Ciò non significa che la situazione a livello europeo sia definitivamente sotto controllo. L’epidemia è stata studiata e gli epidemiologi e i virologi dell’ISS sono riusciti a individuarne la causa e ipotizzare la zona d’origine con un certo grado di precisione, ma rimane il fatto che in molti paesi, soprattutto nell’Est Europa, i sistemi di sorveglianza dovrebbero essere migliorati.
«Questo rende dunque molto difficile anche per un organismo sovranazionale come l’EFSA rintracciare con precisione l’origine di un’epidemia come questa – precisa la Ciccaglione – oltre che per gli stati che presentano casi di contaminazione.»
In altre parole, l’aver individuato come responsabili dell’epidemia dei lotti di ribes rosso polacchi e delle more bulgare non basta. Bisognerebbe avere gli strumenti per capire prima di tutto in che modo e in che momento della filiera produttiva questi frutti di bosco si sono contaminati, per agire in maniera efficace.
«La necessità di coordinare a livello internazionale i sistemi di sorveglianza per ridurre le diseguaglianze nei diversi paesi europei – conclude Ciccaglione – sarà oggetto di discussione il prossimo mese di ottobre a Stoccolma, anche se la strada è ancora lunga e complessa». L’epidemia di epatite A causata da frutti di bosco surgelati contaminati dal virus sembra rientrata, ma il problema a livello europeo è ancora aperto e complesso da gestire, visto che secondo l’Efsa potrebbero essere ancora in circolazione lotti contaminati.
Cristina Da Rold
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Dispiace che viviamo in un paese così strano, dove si guardano con la lente d’ingrandimento i vari omicidi di cronaca nera ecc ecc che a noi che ce ne può fregare… mentre le cose importanti non vengono fatte passare, e pensare che queste persone del ministero, vengono pagate con i soldi pubblici, possibile che non ci sia nessuno che gli dia una strigliata? possibile che i vari tg non ci siano dei giornalisti seri e con le pxxxe che vadano ad indagare anche su queste cose? invece di parlare di stupidaggini e rimbambire il cervello!!! stiamo parlando di persone con epatite!!!
Filippo ma cosa centrano gli omicidi, me lo spieghi?il fatto che ci sia una falla nell’informazione su questo tema non vuol dire che tutto il resto sia una scemenza…. si parla di cose troppo grandi per essere banalizzate in questo modo.
lavorando in un’impresa alimentare artigianale,non ci è mai pervenuto prima del febbraio di quest’anno,un’avviso di pericolosità del prodotto da parte delle autorità sanitarie competenti.solo il fatto che ci siamo informati privatamente,ha ovviato al problema.mi sembra alquanto misero………
il fatto che le autorità competenti non abbiano informato è vergognoso , chissà cosa dovevano fare 🙁
Purtroppo nei prodotti surgelati, nelle buste di insalata lavata, nei prodotti precotti ecc. viene indicato solo lo stabilimento di inscatolamento e MAI il luogo di provenienza e la ditta produttrice della materia prima. Mi sembra una grossa carenza della nostra legislazione. Speriamo che si provveda al più presto !
buongiorno mi permetto di dire una cosa, ai tg e sui giornali purtroppo ,qualcosa è stato detto ma poco e male, facendo passare tutti i piccoli frutti italiani e stranieri , freschi e congelati come impestati di epatite mettendo in difficoltà anche gli agricoltori italiani che sui piccoli frutti ci vivono e di epatite non ne hanno mai vista! Questo è il problema dei tg fa tutto un calderone, invece di sottolineare di non acquistare roba congelata da provenienza mondiale ma di acquistare aziende locali che tra il resto ci mettono la faccia ! scusate lo sfogo!