Nel 2013 Danone aveva fatto l’ingresso nel mercato italiano dello yogurt colato, meglio conosciuto come yogurt greco, con il vasetto marchiato Danio Snack. Da qualche mese nel banco frigo dei supermercati non si vedono più i contenitori bianchi con la scritta colorata Danio, perchè sono stati sostituiti da Oikos, una nuova marca sempre Danone.
Oikos ha preso il posto di Danio e offre 10 gusti di yogurt colato: 8 con frutta in pezzi, 1 alla vaniglia e 1 bianco. Graficamente la confezione è cambiata molto: il nuovo vasetto da 150 g è blu, con una striscia colorata in tono con il gusto e la rappresentazione grafica del frutto. Il nome del prodotto che in greco significa “casa”, è graficamente molto evidenziato e ha sullo sfondo un tempio greco che dovrebbe caratterizzare meglio il tipo di yogurt.
Aprendo il vasetto si nota che il latte fermentato è molto simile al precedente Danio Snack. Confrontando le etichette si riscontra un leggero cambiamento tra gli ingredienti e alcune diciture di poco rilievo. Mentre per Danio si parlava di “preparazione alla frutta”, sull’etichetta di Oikos compare prima la frutta e poi gli altri ingredienti che in Danio componevano la “preparazione”, ossia zucchero, addensanti, correttore di acidità e aromi. In pratica lo yogurt continua ad essere abbinato ad una preparazione alla frutta, ma questa non viene più riportata come un tutt’uno.
Gli addensanti e il correttore d’acidità sono rimasti, sebbene siano sparite le sigle E1442, E407, E440 e E331: gli yogurt ai gusti di frutta e vaniglia comprendono infatti amido modificato, carragenina, gomma di guar e citrato di sodio. Nel gusto pesca non c’è più la panna per cui risulta inferiore l’apporto di grassi e calorie. Il fatto che si tratti di uno yogurt magro viene segnalato sulla parte frontale dell’etichetta con l’indicazione “0% grassi”, così come viene segnalato il contenuto in proteine (12 g per vasetto). L’assenza quasi totale di grassi è un fattore comune a tutta la linea Oikos, mentre non lo era per Danio.
Il riposizionamento dello yogurt colato di Danone è evidentemente orientato a caratterizzare la tipologia “greca”. Per quanto riguarda il prezzo, Oikos è stato acquistato a 1,37 euro a confezione in un punto di vendita Esselunga. Si tratta di un importo in linea con Total 0% Fage, lo yogurt greco per antonomasia esportato in tutto il mondo e presente in Italia dalla metà degli anni ’80, marca leader degli yogurt colati, la cui confezione da 170 g si può trovare a 1,50 euro (Auchan)
Contenuto nutrizionale per 100 g di yogurt Danone DANIO SNACK versus Danone OIKOS |
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Gusto fragola |
Gusto pesca |
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Danio Snack |
Oikos |
Danio Snack |
Oikos |
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Valore energetico |
(kcal) |
80,0 |
80,0 |
99 |
81 |
Grassi |
g |
0,1 |
0,1 | 2,3 |
0,1 |
di cui saturi |
g |
0,1 |
0,1 |
1,6 |
0,1 |
Carboidrati |
g |
11,6 |
11,6 | 12,0 |
11,9 |
di cui zuccheri |
g |
10,9 |
10,9 |
11,5 |
11,5 |
Proteine |
g |
7,9 |
7,9 |
7,3 |
7,9 |
analisi di mercato
Il prezzo stando a quanto vedo sul sito di Esselunga è leggermente superiore in proporzione, ma leggermente inferiore in assoluto per il fatto che la confezione contiene meno prodotto. Una curiosità: come mai lo yougurt tradizionale è venduto in porzione praticamente standard (vasetti da 125 g) mentre per lo yogurt greco sembra che ognuno faccia come gli pare!?
