Nel laboratorio functional near infrared spectroscopy, (fNIRS Lab) del dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano è stato messo a punto un sistema per stabilire il grado di maturazione della frutta. Il progetto rientra nell’ambito della ricerca europea InsideFood, ed è stato sviluppato insieme ad altri centri sperimentali e imprese del settore.
Esistono già degli strumenti portatili in grado di definire il tenore di zucchero di pesche, meloni e altri frutti. La novità è che questo sistema, attraverso un raggio di luce laser indirizzato per qualche picosecondo nel frutto, valuta la quantità di clorofilla, risale all’età biologica e prevede esattamente i tempi di maturazione. Oltre a ciò permette di conoscere la consistenza della polpa con gli eventuali difetti interni, e i valori di acqua e zuccheri. Questa operazione può essere effettuata nel momento della raccolta, durante la conservazione in cella frigorifero e all’atto del confezionamento.
Si tratta di una tecnologia molto sofisticata, fino a ora utilizzata in ambito biomedico e clinico per caratterizzare i tessuti, per effettuare le mammografia ottiche e nello studio dei tessuti cerebrali. L’obiettivo è utilizzare il raggio laser nei centri di confezionamento che smistano la frutta in base al colore e calibro. Alla fine si potrebbero creare lotti omogenei per calibro e colore di pere, pesche, ananas, manghi… in grado di giungere a maturazione nello stesso momento (dopo 2/3 giorni oppure dopo 5/6 giorni). In questo modo il consumatore troverebbe sugli scaffali dei supermercati partite di frutta omogenea, ma soprattutto più gustosa e matura.
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