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pig tailsÈ arrivato l’impegno del governo a garantire l’applicazione stringente del piano per il benessere dei maiali in allevamento. Dopo aver accantonato tutti gli emendamenti proposti, che stavano rallentando i lavori al Senato, è stato accolto un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che impegna l’esecutivo al rispetto delle prescrizioni dettate dalle norme comunitarie per la protezione dei suini e dal nuovo regolamento europeo sui controlli ufficiali. Negli stessi giorni il ministero della Salute ha pubblicato un manuale esplicativo per la valutazione del benessere animale nei suini realizzato dagli esperti del CReNBA, proprio per aiutare i veterinari durante i controlli.

Il nuovo piano fa parte della strategia per ridurre drasticamente il ricorso al taglio della coda dei maiali, che negli allevamenti intensivi italiani viene ancora praticato in maniera sistematica, in violazione della direttiva CE/2008/120 sul benessere dei suini. Secondo quanto rivelato dal Guardian nel febbraio 2019, un audit dell’Unione europea nelle aziende agricole di Lombardia ed Emilia-Romagna aveva rilevato che la caudectomia era ancora praticata nel 98% degli allevamenti.

Questa procedura viene effettuata con l’obiettivo di prevenire lesioni, anche gravi, che possono verificarsi quando i maiali si mordono la coda a vicenda per lo stress provocato da condizioni di allevamento non ottimali (mancanza di arricchimenti ambientali, densità eccessiva). L’intervento, praticato senza anestesia quando il maialino ha solo tre o quattro giorni di vita, provoca dolore e può causare infezioni e danni permanenti. Per questo le norme europee prevedono che il taglio della coda possa essere effettuato solo in caso di necessità, quando si riscontrano lesioni sui capezzoli della madre, sulle orecchie e sulle code dei maialini: in realtà la coda viene recisa ben prima che questi comportamenti possano insorgere, in maniera sistematica e preventiva.

L’ordine del giorno approvato ricorda che a partire dal 1° gennaio 2020, tutti gli allevamenti suini dovranno aver risolto i punti critici individuati e dovranno introdurre gradualmente gruppi di maialini a coda integra, come stabilito da una circolare della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute.

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Gesualdo
Gesualdo
30 Luglio 2019 18:40

Che dire:il profitto ha distrutto la psiche dell’uomo ha danno dei poveri animali privi di colpa. Esistono allevatori senza contegno privi di dignità per il dio denaro ,senza contare i danni all’ambiente. Ovviamente non generalizzo quindi senza offesa per chi tratta bene i suini.

Tiziana
Tiziana
20 Agosto 2019 15:07

mi domando perché si parli del taglio della coda (pur importante) e non di quello dei testicoli, praticato in contemporanea e molto più doloroso e devastante, in quanto effettuato senza anestesia alcuna e in condizioni igieniche precarie, con conseguenti frequenti ascessi in sede e agonia dei soggetti fino alla morte conseguente