Se già prima del coronavirus l’e-commerce registrava un costante aumento, i principali istituti di ricerca e consulenza di settore stimano che il fenomeno tenderà ad aumentare nel prossimo futuro, portando il giro d’affari mondiale degli acquisti online a quota 665 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita della domanda proprio nel settore alimentare (+65%) e consumatori che si aspettano consegne sempre più rapide ed efficienti. L’automazione del cosiddetto ‘ultimo miglio’ (che genererà entrate fino a 48,4 miliardi di dollari con più di 20 miliardi di pacchi consegnati all’anno), sembra essere la soluzione per evitare il collasso e, al tempo stesso, per rendere più sostenibile le consegne a domicilio grazie allo sviluppo di veicoli a zero emissioni.

Per questo da alcuni anni, diverse realtà legate al mondo del food delivery stanno cercando di spostare i loro investimenti dal capitale umano ai surrogati tecnologici, avviando partnership con aziende specializzate in innovazione meccatronica e sperimentando l’uso di droni, robot su ruote e veicoli a guida autonoma in alternativa ai drive-through e ai fattorini in carne e ossa. Un’idea, quella di puntare sulla meccatronica (automazione elettromeccanica e informatica) incentivata anche dall’attuale crisi del settore ristorativo tout court, dovuta alla difficoltà a trovare personale.

rider per servizio di food delivery su uno scooter con zaino termico
Diverse aziende di food delivery stanno sperimentando sistemi di consegne automatizzate, senza rider o drive-through

Come spesso accade, l’avanguardia viene dagli Stati Uniti, dove negli ultimi anni varie aziende di ristorazione e piattaforme di food delivery hanno avviato collaborazioni con startup sviluppatrici di soluzioni hi-tech per la gestione robotizzata di diverse attività. L’obiettivo è ottimizzare i tempi di trasporto, velocizzare il servizio e riuscire a effettuare consegne anche nei luoghi più difficili da raggiungere, evitando il traffico e garantendo la sicurezza contro eventuali malintenzionati attraverso un sistema di comunicazione che avvisi il cliente una volta arrivata la consegna e un codice di accesso univoco per sbloccare il compartimento vivande e recuperare il cibo.

Già dal 2016 l’azienda hi-tech Starship Technologies ha avviato progetti con colossi del food delivery (come Just Eat, Wolt e DoorDash) e aziende della logistica (Hermes Parcel Delivery, Swiss Post e Postmates), oltre che MediaMarkt (l’equivalente tedesco e svizzero di MediaWorld), per la sperimentazione di robot dal design simile a quello dei congelatori orizzontali, ma dotati di Gps e sei ruote, che possono operare in varie condizioni atmosferiche, viaggiano fino a 6,4 km all’ora e hanno la capacità di contenere fino a tre sacchi della spesa per un massimo di 10 kg.

L’azienda Starship Technologies ha avviato sperimentazioni con aziende di food delivery attraverso i suoi robot

Nel 2017 anche l’azienda Yelp (legata al mondo della ristorazione perché a capo del sito di recensioni Yelp.com) ha avviato una collaborazione con Marble, e realizzato Eat24, un robot a guida autonoma per la consegna del cibo a domicilio ai clienti dei ristoranti di San Francisco che avessero partecipato all’iniziativa.

I test sul campo, ideali per sperimentare formule innovative di trasporto degli ordini di food delivery, sono stati condotti perlopiù nei campus universitari. La piattaforma americana Grubhub (operativa in 250 college statunitensi) ha da poco avviato una collaborazione con la già citata Starship Technologies, mettendo a disposizione il sistema di consegna dei pasti per 170 mila studenti in cinque college americani (Università del Kentucky, Università di Las Vegas, Wayne State University, Southern Methodist University e Fairfield University), attraverso robot completamente automatizzati. In più il colosso del food delivery (grazie alla partnership prima con Yandex Self Driving Car e poi con Cartken, startup di Google) ha scelto l’Università dell’Ohio per verificare l’efficienza del servizio di consegna con mezzi a guida autonoma in zone non accessibili alle auto (magari perché circondate da aree verdi). Anche Sodexo ha puntato in questa direzione, firmando un contratto da 20 milioni di dollari con Kiwibot per estendere il servizio a 50 campus statunitensi entro la fine di quest’anno, personalizzandolo sulle esigenze del singolo college e senza rinunciare a offrire le consegne in modalità tradizionale.

