Parigi contro il rinnovo dell’autorizzazione Ue al glifosato. La decisione sarà formalizzata nella riunione degli esperti degli Stati membri del 4 ottobre
Parigi contro il rinnovo dell’autorizzazione Ue al glifosato. La decisione sarà formalizzata nella riunione degli esperti degli Stati membri del 4 ottobre
Beniamino Bonardi 4 Settembre 2017La Francia voterà contro la proposta della Commissione Ue di rinnovare l’autorizzazione dell’erbicida glifosato per altri dieci anni, fino al 15 dicembre 2027. Lo ha annunciato una fonte del ministero della Transizione ecologica all’Agence France-Presse (AFP), motivando la decisione con il fatto che “permangono incertezze sulla sua pericolosità”.
La decisione del ministro francese Francois Hulot, che sarà formalizzata nella riunione degli esperti degli Stati Ue convocata per il 4 ottobre, potrebbe fare breccia in altri paesi, mettendo a rischio il raggiungimento della maggioranza qualificata, necessaria per dare il via libera al rinnovo dell’autorizzazione, e cioè almeno 16 Stati membri, che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Ue.
Il commissario UE alla Salute e alla sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha già chiarito che “la Commissione non ha alcuna intenzione di riapprovare questa sostanza senza il sostegno di una maggioranza qualificata degli Stati membri. Questa è e rimarrà una responsabilità condivisa”.
La maggioranza qualificata era mancata quando, il 30 giugno 2016, la Commissione aveva deciso una proroga di 18 mesi dell’autorizzazione al glifosato, in attesa del parere dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), a fronte della disputa scientifica sul livello di cancerogenicità di questo erbicida tra l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). La proposta di proroga di 18 mesi aveva visto venti paesi a favore, Francia e Malta contro, mentre si erano astenuti Germania, Italia, Portogallo, Austria, Lussemburgo, Bulgaria e Grecia.
In Italia, la Coalizione StopGlifosato, che riunisce 45 associazioni italiane, ricorda di aver scritto sin dalla fine di luglio ai ministri Martina e Lorenzin, chiedendo che l’Italia si schieri contro il glifosato. “Non abbiamo ancora ricevuto risposta”, sottolinea la Coalizione. “Chiediamo che il governo italiano dica con chiarezza come intende schierarsi e ci auguriamo veramente che segua l’esempio di Macron e Hulot”. La Coalizione ricorda che oltre un milione e trecentomila cittadini europei hanno firmato l’Iniziativa di legge europea per bandire l’erbicida dai nostri campi e quindi dalle nostre tavole.
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E non riceverá mai risposta…perché un governo serio lo avrebbe giá vietato (parere IARC probabilmente cancerogeno).ma questo che si fa dettar l’ agenda dalle lobby no!! Stranamente in California sulle etichette é riportata la dicitura CANCEROGENO…..Avete capito bene….
“sottoscrivo” ……..vorrei sapere anch’io la posizione dell’attuale governo in merito….. E NON SOLO ……..anche quella degli altri schieramenti POLITICI .!!!
mi sa che l’attuale governo non è l’unico “a farsi dettare l’agenda” purtroppo ..
Smettiamola con questo glifosate, sono posizioni solo ideologiche
Monsanto non sta simpatica a nessuno, ma il glifosate è l’erbicida migliore che abbiamo proprio dal punto di vista ambientale. Dal momento che persiste pochissimo come tale, e che è distribuito in campagna, e che nessuno si sogna di mangiarlo a colazione, la sua “probabile” cancerogenicità non interessa a nessuno, a differenza, per esempio, di quella della carne rossa o delle patatine fritte.