I punti vendita della catena Coop hanno esposto un cartello chiaro e inequivocabile: dicono addio all’olio di palma. Nei prodotti a marchio della catena di distribuzione – si legge nel manifesto – viene sospeso l’utilizzo dell’olio di palma, in virtù del principio di precauzione, a seguito delle recenti comunicazioni da parte dell’Efsa. Alcuni composti contaminanti e presenti a seguito dei processi produttivi sono infatti stati sconsigliati perché potenzialmente cancerogeni.
Nel comunicato stampa, Coop si scusa per la temporanea assenza di alcuni prodotti dagli scaffali e spiega di “aver avviato da tempo programmi di riduzione dell’utilizzo di tutte le sostanze che se assunte in quantità elevate possono produrre problemi alla salute, come il sale, gli zuccheri, i grassi”. Il Fatto Alimentare ha già parlato in un articolo delle scelte di Coop in merito all’utilizzo di olio di palma.
Ieri a Milano, IperCoop “La Torre” (quindi non un supermercatino): cartellone gigante “no palma” piazzato all’ingresso, poi vai nella corsia dei biscotti e tutti quelli a marchio proprio hanno ancora l’olio tropicale tra gli ingredienti. Chi acquista senza controllare, fidandosi ciecamente della scritta a caratteri cubitali, resta molto deluso. D’accordo, ci sono le scorte da smaltire, ma allora non è più serio aspettare prima di strillare le buone intenzioni? Esselunga lo ha già fatto senza proclami urlati e nei fatti quasi tutti i loro biscotti a marchio sono senza olio di palma (mio riscontro: negozi di Milano, Via Lorenteggio e Via Forze Armate). Coop, per favore, più fatti e meno chiacchiere, grazie.
Anche al Sud lo stesso! Ancora olio di palma….certo ci sono le scorte…L’Esselunga ha tenuto un comportamento senz’altro più serio della Coop che non fa altro che sbandierare che la Coop sono i Soci ….ma dai….fatti non parole…..
Mi domando con quali altri grassi vegetali venga sostituito e se non siano anche peggiori di quello di palma. Insomma, per mesi in Italia c’e’ stato lo spot istituzionale che promuoveva l’uso dell’olio di palma, nonostante la gente fosse ormai piu’ che convinta dell’immoralita’, dei danni biologici e all’ecosistema che causa l’uso di suddetto olio. Io penso che il gusto di troppe cose sia notevolmente cambiato in peggio da quando si fà piu’ uso dell’olio di palma nell’industria alimentare, di questo ne sono convinto perche’ ho un palato fino, ma sui danni che causa un olio di derivazione vegetale ho un bel po’ di dubbi in merito. Per decenni si è detto che l’olio d’oliva favorisse il colesterolo, di non usarlo per le fritture perchè piu’ pesante, unto e che per qualita’ dell’olio stesso che degrada alle alte temperature quali le fritture appunto, diventerebbe addirittura nocivo! Ora invece dicono che è pure meglio nelle fritture, al posto dell’olio di semi o arachidi o mais, che fà bene, non contiene colesterolo “cattivo”.
Mi rendo conto che si guarda sempre alla pagliuzza e non al trave che si ha negli occhi. Preciso: nei comuni biscotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati sono molto ma molto più dannosi altri ingredienti di cui sono fatti che l’olio di palma ( la pagliuzza), infatti le farine bianche raffinate e gli zuccheri aggiunti ( le travi) sono veleni puri. Inoltre vedrete che gli oli con i quali sarà sostituito quello di palma saranno altrettanto dannosi. Ergo ? i biscotti sono prodotti da lasciare sugli scaffali punto !
In realtà su molti prodotti COOP (prendo ad esempio il muesli al cioccolato Solidal Coop) l’olio di palma non c’è mai stato e lo dico con certezza perché li consumo da quasi cinque anni, mentre lo stesso prodotto di un grande marchio americano ad esempio lo possiede. Riguardo Esselunga non possiamo dire che sia proprio uno stinco di santo considerando che ad esempio i biscotti Food Valley Esselunga hanno non solo l’olio di palma ma persino il surrogato di cioccolato (vedasi http://www.ilfattoalimentare.it/esselunga-biscotti-food-walley-olio-di-palma.html ); se questa è qualità….
