Hot Chip Challenge copertina

“La patatina più piccante del mondo” finisce sotto la lente di ingrandimento dei Nas. La decisione del ministero della Salute, come riporta HelpConsumatori, deriva da un esposto dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc) alle autorità italiane. L’associazione vuole verificare se la Hot Chip Challenge, questo il suo nome, “rappresenta un rischio diretto o indiretto per la salute umana, se è conforme ai requisiti generali della legislazione alimentare, anche in materia di etichettatura e se la pratica commerciale è corretta”.

Una patatina da 6 g costa da 9,9 a 15 €

La Hot Chip Challenge, in realtà non è una patatina, ma una tortilla chip condita con la polvere di due dei peperoncini più piccanti* del mondo: il Carolina Reaper e il Trinidad Scorpion. Le due varietà hanno un grado di piccantezza di 2,2 e 2 milioni di gradi Scoville (unità di misura della piccantezza). Nella confezione a forma di bara si trova una singola patatina in una bustina insieme a un guanto protettivo per evitare irritazioni alla pelle e agli occhi in caso di sfregamento. Il prodotto è acquistabile liberamente online a un prezzo tra i 9,9 e i 15 € per una singola patatina da 6 g, quindi pari a 1.650-2.500 €/kg.

Hot Chip Challenge

Si tratta evidentemente di un prodotto pensato appositamente per le challenge, le sfide sui social, tanto che sul sito della patatina si invitano esplicitamente gli utenti a filmarsi e pubblicare il video con l’hashtag #hotchipchallenge: solo su TikTok, dove è molto popolare, i contenuti associati a questo hashtag e alle sue varianti hanno più di 500 milioni di visualizzazioni complessive.

Hot Chip Challenge: rischi per la salute?

L’Unc vuole capire se il consumo di questa patatina può costituire un rischio per la salute di consumatori e consumatrici, e se questi rischi siano adeguatamente segnalati in etichetta. Questo perché, lo scorso mese di settembre, negli Stati Uniti e in Canada, un prodotto del tutto simile, una patatina chiamata One Chip Challenge, è stata ritirata precauzionalmente dal commercio, in seguito alla segnalazione di diverse reazioni avverse e alla morte di un ragazzo. Il produttore Paqui sottolinea che le autorità non hanno ancora dimostrato un collegamento certo tra il decesso del ragazzo e la patatina.

Nella sezione domande e risposte del sito di Hot Chip Challenge, in effetti, sono presenti alcuni avvertimenti: “Le persone che osano mangiare una patatina possono provare un estremo bruciore in bocca, visione sfuocata o difficoltà a respirare per un breve periodo di tempo, in maniera simile a quello che accade quando si consumano altri peperoncini. Il prodotto non è adatto ai bambini, alle donne in gravidanza e allattamento. Evita il consumo se sei allergico alla capsaicina o hai altri problemi di salute in generale”.

© Riproduzione riservata Foto: Hot Chip Challenge

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Coviddi
Coviddi
26 Ottobre 2023 20:46

A me lascia tutto molto perplesso. Amo il piccante e coltivo i miei Naga Moric, circa un decimo della piccantezza dei Carolina Reaper. Si scrive Reaper.
Ciò detto, ci sono diverse linee di intervento se “nessuno sta pensando ai bambini diomio??”

Si potrebbe educare i giovani a dare il giusto peso a tutto, compresi ai social ed alle challenges, ché se mettono a rischio la salute per 10000 visualizzazioni, magari non vale la pena.
Ma bisognava averci pensato prima.

Allora si potrebbe agire subito, chiedendo al nostro migliore amico dal fiato pesante, lo stato, di fare una belle legge ad peperoncinum che bandisca immediatamente il malefico prodotto dalle italiche tavole.
Ma bisognerebbe contare qualcosa, per pensare di poterlo fare.

Quindi, non rimane che implorare le autorità di verificare se è tutto in regola, perfino l’etichetta e le pratiche di marketing.

Questo, Signori, è quello che succede quando sei il nulla ed il tuo “lavoro” è trovare qualcosa di cui preoccuparti, in un paese che va avanti con palliativi ed apparenze.
Non sto parlando della capsaicina, né di tutela dei giovani, o dei consumatori: la cosa evidente da questo articolo è la totale inadeguatezza di un sistema che la gente paga, per sentirsi protetta grazie ad interventi come questo, che mancano totalmente il punto, manifestando inefficienza e soprattutto impotenza, ed aumentano così la sfiducia del cittadino. Fino a quando questo non si chiama fuori…

Guido
Guido
28 Ottobre 2023 22:55

Personalmente coltivo ogni anno piante di Carolina Reaper e di Trinidad Scorpions per fare bottiglie d’ olio exv aromatizzato, di cui faccio uso quotidiano.
Benchè inserisca tre peperoncini all’ interno di ogni bottiglia da litro, presumo che la quantità presente nella patatina sia notevole, quindi bisogna starne attenti, poichè già il solo residuo lasciato sul coltello con il quale sminuzzo i peperoncini, fa lacrimare abbondantemente chiunque decida di leccarlo.

Gina
Gina
4 Novembre 2023 08:29

Il peperoncino piace sempre moltissimo ,ma fate molta ma molta attenzione perché “infiamma l organismo” a lungo andare .Siamo ciò che mangiamo!!!