Gelati in vaschetta: addio alla panna. Le grandi marche usano per l’80% dei prodotti olio di palma, palmisto e cocco: la lista di quelli senza
Gelati in vaschetta: addio alla panna. Le grandi marche usano per l’80% dei prodotti olio di palma, palmisto e cocco: la lista di quelli senza
Valeria Torazza 12 Luglio 2016Uno degli elementi che caratterizza la qualità del gelato industriale è la scelta degli ingredienti. Un conto è impiegare un concentrato di frutta pregiato, altra cosa è optare per un semilavorato con tanti aromi. Lo stesso discorso si può fare con il tipo di grasso: c’è chi usa la panna o comunque i grassi del latte e chi preferisce grassi tropicali come il cocco, il palma o il palmisto che svolgono la medesima funziona tecnologica senza però conferire il gusto tipico del gelato e permettendo un notevole risparmio sui costi delle materie prime.
In questa prima indagine sui gelati in vaschetta o in barattolino presenti nei banchi frigorifero dei supermercati abbiamo preso in considerazione le confezioni che usano grassi del latte (panna e burro) e quelli che usano oli tropicali: palma, palmisto o cocco. La rilevazione ha interessato 114 gelati per un totale di 32 marche, venduti nei supermercati Carrefour, Bennet, e Coop.
Il primo elemento che balza all’occhio è lo snaturamento degli ingredienti. I gelati industriali ai gusti creme che usano la panna o grassi del latte sono un ricordo. Per capire meglio stiamo parlando di gusti come: cioccolato, nocciola, torroncino, pistacchio… che hanno abbandonato il grasso di elezione del gelato. Nella rilevazione abbiamo visto che la panna è una prerogativa di marchi come Fiorfiore Coop, Viviverde Coop, Haagen Dazs (fanno eccezione i gusti Cookies & Cream e Macadamia Nut Brittle cha hanno anche l’olio di cocco), Gelato Madre (G7) e alcuni prodotti particolari come il gelato al panettone Cremamore e il gelato fior di ricotta Darios. In tutti gli altri casi i gelati usano oli vegetali come il palma e/o il palmisto abbinato all’olio di cocco che conferisce una buona struttura. L’impiego dei grassi d’altro canto è fondamentale in tutti i gelati alla crema perché conferisce morbidezza e palatabilità e migliora la percezione degli ingredienti.
Possiamo dire che con una certa delusione che il gelato industriale ha ormai abbandonato quasi del tutto gli ingredienti di pregio, per ripiegare su grassi tropicali di mediocre qualità. Su 114 gelati esaminati nei tre supermercati, il 75-80% è preparato con il mediocre palma, palmisto e cocco! È vero che ci sono alcune felici eccezioni (vedi tabella sotto), ma questo accade quasi unicamente per i gelati alla panna, perché il codice di autodisciplina stilato dalle aziende dell’Istituto del Gelato Italiano prevede “la presenza di una quota di panna (almeno l’8%). È esclusa, invece, la presenza di grassi e proteine che non derivino dal latte”.
I gusti di gelato che contengono esclusivamente latte, panna, burro o frutta | |
Carte d’Or Essence |
Fragola Mango Esotico Limoni di Sicilia |
Conad | Bianco panna |
Cremamore | Gelato al panettone |
Darios | Gelato fior di ricotta |
Fiorfiore Coop |
Nocciola Limoni di Sicilia Cioccolato fondente Vaniglia Bourbon |
Gelato Madre (G7) |
Pistacchio Nocciola Limone |
Häagen-Dazs |
Vanilla e Praline e Crema – nei gusti Cookies&Cream e Macadamia Nut Brittle è presente l’olio di cocco |
Lattebusche |
Gelato alla panna e cacao Gelato allo yogurt Gelato al pistacchio e nocciola Gran nocciolato |
Merano | Frozen Yogurt |
Motta | Coppa del nonno Classica (gelato al caffè) |
Viviverde Coop |
Gelato alla crema Gelato alla panna |
L’altro elemento da considerare è che il prezzo non è correlato al tipo di grasso ma alla ricchezza del gusto. In altre parole il gelato al cioccolato costa meno del gelato al pistacchio indipendentemente dalla presenza di panna o oli tropicali!
Considerando il prezzo dei gelati in vaschetta o barattolo da 500 g, si è notato che Coop è la marca più economica in assoluto (1,79 a 2,84 € a vaschetta), anche se in generale il gelato con la marca del supermercato costa meno. Sul fronte opposto si è visto che il prezzo più elevato spetta a Carte d’Or Affogato o a La Cremeria Golosa (4,15 a 4,49 € a vaschetta). La differenza tra il gelato più caro e quello più economico è ampia: il prezzo infatti raddoppia da Coop, arriva al 70% in più da Carrefour e il 50% da Bennet.
