Dopo avere ricevuto gli ultimi dati relativi all’epidemia provocata dalla pizza Fraîch’Up Buitoni contaminata da Escherichia coli (conclusa con 56 casi e due morti), le autorità francesi hanno aperto un’inchiesta. Le accuse includono l’omicidio colposo involontario di una persona, il ferimento di altre 14 e la commercializzazione di un prodotto pericoloso per la salute. Secondo Santé publique France (l’agenzia di sanità e sanità pubblica francese), l’epidemia ha coinvolto più di 50 bambini di età compresa fra 1 a 17 anni, (54 sono state causate da E. coli O26 e due da E. coli O103). L’ipotesi e che nell’impasto utilizzato per fare la pizza fosse presente Escherichia coli O26.
Le persone si sono ammalate dal 18 gennaio al 5 aprile e dei 55 bambini malati, 48 hanno sviluppato la sindrome emolitica uremica (Seu), un tipo di insufficienza renale associata a infezioni che può causare gravi problemi di salute e in alcuni casi la morte. In Francia le pizze Fraîch’Up vendute dal mese di giugno 2021 sono state ritirate e richiamate a metà marzo 2022. Per fortuna questo tipo di pizza prodotta dalla Nestlé non è venduta in Italia, mentre è stata distribuita in diversi paesi africani, oltre ad Andorra, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Slovenia.
© Riproduzione riservata Foto: Buitoni, Depositphotos (copertina)
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare