In Giappona arriva la Coca-Cola Plus, senza calorie e arricchita di fibre alimentari

Coca-Cola sta per lanciare  in Giappone Coca-Cola Plus, una nuova versione della famosa bibita che ha la particolarità di contenere fibre. Si tratta della prima bibita della casa di Atlanta ad aver ottenuto dal governo nipponico il certificato di Food for Specified Health Uses (FOSHU), riservato ai prodotti alimentari  riconosciuti come “benefici per la salute”. In Giappone, il mercato delle bevande salutiste è in costante aumento, grazie anche al fatto che il paese ha il maggior invecchiamento della popolazione a livello mondiale.

La bibita sarà venduta in bottiglie bianche da 470 ml e ogni bibita contiene 5 grammi di destrina indigeribile, come fonte di fibra alimentare. Coca-Cola Plus è una bibita senza zucchero e senza calorie, e viene suggerita come bevanda quotidiana da tavola per gli ultra-quarantenni. Infatti, afferma la compagnia produttrice, “bere una Coca-Cola Plus al giorno con il cibo vi aiuterà a sopprimere l’assorbimento dei grassi e a moderare i livelli di trigliceridi dopo aver mangiato”.

© Riproduzione riservata

Le donazioni si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare.  Clicca qui

0 0 voti
Vota
5 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
luigi
luigi
27 Febbraio 2017 14:35

peggio per loro (i nipponici)…

lotus 37
lotus 37
27 Febbraio 2017 15:00

quale potrà essere l’effetto sull’assorbimento delle vitamine liposolubili?

Giuseppe
Giuseppe
Reply to  lotus 37
5 Marzo 2017 08:52

Bisognerebbe approfondire l’aspetto scientifico, magari facendo una ricerca su internet delle motivazioni per cui l’ente giapponese ha ritenuto di validare un siffatto claim (magari lo si trova in inglese).
Se analogo a quello dell’EFSA un parere scientifico sulla accettazione o negazione del principio è sempre motivato con una relazione abbondante.
Io non voglio dare un giudizio di parte, che occorrerebbe quello di un nutrizionista che l’ha sperimentata, ma commentando il virgolettato riportato nell’articolo mi pare di interpretare che l’assunzione di questa bevanda con un cibo grasso potrebbe permettere alle fibre di inglobare, sequestrare e rendere perciò indisponibile all’assorbimento intestinale una determinata quantità di grassi, come questo meccanismo avvenga bisognerebbe approfondirlo; ciò vorrebbe dire anche una minore quantità di grassi nel flusso ematico e di accumulo nelle cellule adipose

ezio
ezio
28 Febbraio 2017 16:02

Con le normative italiane, questa bevanda se completa dei claim citati, è classificabile come farmaco da vendere solo in farmacia, oppure visti i precedenti sarà pubblicità ingannevole.

Roberto Contestabile
5 Marzo 2017 15:12

Un altra diavoleria commerciale per vendere l’acqua zuccherata più famosa!