Dopo il nostro articolo sull’acqua di rubinetto e sulle aggressive campagne pubblicitarie delle aziende imbottigliatrici di acqua minerale, abbiamo ricevuto questo contributo da Gianfranco Formicola, urologo, che ripubblichiamo con piacere.
La lettera sulla lobby dell’acqua minerale e gli urologi
Sono urologo e quindi di uso di acque a scopo terapeutico me ne dovrei intendere. Bevo solo acqua di rubinetto, ma devo dire che sono fortunato perché vivo a Napoli dove l’acqua è buonissima e di sapore straordinario, almeno quella che proviene dall’acquedotto del Serino (una montagna a circa 80 km da Napoli ed utilizzata fin dall’antichità per dissetare la città).
Per tutta la mia vita professionale (docente universitario) ho dovuto assistere e sopportare l’indecente lobbying (per usare un eufemismo) delle società produttrici di acque minerali che facevano di tutto a mezzo sponsorizzazioni per convincerci a prescrivere un’acqua minerale, piuttosto che un’altra, e a far bere ai pazienti quantità smisurate. Per chi non lo sapesse esiste anche una patologia da intossicazione dall’introduzione eccessiva di acqua ed un disturbo collegato detto potomania.
L’acqua del rubinetto al ristorante
Ho sempre lottato nei ristoranti per avere acqua di rubinetto, con esiti alterni. Debbo dire che è più facile ottenerla nei ristoranti della mia città, che non incredibilmente nei Paesi di montagna, come leggo è esperienza anche di altri lettori. Le battaglie più epiche le ho dovute sostenere in Alto Adige, a San Candido, ma anche a Sestriere ed in Slovenia. Ma anche a Ischia (Sant’Angelo) o alla Maddalena ho dovuto sostenere lotte dure (con chiamata di polizia e carabinieri) per avere diritto ad un bicchiere di acqua di rubinetto.
Il caso più paradossale mi è capitato in un villaggio austriaco, dove in una trattoria ho avuto sì un bicchiere di acqua di rubinetto, ma me lo sono visto addebitare al costo di 1 euro, perché “vi era da esigere il costo del lavaggio del bicchiere” (conservo lo scontrino). Una bella esperienza la ebbi in un villaggio in provincia di Catanzaro, dove volevano costringerci all’uso di sola acqua minerale, mentre quella di rubinetto, fornita dal Comune, era buonissima. Capeggiai una rivolta di una decina di capi di famiglia e la spuntammo.
Come molti sapranno tutto ciò non è un problema in Francia e Spagna, dove per lo più, appena ti siedi, ti pongono sulla tavola una bella caraffa di acqua fresca. Ovviamente approvo la campagna de Il Fatto Alimentare, ma ci potrebbe essere di grande aiuto la consulenza di esperti avvocati che ci potrebbe suggerire come legalmente possiamo pretendere acqua di rubinetto a tavola, senza mollare e con denuncia alle autorità in caso di ostinato rifiuto. Buon acqua a tutti !
Gianfranco Formicola
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Che dire.. Da una parte la martellante pubblicità di acqua in bottiglia dove tutte “sono” pure e benefiche. Dall’altra le molte falde contaminate da pesticidi, pfas, ammoniaca, a causa di agricoltura industrial-intensiva, sversamenti illegali fuori controllo, allevamenti intensivi. Che bere? Bel dilemma!
Acqua dal rubinetto con un buon sistema di filtraggio
mi associo: acqua del rubinetto certamente, ma non fidandomi delle tubazioni dell’acquedotto da qualche anno ho installato una serie di filtri in entrata con in uscita un sistema a osmosi inversa seguito da sistema di sterilizzazione a raggi UVC.
In modo da essere sicuro di non bere PFAS e microrganismi vari..
Sono stata a Copenaghen e li bevono solo acqua di rubinetto che tra le altre cose è buonissima. Io ho riserve sull’acqua di rubinetto solo per la condizione delle conduttore. Abito vicino a Serino il paese di cui parla l’autore dell’articolo.
Fa specie vedere i bambini che già dall’asilo vengono abituati a portare nella loro cartellina la bottiglietta d’acqua da 0,25l . E i genitori non sono da meno…
Spesso non vengono nemmeno del tutto consumate, ma una volta aperte, poi l’acqua viene buttata.
E nel mondo ci sono persone che non hanno acqua e devono bere quella delle pozzanghere (quando ci sono). CHE DESOLAZIONE !
Oppure peggio ancora, portano la borraccia perchè è più “figo” però a casa la riempiono con l’acqua minerale.
Visto fare anche nel mio luogo di lavoro, borraccia sulla scrivania (TOP) e bottiglia di minerale in frigo per riempirla.
Io sarei pienamente d’accordo all’uso dell’acqua del rubinetto ma i controlli vengono fatti nell’acquedotto, non nel rubinetto di casa. Se un tratto finale della tubatura dovesse essere ancora in piombo o arrugginita (mi riferisco in particolare a situazioni di vecchi condomini oppure i bar e ristoranti dei centri storici), chi lo viene a sapere? E se un piccolo comune con risorse limitate dovesse fare controlli meno frequenti e/o meno pignoli? Di contro, anche l’acqua delle bottiglie che “dovrebbe” essere più controllata, potrebbe risultare inquinata “nei limiti di legge” e quindi le industrie che imbottigliano proseguono la produzione continuando a sostenere la bontà delle sue acque.
Sinceramente sono un po’ combattuto nella scelta ma di base concordo con il dott. Formicola
Si è sempre bevuta acqua del rubinetto anche in condizioni peggiori delle attuali e anche con minor controlli e non è morto nessuno per questo. In Svezia consumano in media 10 litri di acqua in bottiglia all’anno contro i 220 dell’Italia, mi sembra che vivano ugualmente bene.
Secondo paese in Europa per consumo d’acqua imbottigliata, ben distanziato, è la Germania con 168 litri (cioè 40 bottiglie da 1,5 litri in meno a testa e non sono poche).
É la pubblicità che fa spinge i consumi con messaggi p pseudo salutistici chespacciano una specie di immortalità o di superuomo/superdonna che non esistono nella realtà. Se poi parliamo di bottiglie in PET , questo materiale deriva dal petrolio. É un vezzo tutto italiano, ancora un po’ si dà acqua in bottiglia agli animali.
Per quanto riguarda le analisi delle acque, sia per l’acqua del rubinetto che per quella in bottiglia, sono solo indicative, perché cercano elementi che si vogliono trovarare. Se cercassero PFAS, o nanoparcticelle delle plastica, probabilmente non se ne salverebbe nessuna, così come non viene misurata la radioattività.
Dubbio lecito che ho sempre avuto anche io perche’ in effetti dal pozzo dove l’azienda esegue i controlli al rubinetto di casa mia intercorrono diverse centinaia di metri di tubi di cui nulla sappiamo.
Ultimamente a livello di condominio facciamo eseguire un controllo ogni anno circa alla “presa comune” pertanto il tratto non controllato si riduce a pochi metri (sebbene si tratti di tubi di piombo essendo la casa vecchiotta…).
Comunque e’ sempre possibile portare un campione della propria acqua casalinga a far analizzare, in tante citta’ viene anche fatto gratuitamente da ASL o azienda pubblica di distribuzione acqua, bisogna informarsi e agire.
Cio` detto, sebbene con un piccolo margine di dubbio noi ormai beviamo solo acqua del rubinetto da decenni.
Buona giornata a tutti
I controlli ASL sono fatti normalmente in distribuzione (fontanelle, scuole, asili, case di riposo, ecc) e non ai pozzi/sorgenti per cui la rete distributiva è controllata con esclusione della distribuzione interna degli edifici (eventualmente compete all’amministratore).
Se è “nei limiti di legge” non è inquinata l’acqua.
Semplicemente poiché non è acqua distillata contiene sali minerali
Tutto da approvare
L’acqua del rubinetto va bene in Italia.Non se dovesse andare in India o in Africa
Sono pienamente d accordo e aggiungo che se l acqua del rubinetto viene filtrata giusto per rimuovere sedimenti e cloro è ancora più buona
Ancora una volta dissento dalla rappresentazione semplicistica e manichea dell’alternativa fra rubinetto e minerale in bottiglia: le acque comunali sono diverse, controllatene i dati sul sito del vostro comune e confrontatele. Lo stesso per diverse acque minerali naturali. Ce ne sono tante.
Cambia il residuo fisso, cambiano i nitriti e nitrati (che devono essere più bassi possibile), e altri valori della composizione microbiologica. Alcune falde poi in certe zone sono risultate gravemente contaminate, altre aree hanno condutture fatiscenti. In montagna (Cadore) personalmente bevo e ho sempre bevuto acqua dal rubinetto, in città no, anche perchéla clorano tantissimo in certe ore.
In passato in Veneto abbastanza vicino a dove risiedo avevano trovato addirittura tracce importanti di mercurio e arsenico. Poi c’è il problema pfas di altri comuni. Una buona acqua minerale naturale è oggettivamente migliore più sana e sicura di quella comunale di varie zone d’Italia. Dipende da dove si risiede e a quali falde si attinge.
P.S. Io consumo solo acqua in bottiglie di vetro. Niente plastica.
le acque comunali cambiano e sono diverse ma, salvo indicazione delle autorita
, sono tutte, TUTTE, potabili in Italia. Quindi al piu
se ne puo` fare una questione di gusto ma se non ci sono controindicazioni mediche per soggetti particolari si possono tranquillamente bereSaluti
Grazie! Ottimo ed interessante articolo!
utilissimo articolo finalmente un uriologo prende posizione
Ottimo articolo quello sull’acqua ( come tutti gli altri) sono d’accordo di poter fare una azione collettiva per far passare una legge che imponga ai servizi pubblici l’acqua “del sindaco” come la chiamino noi. Chi vuole acquistare l’acqua in bottiglia potrà sempre farlo ma ottenere che , come in Francia, appena ti siedi ti portano una caraffa di acqua fresca è una guerra di civiltà che vale la pena fare.
Tutto dipende dai controlli sulle acque effettuati dai Comuni con gli eventuali correttivi prescritti dalla legge. Le norme italiane sono chiare e definite ma devono essere applicate!!!
I controlli interni competono all’Ente Gestore e quelli esterni alle ASL.
I comuni non c’entrano nulla (tranne rari casi di piccoli Comuni con meno di 1000 abitanti dove la gestione può essere comunale).
Sono tornato di recente da una lunga permanenza negli USA (ci vado spesso anche per motivi di lavoro) e posso garantire che puoi tranuqillamente pasteggiare bevendo solo acqua di rubinetto GRATIS (con ghiaccio) senza nessun obbligo di acquisto di acque minerali o purificate che costano un occhio della testa. Vedere una San Pellegrino prodotta e imbottigliata in Italia essere venduta a Chicago, mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle!
Quando anche in Italia saremo capaci di servire su richiesta e GRATUITAMENTE solo acqua di rubinetto??
Buongiorno a tutti, purtroppo l’acqua del rubinetto non è buona ovunque, dove abito è imbevibile. Quindi sarebbe meglio non fare di un’erba un fascio. Un saluto a tutti quelli iscritti al FATTO ALIMENTARE.
L’acqua minerale, o anche “trattata” è come una tassa imposta dai gestori di ristoranti e bar ai clienti. Ora la impongono anche in bottigliette d’acqua 125 cl, praticamente un bicchiere, o lattine di alluminiò. C’è poco da fare, in un Paese in cui la sopraffazione è di fatto legalizzata da norme che tutelano tutti gli interessi, tranne che quelli dei cittadini
Concordo! In Italia i soprusi sono legalizzati. Ma le ‘vittime’ perché sono quasi sempre compiacenti?
Al di là di ogni altra considerazione riguardo le analisi specifiche per alcuni particolari micro-inquinanti (che non fa nessuno), almeno con l’acqua dell’acquedotto (che a Milano è buona) non finanzio le lobby che pagano tasse esigue e hanno guadagni enormi. Per quanto riguarda la mia città ci sono dei distributori gratuiti di acqua microfiltrata e se si vuole anche gassata (una cinquantina). Nei ristoranti all’estero è normale ricevere acqua di rubinetto mentre in Italia bisogna un po’ insistere ma a volte si ricevono risposte ridicole. Molti locali, comunque, la propongono e in alcune situazioni, per non pagare il servizio al tavolo, c’è l’opzione “fai da te” prendendola direttamente col proprio bicchiere da un erogatore.
Insisto comunque nel dire che l’acqua minerale non ha nessun vantaggio rispetto a quella di rubinetto.
Ovviamente appoggio in pieno l’uso dell’acqua del rubinetto laddove sia accertato che risponde ai requisiti di potabilità senza rischi per la salute. Relativamente all’uso dell’acqua in bottiglia, dal momento che ritengo sia difficile eliminarne l’uso stabilirei intanto che la GDO e la ristorazione dovrebbero approvvigionarsi solo da aziende locali regionali.
In Italia abbiamo fonti di acqua minerale in ogni regione praticamente. E’ possibile vedere l’acqua campana in Piemonte e la lombarda in Sicilia tanto per fare un esempio.. Che impatto ambientale e che impronta di C ha quella bottiglia? Iniziativa assolutamente impopolare per i motivi che possiamo facilmente immaginare, ma se vogliamo invertire la tendenza dobbiamo iniziare prima o poi
Dottore, non venga dalle mie parti ( Treviso orientale) perchèl l’ acqua del rubinetto è imbevibile data l’ enorme quantità di calcare che contiene)…Ho dovuto mettere un addolcitore per proteggere gli elettrodomestici ma ora non posso piu’ usarla per innaffiare piante e fiori
condivido pienamente i principi del Professore e le scelte.
Bisognerebbe stimolare le aziende produttrici di acque minerali a presentare le loro ricerche che dimostrino le peggiori caratteristiche delle acque borite dalle reti pubbliche o a gestione analoga.
Io invidio chi beve acqua del rubinetto. Mi piacerebbe potere usare questa risorsa. Io vivo in provincia di Reggio Emilia e non si può dire che l’acqua “del sindaco” sia buona qui. Almeno a me non piace proprio. Oltre a non essere dissetante. Bevuta poi a temperatura ambiente è inaccettabile. Motivo per cui io preferisco di gran lunga bere acqua in bottiglia, sia a casa sia al ristorante.