![Bambini mangiano a tavola in una mensa scolastica; concept: scuola, mense scolastiche](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2019/03/bambini-mensa-scolastica-frutta-AdobeStock_211590189.jpeg)
Nell’anno scolastico che sta per terminare, le famiglie italiane hanno speso ogni mese 80 euro in media per la mensa scolastica di ciascun figlio iscritto alla scuola primaria o dell’infanzia. Lo rivela la quinta indagine dell’associazione Cittadinanzattiva sulle tariffe delle mense. Un’indagine che mette in luce la persistenza di profonde disuguaglianze geografiche tra i costi del servizio di ristorazione scolastica nelle Regioni del Nord Italia e quelle del Sud.
L’indagine di Cittadinanzattiva ha preso in considerazione le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia italiani e ha usato come riferimento una famiglia “media” composta da tre persone, due genitori e un bambino, con reddito annuo di circa 44 mila euro. La spesa mensile e annuale è stata calcolata su una frequenza di 20 giorni al mese, per nove mesi.
![mensa scuola bambini](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2014/04/mensa-scuola-bambini-78750449.jpg)
Dall’analisi dell’associazione, risulta che nelle Regioni settentrionali le tariffe per la mensa sono le più elevate d’Italia, con una media di 813 € per la scuola primaria e 802 per quella dell’infanzia, anche se in calo rispetto all’anno scolastico 2019/2020. Prezzi in aumento, invece, per le Regioni del centro, con 697 € nella primaria e 676 € nell’infanzia, e per il Sud, con 662 e 649 € rispettivamente.
Puntando l’attenzione sulle singole Regioni, l’Emilia Romagna risulta essere quella più costosa, con una spesa mensile di 103 euro in media, mentre la più economica è Sardegna, con appena 65 euro al mese. A livello di città, il capoluogo meno caro è Ragusa, in Sicilia, dove le tariffe per la scuola d’infanzia e la primaria sono di soli 44 euro al mese, circa la metà della media italiana. Livorno, invece, ha il servizio mensa più costoso per le elementari (128 euro mensili), e Torino per quanto riguarda le materne (132 euro). La Capitale spicca come la più economica tra le grandi città: a Roma la tariffa per il servizio mensa è in media di 50 euro mensili, contro i 75 di Milano, che è comunque il meno caro tra i capoluoghi lombardi.
“Tra gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è prevista la creazione di circa 1.000 nuove mense scolastiche. – dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva – Scelta importante ma non sufficiente soprattutto ora che, a causa delle difficoltà economiche in cui versano tante famiglie per la crisi indotta dalla pandemia, per molti ragazzi il pasto a scuola rappresenta il pasto più completo se non addirittura l’unico. Chiediamo che il Governo trovi le risorse per garantire il tempo pieno e la mensa scolastica ad un numero sempre maggiore di bambini, soprattutto nelle regioni del Centro Sud.”
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e mangiano da schifo. D’altra parte con 4 euro al giorno come vuoi mangiare?
Il pasto principale che il 90% dei bambini non mangia? Fate un’indagine anche sul gradimento. Comunque sarebbe preferibile aiutare le famiglie a mettere in tavola pasti sani con politiche del lavoro soprattutto.
Come azienda controlliamo e facciamo analisi ad una ditta locale di catering per mense aziendali e scolastiche.
Posso dire che i prodotti non sono da schifo, tutt’altro. Non so a quanto vendano un loro pasto medio ma se sono sul mercato non avranno prezzi tanto differenti da quelli citati nell’articolo.
La cosa triste, invece, è vedere quanto spreco alimentare c’è nelle mense scolastiche…
È vero lo spreco nelle mense scolastiche raggiunge livelli incredibili
Ma vogliamo parlare del diritto all’auto-refezione garantito dalla giustizia amministrativa con sentenze del CdS? Molto meglio portarsi il pasto da casa e se la scuola fa difficoltà basta inviare DIFFIDA minacciando un ricorso al TAR. Altro che mensa!