In molte pasticcerie quando chiedi perché non utilizzano la panna ti rispondono “…noi usiamo la panna vegetale…” che però non è panna. Chi ha le papille gustative funzionanti si rende conto che il sapore non c’entra nulla; la panna vegetale non sa di nulla, sembra di mangiare plastica sciolta. Purtroppo molte torte i pasticcieri non le preparano più con la vera panna fresca, quella animale ricavata dal latte, quella per intenderci che si può anche mantecare.
La panna vegetale è una truffa
La panna vera è gustosa, sa di latte, quella vegetale è una prodotto senza senso. Poi un conto è decidere di usarla per una questione etica, un conto è ritrovarsela indiscriminatamente nei dolci di pasticceria perché conviene economicamente, perché conviene a livello “tecnico”, perché si può lavorare con più facilità probabilmente perché costa meno. Al contrario la panna fresca è più difficile da gestire, rende anche i dolci più “vulnerabili” e, forse, mette in crisi i pasticcieri meno esperti.
Per me un vero pasticcere deve utilizzare solo panna fresca. Chi sceglie quella vegetale e nonlo dice, non solo è un pasticcere di “serie C” che non ha gusto, ma fa anche una frode in commercio, perché se vedo sulla torta uno strato bianco che ognuno riconosce a vista come “panna”, deve essere panna fresca. Se al contrario il pasticcere utilizza la versione vegetale deve avvertire, perché le regole non consentono di chiamarla in questo modo. Di più, un vero pasticcere si dovrebbe rifiutare di chiamarla “panna” e anche di utilizzarla, se non per esplicita richiesta del cliente.
I pasticcieri non dovrebbero usarla
Purtroppo al di là delle scelte politiche bisogna anche prendersela con chi nella vita di tutti i giorni non ha comportamenti etici. A mio parere da noi in Sicilia le torte in vendita con la “panna vegetale” anziché la panna fresca sono la metà di quelle esposte vetrina. Solo nelle pasticcerie storiche che devono difendere il buon nome, è facile trovare pasticcieri che usano solo panna fresca.
Gaetano (lettore del Fatto Alimentare)
In aggiunta a quanto scritto dal lettore ricordiamo che la “panna vegetale” è un prodotto ultra processato che contiene 12 -14 fra ingredienti e additivi come mostra la foto di un prodotto Valsoia e l’elenco degli ingredienti (vedi sotto) di un prodotto simile marchiato Tre Valli. La verra panna è composta da un solo ingrediente; a volte sono due perché sono aggiunti carragenine.
Ingredienti
Acqua, Grassi vegetali non idrogenati 26,7% (olio di cocco, olio di palmisto, burro di cacao), Zucchero (11%), Proteine del latte, Stabilizzanti: E420, E463, Emulsionanti: E472e, lecitina di soia (E322), E472b, Sale, Aromi, Colorante: betacarotene (E160a), Senza glutine, Adatto a persone intolleranti al glutine.
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Per te è così , per me è il contrario. Ben vengano le alternative che fanno bene al pianeta! ”
I pasticceri non dovrebbero usarla” mi sa di antica dittatura… Ognuno può usare quello che vuole.
Basta metterlo nella dicitura. Se poi non ti piace semplicemente vai in un altra pasticceria arcaica che “difende il buon nome”
E ci sono panne vegetali di migliore qualità. Magari si può farlo presente al pasticcere