Lungi da me fare l’avvocato d’ufficio di Caprotti (proprietario della catena Esselunga) ma il piccolo e felice “paradosso” è evidente: nei suoi negozi, su un ripiano, quasi tutti i biscotti a suo marchio ormai senza olio di palma (e parlo di quelli più economici, nel sacchetto da 700/800 grammi che costa 2,50 euro circa, quindi non “premium” o “di nicchia”); su un altro ripiano, i biscotti diretti concorrenti “di marca” tipo Mulino Bianco e simili, più cari e quasi tutti ancora CON olio di palma. Lo stesso vale per i biscotti a marchio Coop: olio di palma quasi ovunque, mentre il cartello all’ingresso dichiara ben altro. Quindi ad oggi, per quanto riguarda un prodotto di larghissimo consumo come i biscotti, qualcuno ha già fatto senza urlare, e qualcun altro urla ma nella realtà i fatti ancora non si vedono. Con buona pace delle “scorte da smaltire”.
@Mau: trovo Esselunga più seria di Coop. Ultimamente mi sta capitando spesso di andare lì, e posso garantire che al momento, sugli scaffali, sono numerosi i prodotti a marchio Coop con olio di palma: persino quelli della linea Fior Fiore, il loro top di gamma. Inoltre un altoparlante dichiara incessantemente che hanno tolto l’olio tropicale dalla loro crema spalmabile… Poi vai allo scaffale dedicato e non la trovi (è invece pieno di confezioni di Nutella)…. E questo mi è capitato 2 volte a distanza di settimane. Io come consumatore mi sono sentito preso in giro, ma chissà quanti abboccheranno.
@ZT Non ho idea da dove scrive; a Parma la crema spalmabile senza olio di palma è presente sugli scaffali da almeno tre mesi.
@ Nicola Mazzola, a me sinceramente non interessa tifare per Esselunga, Coop o Conad, io le sto scrivendo che i tanto decantati prodotti Esselunga (le ho fatto l’esempio con la linea Food Valley che non solo contengono olio di palma ma persino surrogato di cioccolato) hanno ancora l’olio di palma; quindi?
Resta il fatto comunque che prima di comprare questi prodotti (che compro a prescindere con molta parsimonia) leggo sempre l’etichetta sia di qualsiasi marchio. A proposito, in dispensa ho i prodotti Vivi Verde Coop e Benesì Coop che di olio di palma non hanno traccia già dalla loro nascita. Se dobbiamo sbandierare i prodotti che lo contengono perché non sbandierare anche quelli che non lo contengono? Anzi, già che ci siamo…secondo questo recente articolo di Repubblica ( http://www.repubblica.it/ambiente/2016/05/20/news/olio_di_palma_nel_latte_per_neonati_le_alternative-140220146/ ), solo due marchi di latte per infanzia non hanno olio di palma: uno è un tipo speciale della Plasmon e l’altro è quello della Coop linea Crescendo. Di che stiamo parlando?
@Mau: di che stiamo parlando? Di una situazione paradossale, perché sei fai grancassa con cartelli e altoparlanti, l’olio di palma non deve più esserci nei prodotti sugli scaffali. Specialmente nella linea Fior Fiore, che è il loro fiore all’occhiello. Eppure alcune di queste referenze Fior Fiore hanno olio di palma e stanno ancora lì, in vendita. Capisco la necessità di smaltire le scorte, ma io avrei prima smaltito quelle, e poi fatto pubblicità. Per come la vedo io è un fatto di serietà e immagine. Poi ognuno è libero di fare come crede.
Coop dice addio all’olio di palma? strano, gli scaffali sono ancora pieni di prodotti a marchio coop che lo contengono;
Dovranno esaurire le scorte? ma non è per caso una questione di salute pubblica? come socio prestatore sono profondamente amareggiato ed indignato.
Io dico non solo olio di palma ma anche olio colza e olio di cocco insomma tu questi grassi tropicali… in Italia si producono oli che fa bene al essere umano perché non usare quelli ..
Ho trovato i nuovi frollini Solidal con bollone in vista che indica la nuova ricetta con olio di girasole!!!
E parliamo delle fette biscottate? Ancor meno prodotti sugli scaffali, rispetto ai biscotti, senza olio di palma, a parte qualche pacco di “Misura” e “Gentilini” tutte le altre grandi marche e prodotti a nome del supermercato, (coop,conad,auchan,Gigante..ecc) hanno il pluripresente olio tropicale!
