Le immagini sulle confezioni dei prodotti alimentari con indicazioni sulla salute possono focalizzare l’attenzione dei consumatori verso il prodotto, ma ciò che incide maggiormente sulle scelte d’acquisto sono le diciture riportate. L’influenza delle frasi salutiste è maggiore quando il consumatore è già predisposto all’acquisto di un prodotto con determinate caratteristiche, come ad esempio quella di “far bene alle ossa”. In questo caso, se la confezione indica la presenza di calcio, benefico per la struttura ossea, l’acquisto sarà incentivato. La tesi viene proposta da alcuni studi condotti in vari Paesi europei nell’ambito del progetto comunitario Clymbol, che ha valutato il ruolo delle indicazioni e dei simboli sulla salute nel comportamento dei consumatori.
Una sperimentazione condotta dall’Università Corvinus di Budapest ha notato che, contrariamente a quanto si può supporre, le scritte attirano l’attenzione più spesso e per più tempo delle immagini e tendono ad essere viste per prime. Il fenomeno è stato notato attraverso l’oculometria un sistema che, grazie a degli speciali occhiali, rileva ciò che una persona sta effettivamente guardando. Il progetto Clymbol ha anche rilevato che il 26 % dei prodotti alimentari riporta almeno un’indicazione nutrizionale o salutista. Nel 64% dei casi si tratta di frasi che sottolineano il “basso tenore di grassi”; nel 29% focalizzano l’attenzione sul “ “calcio indispensabile per la crescita delle ossa”. Nel 6% dei casi si tratta di indicazioni relative agli ingredienti, come ad esempio “contiene una delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno”.