Food Safety News riferisce che “Le autorità belghe hanno riscontrato che su 81 campioni di prodotti finiti e semilavorati, prodotti intermedi, materie prime, tamponi ambientali e campioni di olio di risciacquo, prelevati durante i controlli presso lo stabilimento dall’inizio di dicembre 2021 alla fine di gennaio 2022, tutti sono risultati positivi alla Salmonella. Anche nel mese di aprile, sette campioni di prodotti finiti sono risultati positivi alla Salmonella”.
La produzione è stata interrotta il 16 dicembre ed è ricominciata il 3 gennaio, si è fermata di nuovo il 7 gennaio ed è ripresa pochi giorni dopo. I funzionari belgi hanno però deciso la chiusura dello stabilimento all’inizio di aprile. Si parla di una riapertura il mese prossimo con un’autorizzazione provvisoria. Gli articoli positivi alla Salmonella sono stati distrutti, la linea di produzione è stata sanitizzata ed è iniziata un’indagine interna. Il costo della campagna di richiamo della Ferrero potrebbe avere superato i 60 milioni di dollari, secondo la compagnia assicurativa Lockton.
Il tempo medio dalla produzione alla vendita al dettaglio dei prodotti è di 60 giorni, quindi è molto improbabile che il primo caso campionato nel Regno Unito il 21 dicembre 2021, sia giustificato dalla contaminazione rilevata nell’impianto nel dicembre 2021. Ciò suggerisce che la contaminazione nello stabilimento si è verificata prima di dicembre 2021, hanno affermato l’Efsa e l’Ecdc.
© Riproduzione riservata; Foto: Depositphotos, ministero della Salute, Ferrero
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Nessun caso in Italia, non fate disinformazione!
Fonti ufficiali europee (ECDC) indicano nel report un caso in Italia.
Penso che l’unico caso in Italia, non sia correlato all’acquisto di cioccolato fabbricato in Italia. Invece di dare risalto alla marca io darei risalto al fatto che all’estero i controlli sono meno severi che in Italia. Purtroppo le nostre Marche italiane producono all’estero, ma non hanno i controlli come in Italia, a causa di leggi differenti.
Le norme igieniche sono uguali in tutti i Paesi dell’UE
Durissimo colpo per la Ferrero. Un carma tutto sommato non così meritato. Anche se ha sostenuto costosissime battaglie pro olio di palma.
Credo che parlare di “epidemia” sia molto scorretto.
In Italia la questione è stato poco dibattuta, ma in Francia e all’estero l’argomento ha avuto una grande rilevanza. L’amministratore delegato di Ferrero Francia ha chiesto scusa. La definizione di epidemia è stata attribuita dalle autorità sanitarie