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L’espressione “NOCIST. E non ci pensi più” è ambigua e illusoria

Il Presidente del Comitato di Controllo dello Iap (Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria) ha censurato il messaggio promozionale dell’integratore NoCist, apparso sulla rivista Donna Moderna il 14 luglio 2015. La foto mostra una donna che indica una scritta sulla lavagna: “NoCist. E non ci pensi più”, seguita dalla frase “Dalla ricerca Specchiasol, la nuova linea di integratori a base di estratti vegetali. Per il benessere delle vie urinarie”, vicino a due confezioni del prodotto “NoCist Prevent” e “NoCist Intensive”. Secondo il Comitato di controllo l’uso regolare di mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon Aiton, cranberry), contenuto nei prodotti, limiterebbe la probabilità di recidive nelle cistiti ricorrenti, senza tuttavia eliminarle.

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L’integratore che aiuta a combattere la cistite

Alla luce di ciò, l’espressione “NoCist. E non ci pensi più” risulta fortemente ambigua e illusoria in quanto riconduce l’efficacia del prodotto alla risoluzione del problema della cistite, un’infiammazione delle vie urinarie che affligge in particolare il pubblico femminile. Anche il nome commerciale del prodotto, “NoCist” risulta fortemente ingannevole nella sua perentorietà.

La censura dell’autorità quindi non si rivolge al marchio in sé, ma al suo utilizzo pubblicitario che ritiene manifestamente contrario agli artt. 2 e 23 bis del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

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