno un petto troppo pesante, si muovono poco e tendono a ‘riposare’?
“Recenti dati di settore provenienti dalla Scandinavia mostrano un netto miglioramento della salute dei cuscinetti plantari, con una marcata riduzione dell’incidenza e della gravità dell’indice di Foot Pad Lesion (FPD). L’indice si basa su un sistema di punteggio che considera la gravità delle lesioni: 0 = nessuna FPD; 0,5 = FPD di piccole dimensioni; 2 = lesioni FDP di grandi dimensioni. Questo miglioramento è stato ottenuto grazie a una combinazione di selezione genetica per la salute del cuscinetto plantare e di nuove tecniche di gestione, che hanno permesso di migliorare la salute del cuscinetto plantare.”
Qual è il tasso di mortalità medio registrato negli allevamenti di polli da carne macellati dopo 35 o 42 giorni?
“La vivibilità è uno dei nostri criteri di benessere più importanti. In Italia puntiamo a un obiettivo di almeno il 95%.”
© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock, Il Fatto Alimentare
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Quando è che saranno in vendita le carni di pollo “coltivate”??
Salute migliore per noi e sofferenze in meno per gli animali………