Adesso però deve partire la “battaglia” contro i gelati confezionati. Perchè nessuno ne parla? Se ci fate caso, il 95 % dei prodotti contengo o uno o tutti i maggiori oli alimentari scadenti (palma, cocco, colza) io che vivo a torino, ad esempio al Carrefour, ho trovo solo i gelati “Pepino” senza grassi di palma o cocco. o Alla coop due vaschette di nocciola o pistacchio, senza palma, e di una marca non conosciuta.
Il prossimo obbiettivo è stato individuato!
Anche a Cremona biscotti con olio di palma negli scaffali Coop !!!!!!!!!!!!!!!
Anche io, nonostante sia socia Coop da molti anni, sono particolarmente indignata dal fatto che solo adesso Coop abbia deciso di eliminare l’olio di palma. Sul giornale Consumatori di settembre 2015, avevano pubblicato un articolo in difesa dell’olio di palma e delle grandi aziende alimentari che ne facevano uso.
Gentilissima Alessandra, anche noi avevamo segnalato la questione: http://www.ilfattoalimentare.it/eugenio-del-toma-palma-coop.html
Secondo me certi atteggiamenti poco comprensibili sono dovuti al fatto che i produttori devono eliminare le giacenze non tanto dei prodotti, quanto dell’olio di palma stesso, che magari hanno nei depositi oppure contrattualmente si erano impegnati a acquistare; in altri casi, penso stiano studiando alternative al palma che possano mantenere invariato il gusto del prodotto secondo i loro standard.
Poco tempo fa ho scoperto che l’olio di palma alla COOP è contenuto anche in tutta la pasticceria fresca, che fanno in proprio, anche su ordinazione. Da allora non l’ho più acquistata, anche se gradevole di sapore.
Anche all’ipercoop di Podenone i prodotti coop con olio di palma sono ancora in vendita. Alla faccia di “la coop sei tu chi può darti di più”…
Esselunga, senza sbandierare tanti meriti, da oltre un anno ha in vendita grissini e fette biscottate a marchio nella linea Equilibrio senza olio di palma e, udite! udite!, proposti anche a bassa quantità di sodio. Credo che questo sia un comportamento altamente responsabile ed encomiabile. Meditate, gente, meditate…
Sono d’ accordo al 100 % con Gualtiero (20 giugno)
Lasciare sugli scaffali tutti i prodotti elaborati o – se troppo drastico per molti – limitarne fortemente il consumo . Inoltre diffido dei sostituti dell’ oilio di palma per le proprietò ( colza , cocco, girasole ).
Esiste l’ olio di oliva , e quello prodotto in Italia è il migliore, adatto a tutti gli usi . Questo ci dovrebbe essere dentro i dolci . Quanto mai costerebbe in più un Kg di biscotti ? La distribuzione ha varie gamme di prodotti e spinge per vendere anche i più costosi : che ci sia almeno l’ olio d’oliva EVO ( extra vergine )
Ieri sera presso l’Ipercoop di Ravenna ho trovato numerosi prodotti con il nuovo bollino argentato “SENZA OLIO DI PALMA” riformulati con nuova ricetta… ho trovato per ora:
-CRACKERS SALATI SENZA SALE IN SUPERFICIE
-CROSTINI DORATI
-FETTE BISCOTTATE CLASSICHE, INTEGRALI e TONDE CLASSICHE
-PAN CARRE’
-PANE PER TRAMEZZINI
-GRISSINI TORINESI STIRATI
-FIOR FIORE GRISSIGHIOTTI ALL’OLIO DI OLIVA e versione al FARRO INTEGRALE
-FROLLINI YOGURT E MANDORLA
-FROLLINI AL MALTO D’ORZO SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI
-BENE SI WAFER CON CREMA ALLA NOCCIOLA SENZA GLUTINE
E c’erano numerosi scaffali vuoti ma con le nuove etichette riportanti il NO PALMA… immagino che a breve arriveranno pure questi… ho trovato le etichette per
-CRACKERS INTEGRALI
-CROSTINI INTEGRALI
-BISCOTTI PETIT
-FROLLINI CACAO MANDORLE
Le foto sono sulla pagina Facebook del Fatto Alimentare.