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imballaggi plastica insalata packgingCon la proposta di direttiva EU sulle plastiche, la Commissione europea ha scoperto le carte sull’intenzione di affrontare il problema, cercando di ridurne la quantità in circolazione a favore di materiali alternativi. Sul fronte delle aziende, il concetto di reputazione, diventato ormai parametro delle performance d’impresa ha portato molti brand a rispondere a questo primo appello con proclami e con azioni concrete.
Vediamo nel dettaglio come si stanno muovendo alcuni grandi marchi.

Lidl
La catena di discount ha comunicato l’intenzione di dire “stop alla plastica”. Entro la fine del 2019, in oltre 600 supermercati dislocati sul territorio italiano non ci saranno più bicchieri, piatti e posate di plastica monouso, che saranno sostituiti da prodotti realizzati con materiali alternativi o riciclabili.
Successivamente l’insegna eliminerà anche le posate e le cannucce presenti nei piatti pronti e nelle bevande da asporto, sostituendole con stoviglie di materiali più sostenibili.
In questo modo si dovrebbe limitare l’impatto sull’ambiente e ridurre l’utilizzo di plastica di almeno il 20% entro il 2025, anche grazie alla revisione del packaging e all’impegno di rendere riciclabili al 100% gli imballaggi in plastica dei prodotti delle proprie private label.

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Lidl ha comunicato l’intenzione di dire “stop alla plastica”

Carrefour
L’azienda si pone l’obiettivo entro il 2025, di passare dagli imballaggi usa e getta a un sistema economico al 100% circolare, basato su packaging riciclabili, riutilizzabili, o compostabili. Il programma riguarda per il momento la Francia e i prodotti a marchio privato. La prima tappa riguarderà, nel 2020, la gamma Carrefour Bio per poi sostituire i vassoi in polistirene per carni, pesce e formaggi con contenitori riciclabili.
Dal 2022, inoltre, la catena ha dichiarato di voler usare il 50% di plastiche riciclate nelle bottiglie di succhi di frutta, bibite e acque minerali.

Coop
Oltre agli impegni individuati autonomamente, la catena ha aderito alla campagna di intenti (su base volontaria) lanciata dalla Commissione europea. Coop conta di risparmiare un quantitativo di “plastica vergine” pari a 6.400 tonnellate all’anno riducendo l’utilizzo nelle bottiglie d’acqua, nei flaconi per detergenti e nelle vaschette per l’ortofrutta
L’azienda prevede inoltre di anticipare entro il 2022 gli obiettivi che l’Unione Europea ha chiesto di adottare obbligatoriamente entro il 2030. Entro quattro anni tutti i prodotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili o compostabili o riutilizzabili, mentre quelli della linea Vivi verde taglieranno il traguardo alla fine dell’anno prossimo.

Starbucks, Dunkin’ Donuts, McDonald’s, KFC
Starbucks si unisce a quelle imprese che stanno dicendo addio alle cannucce di plastica. Come annunciato nelle scorse settimane, Starbucks eliminerà entro 2 anni le cannucce di plastica dai suoi locali dislocati in tutto il mondo per sostituirle con coperchi realizzati con materiali riciclabili, disegnati appositamente per l’azienda.
Le uniche cannucce che circoleranno nei punti Starbucks, a disposizione dei consumatori, saranno di carta o in materiale riciclabile.
Dunkin’ Donuts, catena statunitense di venditori internazionali di caffè e di ciambelle, si è impegnato a eliminare i bicchieri di polistirolo dai suoi punti vendita entro il 2020, così come McDonald’s che nei ristoranti britannici e irlandesi inizierà a sostituire gradualmente le cannucce di plastica con quelle di carta, per arrivare a conclusione dell’operazione nel 2019.
Il gigante del pollo fritto KFC (Kentucky Fried Chicken), nello scorso giugno ha dichiarato che non fornirà, per ora solo a Singapore, bicchieri di plastica e cannucce per le bevande. Nel prossimo anno, stando sempre alle dichiarazioni dell’azienda, verranno esaminate più opzioni di imballaggio biodegradabili.
Un’analisi oggettiva di come stanno agendo quasi tutte le catene di fast food non può prescindere dall’evidenziare che, nonostante queste misure, una quota consistente di plastica e di materiale non riciclabile rimarrebbe comunque tra i vassoi di un tipico pasto: si pensi per esempio alla carta che avvolge gli hamburger, ai bicchierini per il caffè, alle confezioni in cui vengono servite le insalate,

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Starbucks si unisce a quelle imprese che stanno dicendo addio alle cannucce di plastica

Mulino Bianco
L’azienda sostiene che dal 2017, utilizza per il 98.7% della produzione totale, imballaggi riciclabili e che conta di raggiungere quantità che, stando alle intenzioni, arriverà al 100% nel 2020.

Coca-Cola
Ha annunciato di voler radicalmente cambiare il proprio approccio verso l’impiego di imballaggi e si è posta l’obiettivo di raccogliere e riciclare in tutto il mondo il 100% dei propri imballaggi entro il 2030. Entro lo stesso anno, Coca-Cola ambisce ad arrivare a produrre bottiglie con una percentuale media di contenuto riciclato pari al 50%.

