Spettabile Sigma supermercati,
desidero segnalarvi un problema relativo alle vostre modalità di promozione. Pochi giorni fa ho comprato dei prodotti in offerta (yogurt Vipiteno) presso uno dei punti vendita di Milano ma ho scoperto che lo sconto sul listino non risultava nello scontrino.
Ho chiesto spiegazioni ad un addetto (probabilmente il responsabile del punto vendita) il quale mi ha spiegato che esistono offerte riservate ai clienti tesserati e offerte “per tutti”. Questa differenza è indicata abbastanza chiaramente nel volantino promozionale distribuito anche nel punto vendita. Il problema è che all’interno del negozio però i cartellini degli sconti validi “per tutti” i clienti e quelli “riservati” ai tesserati sono piccoli e anche molto simili (cambia un piccolo logo) per cui è facile fare confusione (allego foto per maggiore chiarezza).
Aggiungo che nessuno al momento di pagare mi ha chiesto una tessera, o ha specificato che esistevano offerte riservate ai possessori di tessera. Il gestore del punto vendita da me interpellato ha sottolineato – piuttosto sgarbatamente – che non esiste nessun obbligo di dare queste informazioni, e questo è certamente vero, anche se in altre catene è abitudine ricordare ai clienti distratti di esibire la tessera (aggiungerei che nessuno mi ha mai proposto di richiedere la tessera, né in precedenza, né al momento, anche se questo avrebbe probabilmente risolto il problema).
Forse niente di quanto fatto da Sigma è sanzionabile, resta il fatto che, per la modalità di presentazione le offerte possono trarre in inganno i consumatori distratti, e al momento di pagare si finisca per comprare a prezzo pieno, i prodotti che si credevano in sconto. Spesso si tratta di pochi centesimi, ma in momenti di crisi anche piccole somme possono avere un valore. In ogni caso mi sembra giusto per una catena come Sigma che punta sulla qualità e sulla selezione dei prodotti improntare con i clienti rapporti basati sulla massima trasparenza.
Con l’auspicio di indurvi ad una riflessione circa la vostra politica di comunicazione, cordiali saluti
Paola Emilia Cicerone
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Ecco la risposta di Sigma.
Gentilissima Paola,
siamo molto spiacenti per l’equivoco che si è verificato presso il nostro punto vendita di Milano. Ci teniamo a sottolineare che si è trattato di un semplice disguido nella segnalazione delle diverse offerte e non c’è da parte nostra alcuna volontà di confondere o disorientare i clienti. Come ben sai, per la nostra catena la trasparenza è un valore fondamentale, tanto nella scelta e nella selezione dei prodotti, quanto nella comunicazione di promozioni e sconti.
La ringraziamo, quindi, per la cortese segnalazione: provvederemo al più presto a comunicare al punto vendita in questione il problema, affinché renda più chiare e distintive le varie tipologie di offerta, ribadendo in modo costante all’interno del negozio le diverse promozioni a cui i clienti possono accedere.
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Foto: Photos.com, Supersigma.com
A proposito del problema segnalato dalla signora, posso confermare che in vari supermercati di varie catene succede esattamente la stessa cosa (cito la Coop perchè sono un cliente abituale, ma ad esempio, mentre la coop Adriatica lo specifica chiaramente, la Coop Estense non fa altrettanto): io stesso, attento lettore di etichette, informazioni nutrizionali, prezzi e cartellini vari, me ne sono accorto solamente quando ormai stavo controllando lo scontrino…
La norma del commercio prevede che i prodotti esposti per la vendita al dettaglio devono indicare, in modo chiaro e ben leggibile, il prezzo di vendita al pubblico, mediante l’uso di un cartello o con altre modalità idonee allo scopo. (art 14 del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 sanzione art 22 comma 3).
Quindi, a mio parere le merci che hanno prezzi diversi, uno per i tesserati e uno per i restanti clienti, devono essere chiari e riportare entrambi i prezzi. Nel caso di indicazione di un unico prezzo, senza specificare a chi è rivolto, da diritto all’acquisto al prezzo indicato. In caso contrario io segnalerei la questione alla Guardia di Finanza oppure alla Polizia municipale per i provvedimenti del caso.
E comunque una delle armi migliore che può avere il consumatore è quello di cambiare supermercato.
Il problema esiste, è più frequente di quanto si pensi e primi a farne le spese (in tutti i sensi) sono le categorie più deboli ossia coloro che dovrebero essere più tutelati(anziani, ipovedenti ecc.).
Non sono così convinto che esporre a chiare lettere uno sconto salvo poi agggiungere a caratteri poco evidenti che questo è riservato ai soli possessori di carta fedeltà sia una pratica commerciale corretta, indipentemente da ogni altra valutazione.
Volevo concordare con la Sig.ra Paola Emilia, anche a me è successo un fatto analogo presso la COOP di Mogliano Veneto e il Panorama di Treviso, in entrambi i casi le offerte riservate ai tesserati non si distinguevano bene da quelle per tutti i clienti.
‘Semplice disguido’? A me pare un errore evidente.
Ho in programma di passare quanto prima al punto vendita per vedere se la modalità di promozione degli sconti è cambiata o se ci sono sempre i soliti cartellini…. vi terrò informati