Troppi integratori per bambini contengono una quantità di vitamine diversa da quanto dichiarano in etichetta. Lo rivelano due test, condotti negli scorsi mesi da Il Salvagente in Italia e Öko-Test in Germania. In entrambi i casi, la maggior parte dei prodotti testati – integratori in compresse, gelatine, caramelle, gocce e polvere solubile destinati specificamente a bambini, oppure ad adulti e bambini – sforavano i limiti di tolleranza, cioè la differenza dalle quantità dichiarate in etichetta ammessa dal Ministero della Salute.
Il test de Il Salvagente sugli integratori per bambini
Nel test de Il Salvagente, pubblicato nel numero di dicembre 2023, i ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli hanno analizzato 16 multivitaminici per bambini. Tra essi figurano famosi marchi di integratori come Be-Total, Multicentrum, Supradyn e Sustenium. I risultati hanno mostrato che solo 7 integratori avevano livelli di vitamine in linea con quanto dichiarato sull’etichetta (tra cui Multicentrum Vita Gummy, il migliore del test). Gli altri 9 sforavano i limiti di tolleranza in eccesso (uno) o in difetto (otto).
In tutti i casi, il superamento dei limiti riguardava vitamine del gruppo B. Nell’unico prodotto con un eccesso di vitamine (nell’integratore Sustenium Linea Pediatrica Idroplurivit) il test de Il Salvagente ha riscontrato il doppio di vitamina B8 . In tutti i casi, comunque, non ci sono rischi per la salute dei bambini: le vitamine del gruppo B, infatti, non si accumulano nell’organismo e l’eccesso viene eliminato con le urine.
L’analisi di Öko-Test
Risultati speculari arrivano dal test pubblicato da Öko-Test lo scorso gennaio. Su 20 integratori multivitaminici e multiminerali per bambini (più un alimento fortificato) presenti sul mercato tedesco, 17 hanno ricevuto un punteggio negativo. Secondo le analisi, tre quarti superano i valori di riferimento della Società tedesca per la nutrizione (DGE) per uno o più componenti. La metà degli integratori (10) eccedono la quantità massime di vitamine e minerali raccomandate dall’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR). Inoltre, circa un prodotto su quattro conteneva vitamina A in quantità superiori al limite raccomandato. In questo caso, trattandosi di una vitamina che si può accumulare nell’organismo, alla lunga i bambini potrebbero manifestare sintomi come prurito o mal di testa.
Sia Il Salvagente che Öko-Test, infine, evidenziano la presenza di ingredienti ‘sgraditi’. Per esempio, non stupisce la presenza di zuccheri (glucosio e fruttosio) ed edulcoranti, considerando la necessità di rendere gli integratori gradevoli al gusto per i bambini. Per questo motivo è diventato popolare proporre questi integratori sotto forma di caramelle gommose. Se consideriamo, poi, che la metà dei prodotti sul mercato italiano hanno meno vitamine di quanto dichiarano e che spesso vengono assunti senza una vera necessità, c’è il rischio che per i bambini che li assumono non siano altro che costose caramelle gommose. Un esempio: un barattolo da 30 caramelle gommose multivitaminiche dal peso complessivo di 54 grammi costa come 1 kg di orsetti gommosi Haribo.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.