Anche l’azienda Yandex, specializzata in auto a guida autonoma, ha creato robot per le consegne, che erano stati sperimentati dalla piattaforma Grubhub

Per quanto riguarda le consegne in città, dopo l’esperienza con la società di veicoli a guida autonoma Motional e l’acquisizione (nel luglio 2020) dell’azienda Postmates sviluppatrice della ‘flotta’ di robot Serve per la consegna a domicilio, Uber Eats (insieme a Domino’s Pizza e Chipotle) ha da poco ufficializzato la partnership con l’azienda robotica Nuro e affidato i servizi di consegna, ridesharing e trasporto di merci a robot a guida autonoma abbastanza grandi (circa la metà di un’auto compatta) e veloci (in grado di viaggiare a una velocità massima di 70 km) da navigare nelle strade cittadine, trasportando fino a 225 kg (circa 24 sacchetti della spesa).

I clienti potranno scegliere liberamente tra consegna tramite corriere o ‘veicolo autonomo’. In quest’ultimo caso riceveranno via app tutte le notifiche relative al proprio ordine: dal momento in cui viene ritirato dal ristorante a quello in cui il veicolo arriva e può essere sbloccato con un codice segreto. L’obiettivo è quello di aumentare la capacità e ridurre i tempi di consegna (in media 30 minuti), soprattutto nel comparto spesa alimentare, ma anche di creare fiducia nei consumatori, nei commercianti, nei corrieri e nei responsabili politici rispetto a questo tipo di consegne.

Uber Eats, Domino’s e Chipotle hanno una partnership con Nuro, per le consegne con il loro robot a guida autonoma

I droni sono invece la tecnologia su cui, dopo Amazon, punta El Pollo Loco, che in 10 ristoranti del sud della California (su quasi 500 locali in franchising gestiti negli Usa) ha avviato una fase di test per verificare l’efficienza delle consegne effettuate dall’alto. L’obiettivo della partnership con la società leader di settore Flytrex è quello di sviluppare un sistema di consegne più rapide ed economiche, perché in grado di bypassare il traffico cittadino, viaggiando a 50 km l’ora, e di consegnare gli ordini in un tempo medio di 10-12 minuti (contro i 40 necessari per la consegna tradizionale) entro un raggio di 10 km dal locale di partenza e da un’altezza di 20 metri, con in più un vantaggio di una riduzione del 30% sui costi di consegna.

La ricerca di nuove soluzioni per le consegne robotiche è attiva anche in Italia: a Milano l’azienda e-Novia ha sviluppato Yape (Autonomous Pony Express), un robot semiautonomo su due ruote che permette di trasportare fino a 70 kg di peso a una velocità di circa 20 km all’ora, con un’autonomia di circa 80 km. Vincitore del Design Award in Germania nel 2019 e sperimentato in Giappone per la consegna della posta, nel 2022 Yape è diventato protagonista del progetto Sperimentazione Italia, frutto di un accordo tra il dipartimento per la trasformazione digitale, il ministero dello Sviluppo economico, il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e palazzo Marino. Per i sei mesi di sperimentazione, il servizio sarà confinato esclusivamente nell’area di Cascina Merlata, anche se non si esclude l’estensione all’intero Comune.

