![Spighe di grano in un campo con cielo azzurro](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2018/12/AdobeStock_84572734.jpeg)
Nella settimana n°15 del 2020 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 28 (a quella inviata dal Ministero della salute italiano). Anche il Rasff, a causa della crisi mondiale da coronavirus che ha portato alla chiusura di ristoranti, bar e negozi, ha visto dimezzare le proprie segnalazioni (28 notifiche contro, solitamente, più di 60) anche se tutte le attività di controllo sulla sicurezza alimentare proseguono.
Questa settimana tra i prodotti distribuiti in Italia non ci sono allerta gravi, mentre nella lista delle informative sui prodotti che non implicano un intervento urgente troviamo: immissione sul mercato non autorizzata di due lotti di carne di cavallo (animale escluso dalla catena alimentare) dalla Polonia; corpo estraneo (particelle rotonde di plastica) in crema di spinaci, dalla Germania; presenza di micotossine (deossinivalenolo – DON) in grano duro proveniente dall’Italia.
![micotossine](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2018/04/grano-spighe-Fotolia_171559910_Subscription_Monthly_M-1024x683.jpg)
Non ci sono segnalazioni di lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, né di esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
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Giornalista pubblicista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione