Abbiamo ricevuto da un lettore una mail che avanzava dubbi sui metodi di conservazione di coppe e salami in un supermercato Conad di Parma.
Mi trovo a Parma e nell’ultimo mese mi è capitato ciò. Recandomi in due supermercati Conad – Conad Campus, Conad di viale Piacenza e Conad Sapori & Dintorni di Piazza Ghiaia – ho notato che nel settore dedicato ai salumi alcuni salami e coppe sottovuoto e anche semplicemente avvolti nella pellicola di plastica, tenuti in ceste fuori frigo. Eppure l’etichetta riporta la dicitura “conservare in frigorifero a 0/+4°C”. Chiedendo chiarimenti al personale, mi è stato risposto: “sì, ma non succede niente” o “grazie, provvederemo”, ma le salamelle stanno ancora a temperatura ambiente e a Parma fa molto caldo. Vorrei sapere se la mia sia solo una fissa, o se effettivamente il supermercato dovrebbe attenersi alle regole di conservazione.
Abbiamo inoltrato la segnalazione all’ufficio stampa di Conad, che ha ammesso l’esistenza di una modalità scorretta nell’esposizione – conservazione dei prodotti.
Vi ringraziamo della segnalazione che ci avete inviato. Per noi è un importante strumento di monitoraggio della qualità dei prodotti e di miglioramento del servizio. Abbiamo fatto le verifiche del caso nei punti di vendita segnalati e le confermiamo che il cliente ha ragione: l’errore è nostro e ce ne scusiamo. Il problema di conservazione è ora stato risolto.
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se per questo anche a roma ho notato nel supermercato panorama di roma collina delle muse la porchetta sul banco che se uno starnutisce la prende bene bene e anche alcuni insaccati sempre nel banco gastronomia che superano il livello di areazione del raffreddamento mi chiedo se tutto cio e nella norma io lo feci presente, ma nulla e cambiato
Non mi pare sia un errore da poco interrompere la catena del freddo, tanto più in giornate calde. Ma in realtà non si tratta di un “errore di conservazione”, ma di comportamenti (degli addetti). E visto che giusto stamane se non fossi stato attento in azienda ne avrebbero combinata una degna di nota, al solito non c’è formazione ed istruzioni che tengano. E’ sempre il singolo che fa la differenza.
Gli insaccati DEVONO stare a temperatura ambiente, solo quelli di pessima qualità (o quelli freschi tipo salsiccia o pasta di salame) vanno conservati in frigorifero. In ogni cucina spagnola ci sono dei ganci dove si appendono gli insaccati e sono sempre fuori dai frigoriferi. Il freddo serve solo ad allungare la conservazione, ma l’insaccato si asciuga e perde tutto il suo aroma. Analogo discorso si può fare per i formaggi (ovviamente non mozzarella, certosa o gorgonzola), altrimenti andate in Francia e guardate come i veri amanti del formaggio li conservano e soprattutto li consumano.
L’Italia è diventato il paese dell’acqua obbligatoriamente imbottigliata e del tutto sterilizzato e purtroppo sta diventando il paese dei gusti artificiali e preconfezionati, se avete un buon salame, ma di quelli buoni davvero, non azzardatevi a metterlo in frigorifero, ovviamente non tenetelo nemmeno appeso a una finetstra esposta al sud e se fosse grande… invitate qualche amico per l’aperitivo, ma mai in frigorifero!
Quelli a cui fa riferimento l’articolo sono salami sottovuoto, motivo per cui devono essere conservati in frigorifero. Non centra la migliore o peggiore qualità. Tra l’altro un insaccato andrebbe si tenuto fuori dal frigo, ma in un ambiente aerato, fresco e con il corretto grado di umidità..che non è la cucina di casa, per esempio.
Ottime osservazioni . Complimenti al lettore che lo ha scritto che dimostra un buon senso ormai raro
Io vedo che in tutti i supermercati della zona, al banco “affettati” tutti i prodotti sono esposti su scaffali assolutamente NON refrigerati… Prosciutti, coppe, salami, pancette, roast-beef e qualunque cosa si possa vendere affettata, è tenuta dietro al banco senza nessuna refrigerazione. Certo l’ambiente è complessivamente climatizzato, ma non certo refrigerato.