Nestlé
Ha annunciato che entro il 2025 proporrà solo imballaggi riciclabili o riutilizzabili.

Kraft Heinz
In un comunicato stampa del 31 luglio 2018, la Kraft Heinz Company (proprietaria di marchi come Plasmon e Philadelphia) ha annunciato l’obiettivo di rendere il 100% dei propri imballaggi “completamente riciclabile, riutilizzabile o compostabile entro il 2025”

Ikea
IKEA eliminerà la plastica monouso da tutti i punti vendita entro il 2020.
Ad annunciarlo lo stesso colosso svedese, che ha messo nel mirino piatti, bicchieri, sacchetti per il congelatore, sacchi per la spazzatura e cannucce. L’obiettivo di Ikea è l’eliminazione di tutti i prodotti realizzati a partire dal petrolio e utilizzare esclusivamente elementi in plastica proveniente da riciclo.

aereo mangiare pastoAmerican Airlines, Rayanair, Royal Caribbean, Lindblad Expeditions
American Airlines da luglio 2019 ha dichiarato di avere eliminato le cannucce di plastica dalle proprie lounge per servire bevande, in favore di cannucce e cucchiaini biodegradabili ed ecosostenibili.
Da novembre la stessa azienda introdurrà il cambiamento anche a bordo degli aeromobili, eliminando cucchiaini e cannucce di plastica, introducendo cucchiaini realizzati in bambù, un materiale ecosostenibile.
Ryanair entro il 2023 prevede per i clienti a bordo – si legge nel comunicato dell’azienda – l’impiego di posate in legno, tazze per il caffè biodegradabili e la rimozione della plastica da tutta la gamma di prodotti offerti sugli aerei.
Nel 2019, le 50 navi della flotta Royal Caribbean Cruises Ltd non utilizzeranno più cannucce di plastica. La scelta riguarda tutti i brand della compagnia – Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Azamara Cruises, TUI Cruises e Pullmantur Cruceros . Da oltre un anno, le navi della RCL hanno adottato la politica delle “cannucce su richiesta”. Nel 2019 le cannucce saranno di carta e gli ospiti potranno utilizzare cucchiaini da caffè monouso in legno certificato Forest Stewardship Council e bastoncini da cocktail in bambù.
Il 25 luglio, Lindblad Expeditions, una compagnia di crociere che ha collaborato con National Geographic, ha annunciato di essere diventata al 100% priva di plastica monouso (le bottiglie usa e getta, le tazze, le cannucce e gli agitatori sono vietati sulle 13 navi della flotta).
La società ha iniziato a lavorare verso l’obiettivo “plastic free” già nel 2007, quando ha eliminato le bottiglie d’acqua monouso. In sostituzione ha fornito agli ospiti bottiglie di acciaio inossidabile ricaricabili da distributori di acqua filtrata.

Sky
Abolirà la plastica monouso entro il 2020. Il gruppo darà vita a un fondo di innovazione per il salvataggio dei mari e sarà partner del Wwf per la sicurezza delle zone marine protette.

Volvo
Volvo abbandonerà la plastica monouso entro la fine del 2018. Negli uffici e negli stabilimenti della Casa svedese verranno usati solo piatti, posate e bicchieri in carta, legno e bioplastica.

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La catena alberghiera Hilton dice addio alle cannucce di plastica

Hilton, Marriot International
La catena alberghiera Hilton dice addio alle cannucce di plastica. Gli hotel in Europa, Asia e Africa metteranno al bando le cannucce di plastica entro la fine dell’anno proponendo alternative in carta o altro materiale biodegradabile. In questo modo si prevede la riduzione di 20 milioni di bottiglie.
Marriot International, multinazionale americana con 19 marchi di hotel tra cui Westin e Sheraton in 127 paesi e oltre 1,2 milioni di stanze) ha adottato un piano per eliminare le cannucce e i bastoncini da cocktail monouso in plastica dalle oltre 6.500 strutture di 30 diversi marchi in tutto il mondo. L’iniziativa sulle cannucce entrerà pienamente in vigore entro il mese di luglio 2019.

Walt Disney Company
Ha annunciato entro la metà del 2019 il divieto di cannucce e bastoncini agitatori di plastica monouso in tutti i parchi a tema e resort. La strategia che verrà attuata, garantirà il risparmio di 175 milioni di cannucce e 13 milioni di bastoncini ogni anno.
Disney eliminerà anche le tazze di polistirene dai propri parchi e ridurrà il quantitativo di sacchetti di plastica monouso. Invece di borse usa e getta, gli ospiti avranno la possibilità di acquistare borse della spesa riutilizzabili.
Inoltre, l’azienda ridurrà dell’80% la quantità di plastica nelle camere e nei prossimi anni, si passerà alle bottiglie riutilizzabili negli hotel e sulle navi da crociera.

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Armando
Armando
1 Settembre 2018 06:24

Per il pane confezionato con i sacchetti microforati?

Roberto La Pira
Reply to  Armando
1 Settembre 2018 11:16

Alcune catene usano sacchetti compostabili che possono andare nel rifiuto umido,ma bisogna avere l’accortezza di togliere l’etichetta del prezzo se non è scritto che è anch’essa compostabile