Gualtiero Marchesi un cuoco per tutte le stagioni. È il primo pensiero, dopo avere letto la pubblicità di McDonald’s che su tutti i quotidiani annuncia l’arrivo di Vivace, il nuovo panino con hamburger firmato da uno dei migliori chef italiani. Non è la prima volta che il famoso cuoco volgarizza il suo talento, proponendosi a chi non ha il privilegio di vedere e di gustare i suoi piatti.
Pochi mesi fa, prima delle elezioni, Gualtiero Marchesi diventa consulente di Milano Ristorazione, la società del Comune che serve 80 mila pasti al giorno nelle scuole, per puntellare con i suoi preziosi consigli una gestione fallimentare: inutile dire che l’intervento non è servito praticamente a nulla. Anche l’operazione con McDonald’s farà la stessa fine, visto che non sarà certo il nuovo panino con un enorme hamburger all’interno, abbinato a bacon, spinaci, senape e maionese, a rivoluzionare la mission della catena regina del fast food. Il panino battezzato con il nome di “Vivace” contabilizza 685 kcal e si colloca al terzo posto dopo Big Tasty Bacon (885 kcal) e Big Tasty (850 kcal), mentre il prezzo (4,70 €) lo posiziona in cima al listino come il prodotto più caro.
Il marketing di McDonald’s
Si tratta dell’ennesima operazione di marketing che la multinazionale porta avanti con astuzia, proponendo un panino progettato dall’alta gastronomia italiana solo per tre settimane. Vale la pena ricordare le brillanti campagne pubblicitarie del gennaio 2010, quando per due mesi McDonald’s vende il famoso panino Mc Italy, realizzato con Bresaola della Valtellina e Speck dell’Alto Adige e introduce il Parmigiano Reggiano, con il sigillo del ministero dell’Agricoltura Luca Zaia.
L’operazione di marketing era sin troppo chiara: usare una manciata di prodotti Dop nei panini e lanciare il marchio McItaly per accreditarsi nella storia della gastronomia nazionale. Adesso la strategia si ripete con il grande chef Marchesi che dà visibilità a un banalissimo panino.
Edizione limitate “d’eccellenza”
La realtà nei locali è però diversa. Nei fast food di McDonald’s, la Bresaola e lo Speck sono stati utilizzati solo per 60 giorni, mentre il Parmigiano Reggiano da due anni viene utilizzato saltuariamente come ingrediente in alcuni piatti. Di solito il 95% dei clienti sceglie un gigantesco menù da 1000 kcal, pari al 60% del fabbisogno giornaliero, composto da Big Mac, Coca-Cola e patatine venduto a meno di 6 €. Basta però aggiungere 1,3 euro per mangiare un menù esagerato che copre il 77% del fabbisogno calorico giornaliero (vedi tabella). Pochissimi sceglieranno il panino firmato da Gualtiero Marchesi, destinato a durare lo spazio di un bimestre ed essere usato come specchietto per allodole per una grande campagna pubblicitaria.
La catena regina del fast-food, specializzata nella vendita di hamburger, Coca-Cola e patatine, non cambia vocazione perché utilizza per qualche giorno una fettina di Speck dell’Ato Adige o perché affida la firma di un panino a un grande chef.
Prezzo in euro | Kcal | |
Vivace: nuovo panino con hamburger firmato da Gualtiero Marchesi |
4,70 | 685 kcal (35% fabbisogno giornaliero adulto) |
Menù semplice: hamburger piccolo, insalata piccola, frutta sbucciata, yogurt, acqua minerale |
6,00 |
430 kcal (22% fabbisogno giornaliero adulto) |
Menù standard: Big Mac, Coca-Cola media, patatine medie |
5,90 |
1005 kcal (60% fabbisogno giornaliero adulto) |
Menù ricco: Big Tasty, Coca-Cola grande, patatine grandi |
7,20 | 1530 kcal (77% fabbisogno giornaliero adulto) |
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Che tristezza… Ã
Più che grandi chef servono materie prime di eccellenza. L’alta moda non si fa solo con il taglio, sono i tessuti che fanno la differenza.
In sonstanza se propio non si puo’ fare a meno di mc’donald segliamo il menu semplice…..
Ministro dell’agricoltura svendi il made in Italy.