Robot Yape
Il robot Yape dell’azienda milanese e-Novia è al centro di una sperimentazione di sei mesi nell’area di Cascina Merlata

Contemporaneamente, Brescia sperimenta la consegna cibo robotizzata grazie a Gibot, l’androide verde e giallo al servizio dell’app Gibo.delivery, sviluppato dall’azienda milanese Presto Robotics. Il progetto si sviluppa secondo criteri di sostenibilità e responsabilità sociale, in quanto oltre a recapitare piatti tipici delle gastronomie locali, servendosi di mezzi elettrici non inquinanti, prevede il diretto coinvolgimento di persone con disabilità, che potranno essere impiegate come ‘piloti’ a distanza dei robot per le consegne. Per ora il servizio è attivo a Brescia, ma l’obiettivo è quello portarlo anche in altre quattro città entro il 2023 grazie a una campagna crowdfunding per aumentare la flotta dei robot.

L’impiego di robot sempre più sofisticati nell’ambito food non si limita solo alle consegne a domicilio, ma anche a quelle in sala, dove l’innovazione sta trasformando il ruolo della figura cardine del cameriere, in parte sostituita dai totem per le ordinazioni automatiche, e dai chioschi self-service, che rendono il lavoro del ristorante più rapido e per questo sono un’opzione sempre più gettonata da diverse catene di fast food internazionali (da McDonald’s a Burger King, da Pizza Hut, Taco Bell e KFC, fino a Panino Giusto).

Tuttavia secondo gli esperti, nonostante il crescente ricorso all’automazione tramite robot, il personale in carne e ossa non sarà del tutto sostituito. Anzi, la componente umana resterà fondamentale per lo svolgimento delle attività creative, la definizione dei valori e degli obiettivi aziendali e la gestione di un servizio di qualità capace di distinguersi e di offrire al cliente un’esperienza personalizzata. Addirittura, secondo le opinioni più ottimistiche, proprio la possibilità di ottimizzare le risorse e ridurre alcuni costi, potrebbe portare a valorizzare maggiormente il capitale umano, sia in termini di mansioni sia in termini economici.

© Riproduzione riservata Foto: Starship Technologies, AdobeStock, Yandex Self Driving Car, Nuro e-Novia

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Gina
Gina
3 Dicembre 2022 06:16

Esistono realtà del mondo come in America o in Giappone dove si cerca di velocizzare e rendere robotico ogni oggetto x inserirlo nella lista dei soprammobili al servizio dello essere umano,una condizione robotica che priva l essere umano del suo bisogno primordiale di socialità ., Tutto si può tramite un app e un tasto..
Poi esistono realtà del mondo dove continua a imperversare la guerra ,come quella tra Russia e Ucraina ,che dal 24 febbraio 2022 ha portato i civili ucraini a sopportare nel tempo una condizione di sopravvivenza che fa orrore, privati oramai di ogni punto di riferimento .i 2 Presidenti continuano a farsi la guerra dietro una scrivania ,uno chiedendo sempre più armi all Europa e all Italia che stupidamente gli e lie forniscono ,e l altro bombardando come se nn ci fosse un domani pur di ottenere ciò che vuole .Il tutto a discapito della gente e dei bambini morti sulle loro decisioni che mirano alla guerra e nn alla pace pur di nn scendere a patti…
.E infine esiste una realtà ,quella più consona all esistenza umana , quella più semplice e vera ,fatta di famiglia e vita sociale reale ,dove si cucina ancora tutto in casa ,prendendosi con calma i propri temp x andare a fare la spesa ,per coccolare i propri amici di sempre e i propri animali ,organizzandosi perché ciò possa continuare ad esistere come e sempre stato,magari circondati dal calore di un caminetto!! Sono ricordi stupendi regalati come in un sogno dai miei genitori e dai miei nonni quando ero solo
una bambina e che sto facendo rivivere ogni giorno della mia vita riportandoli alla luce ..!! E vi assicuro che è bellissimo vivere cosi. perché qualsiasi dolore anche quello più forte si allontanerà dalla vostra vita x sempre!!!