olio di palma Palm Oil Plantation.
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Gli incendi del 2015 hanno distrutto 2,6 miliardi di ettari di foreste di palma da olio

Gli incendi che nel 2015 hanno devastato 2,6 milioni di ettari di foreste e torbiere in Indonesia sono costati all’economia del paese asiatico 16,1 miliardi di dollari. Si tratta di un importo pari all’1,9% del Pil previsto per il 2015 e più del doppio rispetto ai sette miliardi spesi per ricostruire la provincia di Aceh, dopo lo tsunami del 2004. È questa la stima contenuta in un rapporto della Banca Mondiale, che sottolinea come si sia trattato, in più di centomila casi, di incendi volontari causati all’uomo, per preparare i terreni alle coltivazioni agricole, innanzitutto di palma da olio, e per avere accesso alla terra a buon mercato. Circa un terzo dei terreni bruciati erano torbiere e questo ha causato l’emissione di grandi quantità di fumi, che hanno invaso ampie zone della regione, comprese grandi città, causando danni ai trasporti, al commercio, al turismo, costringendo alla chiusura forzata delle scuole, che hanno avuto rilevanti impatti negativi sulla salute, con infezioni respiratorie che hanno colpito oltre mezzo milione di persone, e che hanno comportato grandi emissioni di gas a effetto serra.

Secondo il rapporto della Banca Mondiale, a fronte di un danno per l’economia pubblica indonesiana di 16,1 miliardi di dollari, se ogni ettaro bruciato nel 2015 venisse convertito in coltivazioni di palma da olio, il valore totale sarebbe di circa otto miliardi di dollari. Normalmente, l’85% dei profitti delle coltivazioni di palma da olio va a favore di ristrette élite locali, mentre agli agricoltori va solo il 5%.