London bus

Dal prossimo 25 febbraio, sulla rete dei trasporti pubblici di Londra sarà consentita solo la pubblicità di cibi sani. Saranno bandite, invece, quelle di alimenti e bevande risultati malsani, perché troppo ricchi di zuccheri, sale o grassi. Sarà vietato anche riportare solo il nome del produttore di alimenti o di bevande o il semplice marchio del ristorante, che sarà permesso solo se associato a un alimento sano.

Lo ha annunciato il sindaco della capitale inglese, Sadiq Khan, dopo che la consultazione pubblica svoltasi tra maggio e luglio ha indicato che l’82% dei londinesi è favorevole a queste restrizioni, tese a incoraggiare un’alimentazione sana e a combattere l’obesità. Londra ha uno dei più alti tassi di obesità infantile in Europa, con quasi il 40% dei bambini di 10-11 anni obesi o in sovrappeso.

Le nuove regole avranno un forte impatto, dato che sulla rete di Transport for London (TfL) vengono effettuati ogni giorno oltre 30 milioni di viaggi e gli spazi pubblicitari interessati sono quelli delle stazioni della metropolitana, le pensiline delle fermate di superficie, le fiancate degli autobus e dei taxi, i servizi fluviali sul Tamigi.

In un comunicato del comune di Londra si fanno alcuni esempi di pubblicità che saranno vietate e di quelle consentite. Non saranno accettate pubblicità di bevande zuccherate, cheeseburger, barrette di cioccolato e noci salate, mentre saranno accettate quelle delle noci non salate, uvetta e bevande senza zucchero.

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ezio
ezio
27 Novembre 2018 17:29

Potrebbe essere un primo ed efficace esempio per l’orientamento su cosa definire cibo-spazzatura e le relative iniziative per tassare e vietarne la pubblicità soprattutto dirette ai bambini, ma non solo.

Manfredini Carolina
11 Dicembre 2018 18:34

Bisogna tornare hai valori trasmessi a noi da millenni dai nostri padri le civiltà si sono fondati sul lavoro della terra, sull’agricoltura contadina e lì bisogna tornare da lì bisogna ripartire il problema è rivoluzionare il modo dei nostri giovani di intendere il lavoro e tornare a lavorare con le mani la terra Non ci sono altre strade Mi scuso per eventuali errori dovuti al dettatore vocale. Il sogno di ogni cittadino che vuole mangiare sano e tornare a lavorare la terra con le mani avere una visione del cibo che è quella veicolata da Carlo Petrini nel rispetto della natura dei tempi di maturazione nei rispetti dell’uomo il cibo è vita che danneggia il cibo con le industrie chimiche danneggia la vita e andrebbe punito