Angelo l’orango ferito per lasciare spazio alle piantagioni di olio di palma. La foto di Word Press. Fermiamo l’invasione del grasso tropicale. Firma la petizione
Angelo l’orango ferito per lasciare spazio alle piantagioni di olio di palma. La foto di Word Press. Fermiamo l’invasione del grasso tropicale. Firma la petizione
Roberto La Pira 3 Maggio 2015Questa è la fotografia di Angelo, un orango maschio di 14 anni che aspetta di essere visitato nel centro di assistenza del SOCP (Programma di conservazione degli oranghi a Sumatra) in Indonesia. Lo hanno trovato in una piantagione di palma da olio con proiettili ad aria compressa nel corpo. La domanda mondiale di olio di palma utilizzato nel 90% dei prodotti da forno italiani, nei cosmetici e anche per biocarburanti è in crescita. In Italia l’incremento delle importazioni di olio di palma nel 2014 è stato del 26%. Tutto ciò comporta il continuo abbattimento delle foreste pluviali dove vivono gli oranghi, per ricavare terreno agricolo destinato alle piantagioni di palma da olio. Il SOCP ha fino ad ora salvato 280 oranghi riuscendo a riportarne allo stato brado 200.
Questa foto rientra nel gruppo di immagini scelte quest’anno da Word Press Photo, un’organizzazione indipendente senza fini di lucro, fondata ad Amsterdam nel 1955 per sostenere il fotogiornalismo. Ogni anno una giuria internazionale valuta migliaia di scatti e le foto selezionate entrano a fare parte di una mostra itinerante che tocca più di 100 città in 45 paesi visitata da oltre 2 milioni di persone.
In questi giorni la mostra si trova a Milano alla Galleria Sozzani in corso Garibaldi a Milano. L’ingresso è gratuito e la mostra resta aperta sino al 31 maggio 2015. Domenica 3 maggio il programma della Rai Report racconta la storia delle piantagioni e di come vengono distrutte le foreste pluviali dove abitano gli oranghi per piantare palme da olio destinato a finire nei nostri prodotti alimentari. Il Fatto Alimentare ha avviato una petizione su Change.org per contrastare l’invasione dell’olio di palma che ha raggiunto 118 mila firme. La petizione ha convinto molte catene di supermercati come Coop, Esselunga, Ikea, Ld Market a togliere o a ridurre la quantità di olio di palma nei prodotti. Per conoscere quali sono i prodotti senza olio di palma abbiamo redatto l’elenco completo dei biscotti, delle creme alla nocciola , di snack e grissini, e delle merendine che non contengono l’olio da palma.
Firma anche tu la petizione clicca qui abbiamo raggiunto 118 mila firme
Sara Rossi
Riproduzione riservata
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Salviamo il Pianeta
Tutti i produttori che non fanno uso di olio di palma dovrebbero scriverlo sulla confezione, affinché le persone ignare sappiano che questo prodotto può nuocere alla salute !
Peccato che chi ne potrebbe parlare seriamente ed ad un pubblico più ampio, mi riferisco a Report, ne parli superficialmente e dicendo che aziende come la Ferrero si sono impegnate a sostituirlo con “altro” (tipo l’olio di cocco altrettanto pieno di grassi saturi ottura arterie??).
Troppe occasioni sprecate.
Non tutti i produttori utilizzano olio di palma\ cocco. La maggior parte dei prodotti biologici http://www.blog.universobio.com contengono solo olio di girasole oppure solo olio extravergine d’oliva, nei prodotti convenzionali è difficile riuscire a trovare questi ingredienti.
in Francia ho trovato economici ed ottimi biscotti fatti con Burro!!!
tutti i dolci inoltre erano al burro e posso garantire che sono di gran lunga più buoni e digeribili.
dovrebbero sostituirlo col burro, in modo tale da dare una mano anche ai nostri produttori.
è diventato difficilissimo trovare prodotti senza quest’olio: cominciano ad usarlo perfino le panetterie locali: facciamolo sparire dagli ingredienti!!!
Basta con sto scempio!!
Sostituirlo col burro? Ma anche no. . Olio di girasole o mais..
Ok, togliamo l’olio di palma, e cosa usiamo al posto?
Il burro, che oltre ad essere meno salutare è sicuramente meno sostenibile, oppure l’olio di oliva, la cui produzione è in costante calo, oppure soia mais girasole, che hanno rese ridicole in confrontto all’olio di palma…
Prima di boicottare qualcosa bisognerebbe farsi un’idea delle alternative!
Per non saltare dalla padella alla brace!
Le alternative si chiamano olio di mais, di girasole di arachide di oliva e anche il burro . Abbiamo recensito oltre 250 prodotti che non usano il palma.
Si ma questi prodotti sono una minoranza, se tutte le aziende sostituissero l’olio di palma con questi oli, la cosa sarebbe ambientalemente sostenibile?
Ricordo che il mais ha una resa di 172 litri di olio per ettaro, il girasole 779, l’oliva 1212, l’arachide 1059, la palma 5950!!! (fonte http://www.advancedinergies.com)
Il problema è diverso , basterebbe che le aziende proponessero nel loro assortimento biscotti , snack, merendine e altri prodotti senza il palma ,allo stesso prezzo , dando così la possibilità di scegliere.