Bambina si rifiuta di mangiare broccolo proposto da un genitore, seduta a tavola davanti a un piatto di verdure; concept: neofobia alimentare

Alcuni bambini, si sa, si rifiutano categoricamente di mangiare alcuni cibi, soprattutto se non li hanno mai assaggiati prima. Ma la neofobia alimentare, così si chiama questo fenomeno, aumenta nelle famiglie che non seguono la Dieta Mediterranea e tra i figli unici. Lo rivela uno studio del CREA Alimenti Nutrizione pubblicato lo scorso dicembre sulla rivista scientifica Nutrients.

Lo studio sulla neofobia tra i bambini italiani

La ricerca, coordinata da Laura Rossi, ha coinvolto 288 bambini tra i 3 e gli 11 anni. I genitori dei partecipanti hanno risposto a un questionario che includeva domande sulle abitudini alimentari dei loro figli e le caratteristiche socio-demografiche della famiglia. Per valutare il livello di neofobia e aderenza alla Dieta Mediterranea, il gruppo di ricerca ha utilizzato, rispettivamente, la Child Food Neophobia Scale (CFNS) e il test KIDMED.

NEOFOBIA LAURA ROSSI CREA DIETA BAMBINI

I risultati dello studio hanno mostrato che la maggior parte dei bambini ha un livello intermedio (67,3%) o alto di neofobia alimentare (18,1%). I tassi più alti si sono visti tra i bambini tra i 6 e gli 11 anni (63,9%) e, soprattutto, nei figli unici (50%). L’aderenza alla Dieta Mediterranea tra le famiglie intervistate risulta bassa (29,5%) o media (54,8%). I bambini più neofobici sono anche quelli con la peggiore aderenza al modello alimentare mediterraneo (51,9%).

I risultati

Questi risultati non sorprendono. La neofobia, infatti, riguarda principalmente frutta, verdura e legumi, alimenti tipici della Dieta Mediterranea e a base di un’alimentazione sana e bilanciata. Secondo le ricercatrici e i ricercatori che hanno condotto lo studio, i risultati indicano che la neofobia alimentare è un fattore trainante dell’abbandono della Dieta Mediterranea: se i bambini rifiutano frutta, verdura e legumi, a un certo punto la famiglia smetterà di acquistarli e cucinarli. La presenza di eventuali fratelli o sorelle mostra effetti positivi sull’alimentazione.

“Lo studio – precisa Laura Rossi – conferma che molti bambini in Italia sono neofobici. La neofobia nei bambini comporta una alimentazione più disordinata e meno in linea con i dettami della Dieta Mediterranea con il rischio di una maggiore propensione a sovrappeso e obesità. Purtroppo, queste abitudini alimentari tendono a mantenersi tali anche in età adulta per cui è bene attuare da subito strategie di correzione con il buon esempio in famiglia e incoraggiando il bambino neofobico ad ampliare gradualmente le proprie scelte alimentari.”

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, A. Di Nucci et al, 2023 Nutrients

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

0 0 voti
Vota
Iscriviti
Notificami
guest

1 Commento
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Milena
Milena
17 Marzo 2024 08:13

Articoli molto interessanti; argomenti di interesse notevole. Grazie

1
0
Ci piacerebbe sapere che ne pensi, lascia un commento.x