Rispetto al prodotto Total 0% Fage intendevo…
rispetto ai prodotti della Fage , non mi piacciono
Gli unici yogurt greci sono il Fage e il Mevgal, del Fage adoro in particolare quello ai lamponi e melograno
Lo yogurt greco colato deve il suo nome al procedimento particolare che si svolge come segue:si parte dalla filtrazione di ben 4 litri di latte fresco (intero o magro) pastorizzato di mucca per ottenere 1 litro di latte “concentrato” al quale si aggiungono i fermenti lattici vivi tipici dello yogurt. A fine fermentazione e acidificazione lo yogurt viene ulteriormente colato per eliminare il siero acquoso e raggiungere la densità e cremosità tipici dello yogurt greco. Il prodotto finito ha un profilo nutrizionale molto interessante per il contenuto di proteine nobili del latte (circa 17 gr per vasetto di 150 gr) parzialmente digerite per effetto della coagulazione acida del latte di partenza, 0% grassi se magro, carboidrati solo aggiunti se la preparazione contiene frutta altrimenti nel magro i carboidrati sono quelli che residuano dalla fermentazione del lattosio ad opera dei fermenti lattici e siccome è yogurt i fermenti lattici sono vivi e vitali fino alla data di scadenza della confezione. Usato bianco puro o come base per preparati con aggiunta di frutta secca sbriciolata, miele, uvette è equiparabile ad un ottimo dessert per il fine pasto o lo spuntino di metà pomeriggio. Attenzione alle calorie perchè le aggiunte in quanto golose..pesano!
Sperando di fare cosa gradita ai lettori de Il Fatto Alimentare, ripeto un mio passato intervento sullo yogurth artigianale, che consiglio vivamente a tutti.
Claudio il Musicista 22 gennaio 2016
Sono anni che mi preparo lo yogurth denso da solo, e lo consiglio vivamente a tutti i lettori del Fatto Alimentare.
– Fai bollire l. 3 di latte intero, meglio se di alta qualità;
– appena bolle, spegni e aspetta che si raffreddi, fino a quando non risulti possibile l’inserimento di un dito nel liquido ancora ben caldo, ma che non causi scottature;
– versa nel latte caldo uno o due vasetti di yogurth intero e senza zucchero (va benissimo quello della Centrale);
– mescola bene;
– copri la pentola con il suo coperchio;
– avvolgi la pentola con una vecchia coperta e lascia riposare in un posto tranquillo (dentro il forno di casa spento, ad esempio);
– dopo circa 24 ore lo yogurth è pronto;
– per ottenere la consistenza densa, tipo quella dello yogurth greco, versa tutto in una federa di cotone o di lino, che non sia stata lavata con i detersivi industriali (che hanno profumi chimici come additivi, che si trasferirebbero nello yogurth, compromettendone sapore e odore);
– appendi la federa a scolare (io la metto sopra il lavandino, legata allo scolapiatti);
– più tempo lo yogurth rimane a scolare e più si addenserà. Lasciacelo non più di una notte, altrimenti rischia di andare a male.
Sembra complicato, ma vi assicuro che è più facile farlo che descrivere la procedura.
Potrà essere usato in ricette dolci (con il miele, come fanno i greci, o con tutti i tipi di frutta a pezzi) o salate (nello tzatziki, con sale, olio, aglio e cetrioli tritati, o nel baba ghanuj arabo, con melanzane, tahina, limone etc.)
A voi la scelta!
Claudio
Ben 11 grammi di zuccheri semplici…troppi per uno yogurt, anche se preparato alla frutta. In passato,lo yogurt greco non superava mai i 3 grammi su 100.Ora siamo arrivati a 4 volte di più.
Gli 11 gr di zuccheri derivano dalla somma dei 2,5-3 gr di lattosio (che è il disaccaride specifico del latte che rimane nello yogurt dopo che il lattosio è stato trasformato in acido lattico dai fermenti lattici) con gli 8-9 gr di fruttosio (che è il disaccaride specifico della frutta) proveniente dai preparati di frutta che sono aggiunti allo yogurt colato per ottenere le varie preparazioni non bianche dello stesso. Opportuno saperlo per scegliere al meglio e per tipo di prodotto e per momento della giornata in cui assumerlo. Se si preferisce come già commentato prima, si può sempre utilizzare la base bianca meglio magra e aggiungere la frutta a pezzi secondo il proprio gusto e la stagione.
ma è prodotto in Grecia ?