Fruttosio in eccesso: è dannoso anche quello della frutta? Risponde Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna
Fruttosio in eccesso: è dannoso anche quello della frutta? Risponde Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna
Redazione 23 Settembre 2014In un recente articolo pubblicato da Il Fatto Alimentare, si parla degli effetti negativi del fruttosio, se assunto in eccesso. Il test prende in considerazione ciò che succede somministrando una quantità di fruttosio pari a 75 gr. (simile a quello contenuto in una bibita zuccherata da 250 kcal) e arriva alla conclusione che sia necessario camminare per 10 km per smaltirlo. Nell’esperimento tuttavia non si parla di fruttosio contenuto nella frutta e due lettori ci chiedono delucidazioni in merito.
Risponde Enzo Spisni, docente di Fisiologia della Nutrizione all’Università di Bologna
I risultati degli studi finora condotti dimostrano due cose ben distinte:
1) il fruttosio ha una sua pericolosità, legata ai quantitativi assunti e allo stile di vita di chi lo assume;
2) l’attività fisica neutralizza gli effetti negativi di un eccesso di zuccheri semplici (fruttosio, ma anche il normale saccarosio).
Per quanto riguarda il primo punto, sia per le quantità di fruttosio in gioco, sia per le modalità di assunzione (fruttosio raffinato aggiunto), possiamo concludere che è un grave errore sostituire il saccarosio con il fruttosio nell’alimentazione delle persone sane. È vero che il fruttosio ha un minore indice glicemico rispetto al saccarosio (cioè causa minori aumenti della glicemia), ma è stato dimostrato che il fruttosio peggiora il nostro metabolismo lipidico, favorendo quindi l’insorgenza di diverse patologie, come quelle cardiovascolari.
Questi studi però analizzano gli effetti del fruttosio aggiunto agli alimenti (nello specifico nelle bibite) e non quello naturalmente presente nella frutta! La frutta contiene una serie enorme di sostanze protettive per la salute, e possiede anche una sorta di antidoto naturale agli zuccheri semplici: la fibra. Per un individuo sano, mangiare frutta quotidianamente è salutare, perché complessivamente i fattori protettivi presenti nella frutta superano di gran lunga i possibili (e per ora non dimostrati) effetti negativi degli zuccheri semplici in essa contenuti.
Per quanto riguarda il secondo punto, è ormai evidente che la pericolosità degli zuccheri semplici (fruttosio, glucosio e saccarosio) è piuttosto elevata per gli individui sedentari, ma non altrettanto per gli sportivi. L’attività muscolare brucia zuccheri semplici in grande quantità, impedendone quindi tutti gli effetti dannosi. In più i muscoli quando lavorano producono molecole antinfiammatorie che si chiamano miochine e che sono capaci di portare benefici a tutto l’organismo.
Ovviamente stiamo parlando dell’attività fisica amatoriale che ognuno di noi può e dovrebbe fare. L’attività agonistica meriterebbe un discorso a parte.
Enzo Spisni
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Molto interessante
Articolo molto interessante, penso che per quanto riguarda l’effetto protettivo della frutta sia maggiore mangiando anche la buccia, naturalmente ove possibile, mi potrebbe confermare se è vero?
Sì, è vero. La buccia della frutta (quando commestibile) ha una composizione abbastanza diversa dalla polpa. Quindi anche le proprietà dei nutrienti contenuti sono diversi, e diversificare è sempre un bene.
X l’attività agonistica invece che discorso vale?
L’attività agonistica andrebbe sempre seguita da un medico dello sport. Durante l’attività fisica intensa e/o prolungata nell’agonista si formano una dicreta quantità di radicali dell’ossigeno e di molecole pro-infiammatorie, di cui occorre tenere conto.
Non ci si improvvisa agonisti.
Uno studio recente sul DNA e suoi meccanismi di riparazione pubblicato dal Prof. AR.Collins mostra che il consumo di frutta influenza positivamente questi meccanismi utili a mantenere l’integrità del DNA prevenendo la formazione di danni che possono indurre trasformazioni tumorali. Rispondendo a Valter 63: la frutta, ad esempio la mela è ricchissima di polifenoli, che sono maggiormente concentrati sulla buccia.quest antiossidanti sono molto importanti e anche potenti anti-tumorali, solo che nella buccia si concentrano i residui di pesticidi dei 23-30 trattamenti che la agricoltura intensiva usa per crescere le mele.per cui consiglio frutta si, con buccia ma solo se biologica,Per l’impatto dei pesticidi sulla salute, si può vedere qualche studio nel mio sito
Complimenti! Messaggio importante, semplice e chiaro.
Sviluppare l’argomento della attivita’ agonistica (e salute) potrebbe rivelare delle sorprese interessanti per i lettori.
Ad esempio: siamo sicuri che sia salutare fare la maratona?
Quando non si mettono dei numeri davanti alle affermazioni il messaggio risulta sempre poco chiaro. Da quello che leggo, allora, mangiare 500 g di frutta (un normalissimo grappolo d’uva) sarebbe meno dannoso che zuccherare il caffè con un cucchiaino di zucchero. Peccato che 500 g di uva abbiano 10 g di zucchero mentre un cucchiaino di fruttosio 5 g appena. Ovvio che c’è una bella differenza (l’uva sazia e il caffè col fruttosio no, ecc ecc)… Ma uno sprovveduto potrebbe tranquillamente pensare di poter mangiare tutta la frutta che vuole senza conseguenze.
La verità è che se un soggetto è in peso forma e la sua alimentazione è varia ed equilibrata può tranquillamente usare il fruttosio o mangiare frutta e questo non influirà, se non in maniera trascurabile, sul suo stato di salute. Al contrario un soggetto in sovrappeso anche non mangiando fruttosio si troverà sempre in una situazione critica perché MANGIA TROPPO, magari non troppo fruttosio, magari non troppa frutta, ma comunque la sua salute è a rischio.
L’eccesso che fa sempre male, l’aspetto qualitativo viene sempre in secondo piano.
Scusate c’è un errore: 500 g di uva hanno 100 g di zucchero (circa)!
Di sprovveduti, purtroppo, ce ne sono tanti. Le statistiche però ci dicono che c’è un generale ABUSO di zuccheri semplici e sappiamo che tra questi il fruttosio è il più pericoloso per la nostra salute. Le stesse statistiche ci dicono anche che nella dieta degli occidentali (Italia inclusa) frutta e verdura vengono consumate in quantità di MOLTO INFERIORI a quanto suggeriscono tutte le agenzie mondiali per la salute. Questi sono, in generale, i numeri da considerare!
e, a questo punto, come la mettiamo con il miele ? Grazie