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analisi di mercato
Certo che sei gelati industriali ci fosse la panna e non il cocco e la panna sarebbe difficile garantire una stele Life superiore a 24 mesi. Inoltre vogliamo parlare dei costi? Dubito che riusciremmo a trovare una vaschetta da 500mg a 3 euro. Penso che questo sito dovrebbe fare battaglia più serie…che si cominciasse magari a parlare dello sfruttamento dei territori pur di garantire i volumi che servono a soddisfare i consumi di massa…
Ci sono catene di supermercati che non usano oli tropicali ma solo grasso del latte e i gelati sono buoni e si mantengono tranquillamente. A chi serve una conservazione di 24 mesi !!!!
Preferisco mangiare MENO, ma di qualità, anziché TANTO e con grassi scadenti, e spendendo la stessa cifra. Tra l’altro, non mi verrebbe mai in mente di conservare un gelato per 24 mesi…
Questo sito fa davvero le battaglie giuste! Grazie davvero per i vostri articoli!
Ora tocca a noi fare battaglia all’olio di cocco, come è avvenuto con l’olio di palma, contenuto in quasi tutti i gelati venduti nei supermercati. Si salvano pochissimi marchi: ad esempio i gelati a marchio Viviverde Coop e Fiorfiore Coop; ho trovato anche dei gelati validi in vaschetta all’Interspar, Lidl, Conad, generalmente mai quelli a marchio della catena ma di produttori locali e sconosciuti. La regola rimane sempre quella: leggere attentamente l’etichetta ed eventualmente spendere qualcosa in più perché la nostra salute vale. È finita l’era dei lovemarks: non possiamo più fidarci di grandi marchi che hanno caratterizzato la nostra spesa per anni perché ci hanno ripetutamente fregato. I piccoli produttori sono molto più motivati a conquistare clienti.
Provato GelatoMadre ; molto buono . Finalmente un gelato allineato alle esigenze di naturalità e gusto con un etichetta chiara e leggibile
Ciao Lorenzo dove hai trovato il gelato madre?
Grazie
http://www.gelatomadre.it/it
Io gelato madre lo trovo da conad. In realtà G7 fa anche il gelato di coop ma se guardate la lista degli ingredienti è diversa, quello a marchio proprio è migliore.
al SUD chi lo conosce? se sei fortunato lo trovi da Auchan, sennò te lo puoi scordare , ovviamente !!
Io il Gelato Madre l’ho trovato alla Conad e confermo, è squisito!!! Ha anche grande percentuale di pasta di pistacchio/nocciola/limone di Sorrento. Ho provato sia pistacchio che nocciola – sul limone non mi pronuncio perché è un gusto che non amo molto ma prima o poi per curiosità lo proverò.
Io differenzierei tra i clienti: c’è chi si informa, legge le etichette e compra prodotti di qualità, e poi c’è chi acquista schifezze
.
Smettiamola con la favola che il palma mantiene meglio il prodotto.
NON è ASSOLUTAMENTE VERO!
E’ solo una questione di costi (centesimi per prodotto).
La verità è che queste aziende lo fanno per aiutarci a tornare a fare un buon cibo genuino.
Ringraziamoli
———-
Gelato al cioccolato
Ingredienti:
• 300 g di latte (o latte di riso)
• 100 g di panna (o panna vegetale)
• 200 g di cioccolato fondente
• 100 g di zucchero (se usate panna e latte riso zuccherati potete non usare altro zuccheto)
• 1 tuorlo d’uovo (bio)
Preparazione:
In una casseruola scaldate la panna, allontanate
dal calore e unite il cioccolato tritato e lo zucchero
mescolando bene per far sciogliere il tutto, poi lasciate
raffreddare.
unite il tuorlo con 1 cucchiaio di zucchero).
Aggiungete il latte freddo e versate nel
cestello de Il Gelataio.
ne otterrete per 6-8 porzioni
Buon appetito!
Certo che farmi il gelato in casa e mettere la panna vegetale…
ci sono anche i GRANAROLO, ESSELUNGA (es al caffé) e IPER (es nocciola). Gli ultimi 2 a prezzi davvero onesti, intorno i 5€ al kg.
Qualche settimana fa in un supermercato Coop ho letto le etichette delle vaschette dei gelati: tutti, compresi quelli con marchio Coop, contenevano un misto di oli tropicali, ma faceva eccezione Coppa del Nonno e mancavano quelli della Granarolo. Cerchiamo di non consumare troppi alimenti zuccherati, tra i quali i gelati, e concediamoci ogni tanto quelli che sono più sani.
Una volta l’unico grasso ammesso per il gelato era la panna (o burro da centrifuga) da quando è cambiata la legge?
Il gelato senza panna semplicemente è un semifreddo!
Non esiste una legge sul gelato, ma un codice di autodisciplina dell’IGI che prevede limiti sul tipo di grasso solo per il gelato alla panna.
Vi consiglio il Carte d’or alla Panna. Solo quello. Ha pochissimi ingredienti e nessun olio “strano”.
Io (allergico da sempre), lo mangio e consumo da anni.
Il gusto e’ anche discreto (per essere un confezionato industriale).
Saluti.
Victor