L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha respinto la richiesta della Francia di vietare, con una misura d’urgenza, la coltivazione del mais geneticamente modificato in Europa. Gli esperti di Parma sostengono che le argomentazioni addotte dal paese transalpino e la documentazione fornita non contengono nuove informazioni sui rischi per la salute umana e animale o per l’ambiente.
L’Efsa ritiene ancora valida la valutazione di rischio effettuata nel 2009, che aveva determinato un giudizio favorevole, con alcune raccomandazioni, poi confermato negli anni successivi.
Il parere dell’Efsa è frutto della decisione adottata lo scorso maggio dal parlamento francese di vietare definitivamente sul proprio territorio la coltivazione del mais Ogm Mon 810, prodotto dalla Monsanto e autorizzato in Europa dal 1998.
Secondo la Francia, la coltivazione di questo mais Ogm comporta un “rischio di danno grave e irreversibile per l’ambiente”, legato allo sviluppo della resistenza da parte di alcuni parassiti bersaglio della tossina Cry1Ab presente nel mais Mon 810 e ai danni per alcuni invertebrati.
Beniamino Bonardi
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Finalmente un’ottima notizia. È ora di finirla che dei politici ignoranti dettino norme che si basano su dati privi di valore scientifico.
I soliti interessi delle multinazionali che vincono alla grande…grande delusione…come consumatore spero che un domani ci sia una norma che indichi se gli animali che ci forniscono latte uova etc siano stati alimentati o no con materie prime OGM così noi consumatori potremmo scegliere se comprare o meno…
Mi associo al pacato commento di Valter63. Quella contro gli OGM è una guerra che ormai ci vede in ritirata e che possiamo combattere al massimo nel carrello della spesa.
La vera multinazionale in azione è la multinazionale ambientalista, vera forza coercitiva che ambisce ad un ritorno ai tempi primitivi. Vera forza anti umana che odia l’uomo e preferisce all’uomo la natura vergine. Andrebbero accusati per tutte i danni che hanno provocato le loro demenziali campagne anti scientifiche. Spero che lo scrivano così tutti gli ambientalisti smetteranno di mangiare vista la diffusione che hanno gli Ogm.
Vorrei distinguere fra due aspetti. L’EFSA valuta le prove scientifiche per formulare raccomandazioni sulla sicurezza (per i consumatori e per l’ambiente);, inoltre valuta se nuove prove possono modificare le raccomandazioni precedenti. Delle proprie valutazioni (tutte sul sito) l’EFSA ha piena responsabilità, in quanto ha il diritto-dovere di dare i pareri che informano la normativa.
Alla politica spetta tradurre le raccomandazioni dell’EFSA in norme e controlli e (io direi soprattutto) formulare una strategia per la produzione agricola e alimentare in Europa: strategia che deve assolutamente tenere conto dei problemi di sicurezza e impatto ambientale, ma ovviamente non solo di quello.
si , l’unica possibilità che resta ……..è nel carrello ……e nella diffusione della “conoscenza” …
anche se non c’è ancora l’obbligo di dichiarare in etichetta , ad oggi , è più facile risalire a prodotti e produttori che ne fanno/faranno uso