Nella settimana n°25 del 2020 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 55 (3 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). Anche il Rasff, a causa della crisi mondiale da coronavirus che ha portato alla chiusura di ristoranti, bar e negozi, ha visto diminuire le proprie segnalazioni (55 notifiche contro, solitamente, più di 60) anche se tutte le attività di controllo sulla sicurezza alimentare proseguono.
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: presenza di Listeria monocytogenes in formaggio a fette “Almbauernkäse” della Cooperativa lattiero-casearia alpina Hatzenstädt, proveniente dall’Austria; presenza di tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) – acido okadaico in arselle vive (Donax Trunculus) dalla Francia.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: istamina in acciughe (Engraulis encrasicolus) refrigerate, dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: aflatossine (B1) in pistacchi dall’Iran.
Questa settimana non risultano esportazioni italiane in altri Paesi che sino state ritirate dal mercato.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione