La maggior parte degli europei associa gli alimenti e il rito del pasto al piacere. Secondo un’indagine di Eurobarometro  i  timori riguardano soprattutto  i possibili rischi legati alla contaminazione di sostanze chimiche più che alla contaminazione batterica o agli  aspetti sanitari e nutrizionali.

 
Di fronte a un elenco di problemi i consumatori hanno detto di  essere “molto preoccupati” dei residui chimici di pesticidi in frutta, verdura e cereali (31%), gli antibiotici o gli ormoni nella carne (30%), la clonazione di animali per i prodotti alimentari (30%) e le sostanze inquinanti come il mercurio nel pesce e le diossine nel maiale (29% ) con un incremento del 3% rispetto ai dati del 2005. Un numero minore ha affermato di essere “molto preoccupato” per la contaminazione alimentare da batteri (23%) e una quota ancora inferiore (15%) per possibili rischi nutrizionali come l’incremento di peso o non seguire una dieta sana/equilibrata.

I cittadini hanno espresso il massimo livello di fiducia nelle informazioni ricevute da medici e altri operatori sanitari (84%), seguiti da famiglia e amici (82%), associazioni dei consumatori (76%), scienziati (73%) e gruppi per la protezione ambientale (71%). Le autorità nazionali e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e le istituzioni dell’UE hanno ottenuto un livello relativamente elevato di fiducia, pari rispettivamente al 64% e al 57%, mentre i governi nazionali si sono attestati al 47%.
Interrogati sul modo in cui reagiscono alle informazioni su questioni legate all’alimentazione fornite dagli organi di comunicazione o su Internet, circa la metà degli interpellati ha dichiarato di ignorare le notizie o di preoccuparsene senza tuttavia modificare le proprie abitudini alimentari. Sembra che la tendenza a non considerare le informazioni sulla dieta e sulla salute (29%) sia più forte rispetto ai rischi associati alla sicurezza alimentare (24%).

Ecco come hanno risposto gli europei alla domanda: supponga che un rischio serio sia identificato in un cibo che lei mangia come il pesce, il pollo, l’insalata. Quanta fiducia avrebbe nelle seguenti fonti, relativamente al fatto che possano fonirle  informazioni accurate su questo rischio


I consumatori si sentono protetti, anche se più dell’81% degli intervistati ritiene che le autorità pubbliche dovrebbero fare di più per assicurare che gli alimenti siano sani e per fornire informazioni su regimi alimentari e stili di vita sani.

 

L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 26 691 persone, di età pari o superiore a 15 anni, in tutti i 27 Stati membri. Si è svolto dal 9 al 30 giugno 2010 mediante interviste a contatto diretto con i consumatori nella loro lingua madre. Le risposte degli intervistati rappresentano le opinioni di più di 500 milioni di consumatori europei. Ne consegue che un valore dell’1% esprime le opinioni di 5 milioni di cittadini.