Dopo le carotine, le insalate e la mela a fette, McDonald’s propone un altro prodotto salutare: Fruitizz, la nuova bibita frizzante con il 60% di frutta. Come abbiamo visto, le bevande analcoliche zuccherate sono al centro del dibattito sulla tassazione dei junk food, che infiamma vari Paesi d’Europa. In Gran Bretagna – a 80 giorni dall’inaugurazione delle Olimpiadi di Londra – McDonald’s annuncia il lancio di un nuovo drink a base di frutta, nell’ottica di promuovere le opzioni più salutari.

 

La bevanda, prodotta dalla Coca-Cola che però non espone il marchio, è costituita da succo d’uva, succo di mele e di lamponi e diluito con acqua gassata. Fruitizz non contiene zuccheri aggiunti, né coloranti artificiali o aromi, e sarà disponibile a partire dalla prossima settimana nei 1.200 ristoranti della multinazionale, nell’intero Regno Unito. Magari, più avanti, sarà venduta anche in altre nazioni.

 

Non è questa la prima iniziativa che la catena di fast-food porta avanti ispirandosi ad un discorso nutrizionale. Le buone azioni erano iniziate tempo fa, con l’impegno a fornire tabelle nutrizionali relative ai pasti e ai prodotti (una bella idea che altri gruppi della ristorazione collettiva potrebbero seguire, considerato che in Europa i pasti fuori casa superano il 50% di quelli complessivi).

 

D’altra parte McDonald’s, marchio tradizionalmente associato a panini farciti e patatine fritte, è spesso oggetto di critiche da parte delle Ong, dei gruppi di consumatori e dai genitori. I quali a volte conducono vere e proprie class action in reazione a campagne di marketing aggressivo, come è successo in USA con gli Happy Meals, il kit-pasto ultra-calorici rivolti ai bambini, e pubblicizzati con personaggi dei cartoni animati e dei film più popolari. A questo proposito l’azienda ha sostituito parte delle patatine fritte degli Happy Meals con una razione di mele a fette.

 

Fruitizz – questo il nome della nuova bevanda – certo arriva nel luogo e al momento giusto. Le Olimpiadi di Londra, la pasty tax introdotta dal governo Cameron, la soda tax che è già reale in Francia e viene minacciata anche da quelle parti, ben valgono a motivare il progetto. In aggiunta, la presenza di frutta fa sì che un bicchiere della bevanda corrisponda a una delle cinque porzioni di frutta e verdura che le autorità sanitarie britanniche, come ovunque, raccomandano nella dieta quotidiana.

 

Si tratterà ora di vedere se, con una giusta politica di promozione e un prezzo vantaggioso, Fruitizz avrà il successo sperato o se le sue vendite rimarranno marginali, come tuttora risultano quelle di insalata pronta e di frutta fresca sbucciata.

 

Dario Dongo

Foto: Dailymail.co.uk, Mcdonalds.co.uk

 

Per maggiori informazioni:

 

“McDonald’s refreshes drinks line”, di Louise Lucas e Alan Rappeport per il Financial Times, 9 maggio 2012.