La Commissaria UE alla Salute Stella Kyriakides non esclude di rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine della carne di coniglio, ma non ha preso impegni. È questa la risposta della Commissione Europea all’interrogazione dell’eurodeputata Mara Bizzotto (Lega) che chiedeva l’origine in etichetta per le carni di coniglio e per i trasformati a base di coniglio, come avviene per la tracciabilità di altri tipi di carne a tutela dei consumatori. Secondo quanto riferisce Anmvi l’interrogante aveva anche chiesto più controlli sulle importazioni dai Paesi extra-UE e tutele per i produttori italiani.
In risposta, la Commissaria alla Salute ha confermato che l’esecutivo di Bruxelles “valuterà la possibilità di proporre l’estensione a determinati prodotti dell’obbligo delle indicazioni di origine o di provenienza, tenendo pienamente conto degli impatti sul mercato unico”. L’obiettivo di questa iniziativa – contemplata anche dalla Farm To Fork Strategy – è di “consentire ai consumatori di identificare più facilmente l’origine degli alimenti ed aiutarli ad operare scelte alimentari informate e sostenibili”.
Va altresì precisato che le informazioni sull’origine della carne di coniglio possono essere riportate sull’etichetta su base volontaria, purché non siano fuorvianti, ambigue o confuse per il consumatore.
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Roberto La Pira