Otto esponenti contrari agli OGM scrivono al Papa, per chiedergli di difendere l’agricoltura tradizionale in vista della sua prossima enciclica sull’ambiente
Otto esponenti contrari agli OGM scrivono al Papa, per chiedergli di difendere l’agricoltura tradizionale in vista della sua prossima enciclica sull’ambiente
Beniamino Bonardi 11 Maggio 2015Otto scienziati ed esperti hanno inviato una lettera al Papa, chiedendogli di esprimersi “criticamente sui transgenici e in appoggio all’agricoltura contadina”, ritenendo la dichiarazione “un grande aiuto per salvare i popoli e il pianeta dalla minaccia costituita dal controllo sulla vita da parte di imprese che monopolizzano i semi, chiave di tutta la rete alimentare”. I firmatari del documento – Vandana Shiva, Ana María Primavesi, Andrés E. Carrasco, Elena Álvarez-Buylla, Pat Mooney, Paulo Kageyama, Rubens Nodari, Vanderley Pignati – ricordano di aver fatto ricerca sugli ogm per decenni, conoscendolo quindi in profondità i diversi aspetti.
I firmatari sottolineano le molte ramificazioni economiche e politiche del tema, come “il fatto che con i transgenici le grandi corporation dell’agribusiness avanzano verso il controllo assoluto del sistema agroalimentare. Le statistiche ufficiali dei paesi in cui sono presenti la maggioranza delle coltivazioni transgeniche mostrano che, in media, i transgenici producono meno per ettaro, usano una quantità molto maggiore di agrochimici e hanno provocato un aumento significativo della disoccupazione nelle campagne e dello svuotamento dei campi”. il documento continua dicendo che la “situazione colpisce gravemente la sovranità alimentare e impedisce lo sviluppo di sistemi agricoli differenziati, che favoriscano la maggioranza dei popoli, soprattutto i più poveri, così come la salute pubblica e l’ambiente”.
Al Papa, che sta per pubblicare un’enciclica sull’ambiente, gli otto firmatari della lettera ricordano che “le forme di agricoltura senza transgenici, basate su contadine, contadini e piccoli agricoltori, sulla diversificazione e sulle scienze che sentono la responsabilità sociale e ambientale, sono essenziali per affrontare la fame e il cambiamento climatico, però sono a rischio a causa della contaminazione transgenica e della crescita dei monopoli delle corporation”.
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Mi aspettavo anche la firma di Carlo Petrini …